Con le loro schiacciate Paola e Tijana sono tra le migliori di ogni tempo. L’opposta della Serbia ha vinto il 1¡ã round ma l’azzurra ¨¨ pronta alla rivincita nel caso di incrocio in finale (per il 1¡ã o 3¡ã posto)
Tijana Boskovic da Trebinje (in Bosnia Erzegovina) o Paola Egonu da Cittadella? La domanda si rincorre da un po’ nel mondo volley: un anno e mezzo di differenza (pi¨´ giovane l’azzurra), ma lo stesso destino da predestinate. Comunque le si voglia scegliere lasceranno un segno indelebile nel mondo delle schiacciate mondiali. Devastanti in attacco e al servizio hanno una storia abbastanza simile alle spalle: sono arrivate sul palcoscenico internazionale giovanissime, bruciando le tappe e imponendosi all’attenzione degli appassionati e dei tecnici.
bomberProfessione bomber. Quelle giocatrici che devono finalizzare gli attacchi e chiudere colpi a volte impossibili anche solo da immaginare per le giocatrici “ normali”. A vederle – una contro l’altra – nella partita di ieri non si sono risparmiate, un testa a testa che sembrava quasi uno sprint, bench¨¦ nella pallavolo il confronto individuale passa inevitabilmente (e per fortuna) in uno scontro-confronto fra squadre. Il 1¡ã round, da questo punto di vista lo ha vinto la giocatrice della Serbia, se non altro perch¨¦ appunto la sua Nazionale si ¨¨ assicurata l’intera posta, ma la valutazione sulle singole ¨¨ molto simile, anche se i quasi 21 mesi di differenza all’anagrafe significano una diversit¨¤ anche dal punto di vista delle esperienze professionali. Come quella olimpica. In gloria per Boskovic che nelle ultime due stagioni si ¨¨ messa al collo l’argento olimpico di Rio (nella finale persa contro la Cina) e nella passata stagione l’oro europeo conquistato in Azerbaigian. Diverso il cammino di Paola che si ¨¨ ritagliata un ruolo importante nella Nazionale italiana a suon di bordate, ma che finora pu¨° vantare un’unica medaglia pesante nel suo palmares con l’Italia seniores, la medaglia d’argento conquistata nelle finali di Nanchino del Grand Prix 2017, quando la potenza devastante di Paola si ¨¨ imposta all’attenzione mondiale, dopo le prime avvisaglie che si erano registrate nel torneo di qualificazione olimpica di Ankara e quindi di Tokyo dove l’Italia aveva staccato il pass per Rio.
gothaCon le loro schiacciate sono entrate di diritto nel ristretto gruppo delle giocatrici in grado di fare la differenza: come la sovietica Smirnova, l’americana Keba Phipps che ha condizionato i campionati italiani a met¨¤ degli anni 90, dove c’era lei si vinceva quasi sempre lo scudetto. Quindi la croata Barbara Jelic, l’olandese Henriette Weersing, l’azzurra Togut nella stagione del Mondiale berlinese del 2002. E per proseguire nella carrellata attraverso i decenni anche la cinese Zhu (bench¨¦ si esprima in un altro ruolo, quello di schiacciatrice, come era stato per la sovietica/russa, Artamonova), fino alla coreana Kim. Adesso ¨¨ il momento di Paola e Tijana, a cominciare dalle semifinali di venerd¨¬...
Gian Luca Pasini
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