All’ora di pranzo in diretta su Rai 2 la squadra di Mazzanti sfida le padrone di casa, con una vittoria (qualsiasi punteggio) sar¨¤ fra le prime 4 del Mondo. Fra le protagoniste anche Myriam Sylla, che si racconta cos¨¬ alla Gazzetta su Fuorigioco
Oggi alle 12.20 (ora italiana) l’Italia di Davide Mazzanti sfida il Giappone a Nagoya nella prima partita per le azzurre che vale la semifinale. Con un successo con qualsiasi punteggio Chirichella e compagne sarebbero gi¨¤ fra le prime 4 del mondo, prima ancora di giocare con la Serbia domani. Le semifinali si giocano venerd¨¬ (gli orari devono essere ancora decisi) a Yokohama. L’Italia ¨¨ una squadra giovane con tanti volti “nuovi” che il pubblico italiano sta scoprendo solo ora in questi Mondiali. Qui sotto l’intervista che ¨¨ uscita ieri su Fuorigioco a Myriam Sylla che sa subito “sistema” uno degli stereotipi superficiali con cui vengono etichettate queste ragazze.
Per tutto il Mondiale ¨¨ stata una delle migliori schiacciatrici del torneo
?Ma secondo voi quando io e Cristina Chirichella (la mia compagna di stanza) siamo sedute sul letto, magari prima di addormentarci, in uno dei tanti ritiri della Nazionale, ci guardiamo la pelle e diciamo: “Ah tu sei bianca, no tu sei nera, questa ¨¨ una Nazionale multietnica”? Dai non scherzate per piacere. No, non funziona cos¨¬. Siamo solo compagne di squadra con un sogno, che penso tutti possano sapere quale ¨¨?.
Myriam Fatima Sylla ride di gusto, uno dei famosi sorrisi che fanno parte del Dna di questa ragazza palermitana, ormai da anni trapiantata a Bergamo (?Quella comunque ¨¨ casa, quando penso a un posto dove stare o dove tornare?), con un'origine in Costa d’Avorio. Anche le sue schiacciate stanno facendo volare l’Italia nel Mondiale di pallavolo in Giappone.
?Piuttosto adesso che le mie compagne di squadra stanno perdendo l’abbronzatura che si erano portate dall’estate. E si lamentano del pallore, io gongolo... Qualche settimana fa erano tutte orgogliose, facevano le fighe, per il loro bel colorito. Prendete Lucia Bosetti, ¨¨ tornata che stava benissimo, ma dopo un altro po’ di ritiro e queste settimane giapponesi il loro bel colore se ne ¨¨ andato. Io invece “Scusate raga, ma questo non se ne va mai...”?.
Myriam Fatima Sylla ride di gusto, uno dei famosi sorrisi che fanno parte del Dna di questa ragazza palermitana, ormai da anni trapiantata a Bergamo (?Quella comunque ¨¨ casa, quando penso a un posto dove stare o dove tornare?), con un'origine in Costa d’Avorio. Anche le sue schiacciate stanno facendo volare l’Italia nel Mondiale di pallavolo in Giappone.
?Piuttosto adesso che le mie compagne di squadra stanno perdendo l’abbronzatura che si erano portate dall’estate. E si lamentano del pallore, io gongolo... Qualche settimana fa erano tutte orgogliose, facevano le fighe, per il loro bel colorito. Prendete Lucia Bosetti, ¨¨ tornata che stava benissimo, ma dopo un altro po’ di ritiro e queste settimane giapponesi il loro bel colore se ne ¨¨ andato. Io invece “Scusate raga, ma questo non se ne va mai...”?.
Myriam Sylla e Paola Egonu di spalle
Scherza Myriam sgranando gli occhi, dietro quegli occhiali con la montatura nera che porta (ovviamente) solo quando non ¨¨ su un campo da volley. Allora Myriam da dove cominciamo per raccontare qualche “segreto” di come si vive un Mondiale da dentro? Da quei capelli da Fata Turchina che stanno facendo incuriosire tutti i tifosi giapponesi?
?Novit¨¤ di quest’anno. L’azzurro ¨¨ un colore molto importante per noi. E’ il colore della nostra maglia. Volevo dare un segnale e ho iniziato. Le cose (sul campo, ndr) sono andate bene e ho deciso di continuare. Mi stanno bene??.
?Novit¨¤ di quest’anno. L’azzurro ¨¨ un colore molto importante per noi. E’ il colore della nostra maglia. Volevo dare un segnale e ho iniziato. Le cose (sul campo, ndr) sono andate bene e ho deciso di continuare. Mi stanno bene??.
Parrucchiera di fiducia in Giappone?
?Ma dai. Tutto fatto da sola e con diversi richiami e per quelli mi aiutano anche le compagne. Spero che non mi vengano a cercare perch¨¦ in ogni albergo che ci ospita lascio una striscia di asciugamani blu. Ma adesso ovviamente il fluido non si pu¨° interrompere?.
Superstiziosa, quindi?
?Quanto basta, poi la cabala cambia. Direi nella normalit¨¤ degli sportivi?.
?Ma dai. Tutto fatto da sola e con diversi richiami e per quelli mi aiutano anche le compagne. Spero che non mi vengano a cercare perch¨¦ in ogni albergo che ci ospita lascio una striscia di asciugamani blu. Ma adesso ovviamente il fluido non si pu¨° interrompere?.
Superstiziosa, quindi?
?Quanto basta, poi la cabala cambia. Direi nella normalit¨¤ degli sportivi?.
Ma questa caratteristica da dove arriva?
?Dal Sud, la Sicilia?.
Myriam nella prossima stagione giocher¨¤ a Conegliano
Non ¨¨ solo i capelli per¨°: il “set” che sta curando per questa avventura giapponese ¨¨ pi¨´ complesso ci pare...
?Eh no. Ci sono anche le unghie che hanno un’altra gradazione di azzurro e che ricordano il colore delle nostre scarpe. E poi una matita per gli occhi. Le compagne hanno detto che a loro proprio non stava bene, sono troppo pallidine. Quindi ce le mettiamo tutte le partite solo io e Paola (Egonu da Cittadella, il bomber della squadra italiana, anche lei con genitori arrivati dall’Africa, Nigeria, ndr). Noi ce lo possiamo permettere. E anche questo adesso non pu¨° mai mancare...?.
Truccarsi prima di una gara ¨¨ una caratteristica delle pallavoliste.
?Alcune lo fanno, ma non io. Anche nell’ultimo anno a Bergamo (la sua squadra era la Foppapedretti, in estate si ¨¨ trasferita nella scudettata Conegliano, ndr), mai messo il trucco prima di giocare. E’ una cosa che abbiamo riservato a questo Mondiale?.
Ma non ¨¨ finita l¨¬, alzi un po’ i capelli corvino-azzurri per favore?
?Ah i miei buchi alle orecchie. Ne ho messi un botto tutti un anno fa. Ero troppo depressa, poco prima dell’Europeo mi avevano fermato per un presunto caso di doping. Proprio a me, che non prendo nulla e che non posso neppure immaginare di farne uso per giocare a pallavolo. Mi stavano massacrando sui social. Un momento nerissimo della mia vita e allora ho deciso: piercing a valanga. Ho chiesto il permesso a pap¨¤, che era disperato. Non viviamo assieme, quindi era normale che glielo chiedessi prima. Poi mi sono rivolto alla mamma, che mi ha dato una mano a convincerlo. Ed eccoli qua, fanno parte di me e si sono aggiunti a quello storico che avevo sulla narice?.
Li toglie per giocare?
?Ma va. D’altra parte ci sono giocatrici russe che giocano con certi pendagli. No restano sotto i capelli, manco si vedono in partita?.
A proposito rituale pre-gara?
?Per me musica afro, sempre. E’ il modo di arrivare alla concentrazione o un po’ di rap francese. Il men¨´ ¨¨ fisso?.
Cuffiette quindi negli spogliatoi?
?Anche, prima della gara?.
Momento di massima seriet¨¤ quello?
?Ma va. Anche nello spogliatoio si ride e si scherza. E’ fondamentale. Poi c’¨¨ un momento in cui tutto si ferma, lo scherzo finisce e si pensa solo alla partita. Per noi ¨¨ di solito quando si esce dallo spogliatoio si passa nel tunnel che porta al campo. Da quel momento in poi la testa va solo alla partita e si pensa solo a portare a casa il risultato massimo?.
E per rilassarvi dopo le partite?
?Qualche programma un po’ trash: Uomini e donne. Temptation Island e cose simili. Cos¨¬ magari commentiamo, facciamo casino, anche da una stanza all’altra?.
Cos¨¬, a naso, Miryam Sylla vince la palma di pi¨´ giocherellona della Nazionale italiana...
?Probabilmente s¨¬?.
?Eh no. Ci sono anche le unghie che hanno un’altra gradazione di azzurro e che ricordano il colore delle nostre scarpe. E poi una matita per gli occhi. Le compagne hanno detto che a loro proprio non stava bene, sono troppo pallidine. Quindi ce le mettiamo tutte le partite solo io e Paola (Egonu da Cittadella, il bomber della squadra italiana, anche lei con genitori arrivati dall’Africa, Nigeria, ndr). Noi ce lo possiamo permettere. E anche questo adesso non pu¨° mai mancare...?.
Truccarsi prima di una gara ¨¨ una caratteristica delle pallavoliste.
?Alcune lo fanno, ma non io. Anche nell’ultimo anno a Bergamo (la sua squadra era la Foppapedretti, in estate si ¨¨ trasferita nella scudettata Conegliano, ndr), mai messo il trucco prima di giocare. E’ una cosa che abbiamo riservato a questo Mondiale?.
Ma non ¨¨ finita l¨¬, alzi un po’ i capelli corvino-azzurri per favore?
?Ah i miei buchi alle orecchie. Ne ho messi un botto tutti un anno fa. Ero troppo depressa, poco prima dell’Europeo mi avevano fermato per un presunto caso di doping. Proprio a me, che non prendo nulla e che non posso neppure immaginare di farne uso per giocare a pallavolo. Mi stavano massacrando sui social. Un momento nerissimo della mia vita e allora ho deciso: piercing a valanga. Ho chiesto il permesso a pap¨¤, che era disperato. Non viviamo assieme, quindi era normale che glielo chiedessi prima. Poi mi sono rivolto alla mamma, che mi ha dato una mano a convincerlo. Ed eccoli qua, fanno parte di me e si sono aggiunti a quello storico che avevo sulla narice?.
Li toglie per giocare?
?Ma va. D’altra parte ci sono giocatrici russe che giocano con certi pendagli. No restano sotto i capelli, manco si vedono in partita?.
A proposito rituale pre-gara?
?Per me musica afro, sempre. E’ il modo di arrivare alla concentrazione o un po’ di rap francese. Il men¨´ ¨¨ fisso?.
Cuffiette quindi negli spogliatoi?
?Anche, prima della gara?.
Momento di massima seriet¨¤ quello?
?Ma va. Anche nello spogliatoio si ride e si scherza. E’ fondamentale. Poi c’¨¨ un momento in cui tutto si ferma, lo scherzo finisce e si pensa solo alla partita. Per noi ¨¨ di solito quando si esce dallo spogliatoio si passa nel tunnel che porta al campo. Da quel momento in poi la testa va solo alla partita e si pensa solo a portare a casa il risultato massimo?.
E per rilassarvi dopo le partite?
?Qualche programma un po’ trash: Uomini e donne. Temptation Island e cose simili. Cos¨¬ magari commentiamo, facciamo casino, anche da una stanza all’altra?.
Cos¨¬, a naso, Miryam Sylla vince la palma di pi¨´ giocherellona della Nazionale italiana...
?Probabilmente s¨¬?.
Altra risata. Nella vita non le ha detto sempre bene, ha raccontato di quando da piccola i soldi erano pochi, ha passato momenti difficili. Le ultime due stagioni con quello che le ¨¨ accaduto sul quel presunto caso di doping. Ma lei sorride spesso.
?Penso di avere avuto guai come tutti. Non credo che ci sia gente che non ha problemi. Sorridere fa bene. S¨¬ fino a quando non sono stata scagionata quella cosa del doping mi ha fatto molto male, anche per la cattiveria delle gente. Gli attacchi sui social da chi neppure mi conosceva e non sapeva nulla di quello che era veramente successo. Dover togliere il telefonino ai miei fratelli pi¨´ piccoli perch¨¦ non leggessero le cattiverie che scrivevano sulla sorella maggiore. Periodo tosto davvero. A volte vorrei essere pi¨´ seria, ma ridere fa parte di me?.
Qualche scherzo che si possa raccontare che fate o avete fatto durante i ritiri della Nazionale...
?Dunque riguardava le giovani?.
Un momento, come le giovani perch¨¦ lei ¨¨ vecchia?
?Beh. Qui sono arrivate tante “ragazzine”, comunque s¨¬ avete ragione anche io penso di potermi ancora considerare giovane?.
Ok torniamo allo scherzo.
?All’inizio dell’estate. Il posto pi¨´ ambito durante le trasferte in aereo ¨¨ da sempre per i pallavolisti quello delle uscite di sicurezza, perch¨¦ si possono allungare le gambe. Sono davvero i pi¨´ ricercati, soprattutto nei viaggi lunghi, sono una manna per le ginocchia. Avevamo fatto dire alle ragazze pi¨´ giovani appunto, da qualcuno dello staff, di chiedere quelli quando andavano a fare il check in. Quando siamo stati a bordo: siamo andate da loro e le abbiamo messe in mezzo: “Ma come voi siete le ultime arrivate e vi prendete i posti migliori”. Hanno iniziato a balbettare qualcosa “No, ma a noi ce lo hanno detto...”. Fino a quando siamo scoppiate tutte a ridere e abbiamo detto “Ehi raga si sta scherzando”?.
Della serie la pallavolo la mia vita: dal volley arriva anche il fidanzato Ludovico (Carminati).
?S¨¬ ma ormai ¨¨ un ex pallavolista... Proprio questa estate ha deciso di smettere con il volley giocato. Era a Bergamo in serie A-2. Se giochi in Superlega, il massimo campionato, hai speranze di avere un ritorno economico di un certo rilievo, cos¨¬ mi ha detto che non si vedeva andare avanti fino a 33-34 anni senza una certa sicurezza. Meglio decidere di cambiare strada. Si dedica allo studio per diventare osteopata. Una scelta molto matura la sua?.
Sembra che lei non fosse troppo d’accordo.
?No, infatti io ho un po’ insistito perch¨¦ continuasse a giocare ancora, ma ha preso questa strada?.
Beh almeno un vantaggio c’¨¨: avr¨¤ pi¨´ tempo libero per venirla a trovare a Conegliano.
?Per nulla. Lavora anche. Il tempo liber¨° sar¨¤ pochissimo, ma abbiamo gi¨¤ pensato a qualche soluzione alternativa per riuscire a vederci?.
Torniamo all’Italia: anche se siete lontane l’eco delle vostre vittorie ha allargato la platea dei tifosi. Ci ha mai pensato che fra quelli che adesso tifa per voi c’¨¨ anche chi le diceva “negra”, qualche anno fa?
?Ci ho pensato s¨¬. E devo dire che mi fanno morire dal ridere. Mi scrivono sui social. “Sei grande, brava, un mito” e poi magari sui loro profili hanno no allo Ius Soli, o altre cose del genere. Allora dico, ma mettete in accordo il cervello. O una cosa o l’altra. Adesso non gli do neppure pi¨´ tanto peso. Abbiamo un sogno fra noi. Seguiamo quello?. Con il sorriso e i capelli azzurri...
?Penso di avere avuto guai come tutti. Non credo che ci sia gente che non ha problemi. Sorridere fa bene. S¨¬ fino a quando non sono stata scagionata quella cosa del doping mi ha fatto molto male, anche per la cattiveria delle gente. Gli attacchi sui social da chi neppure mi conosceva e non sapeva nulla di quello che era veramente successo. Dover togliere il telefonino ai miei fratelli pi¨´ piccoli perch¨¦ non leggessero le cattiverie che scrivevano sulla sorella maggiore. Periodo tosto davvero. A volte vorrei essere pi¨´ seria, ma ridere fa parte di me?.
Qualche scherzo che si possa raccontare che fate o avete fatto durante i ritiri della Nazionale...
?Dunque riguardava le giovani?.
Un momento, come le giovani perch¨¦ lei ¨¨ vecchia?
?Beh. Qui sono arrivate tante “ragazzine”, comunque s¨¬ avete ragione anche io penso di potermi ancora considerare giovane?.
Ok torniamo allo scherzo.
?All’inizio dell’estate. Il posto pi¨´ ambito durante le trasferte in aereo ¨¨ da sempre per i pallavolisti quello delle uscite di sicurezza, perch¨¦ si possono allungare le gambe. Sono davvero i pi¨´ ricercati, soprattutto nei viaggi lunghi, sono una manna per le ginocchia. Avevamo fatto dire alle ragazze pi¨´ giovani appunto, da qualcuno dello staff, di chiedere quelli quando andavano a fare il check in. Quando siamo stati a bordo: siamo andate da loro e le abbiamo messe in mezzo: “Ma come voi siete le ultime arrivate e vi prendete i posti migliori”. Hanno iniziato a balbettare qualcosa “No, ma a noi ce lo hanno detto...”. Fino a quando siamo scoppiate tutte a ridere e abbiamo detto “Ehi raga si sta scherzando”?.
Della serie la pallavolo la mia vita: dal volley arriva anche il fidanzato Ludovico (Carminati).
?S¨¬ ma ormai ¨¨ un ex pallavolista... Proprio questa estate ha deciso di smettere con il volley giocato. Era a Bergamo in serie A-2. Se giochi in Superlega, il massimo campionato, hai speranze di avere un ritorno economico di un certo rilievo, cos¨¬ mi ha detto che non si vedeva andare avanti fino a 33-34 anni senza una certa sicurezza. Meglio decidere di cambiare strada. Si dedica allo studio per diventare osteopata. Una scelta molto matura la sua?.
Sembra che lei non fosse troppo d’accordo.
?No, infatti io ho un po’ insistito perch¨¦ continuasse a giocare ancora, ma ha preso questa strada?.
Beh almeno un vantaggio c’¨¨: avr¨¤ pi¨´ tempo libero per venirla a trovare a Conegliano.
?Per nulla. Lavora anche. Il tempo liber¨° sar¨¤ pochissimo, ma abbiamo gi¨¤ pensato a qualche soluzione alternativa per riuscire a vederci?.
Torniamo all’Italia: anche se siete lontane l’eco delle vostre vittorie ha allargato la platea dei tifosi. Ci ha mai pensato che fra quelli che adesso tifa per voi c’¨¨ anche chi le diceva “negra”, qualche anno fa?
?Ci ho pensato s¨¬. E devo dire che mi fanno morire dal ridere. Mi scrivono sui social. “Sei grande, brava, un mito” e poi magari sui loro profili hanno no allo Ius Soli, o altre cose del genere. Allora dico, ma mettete in accordo il cervello. O una cosa o l’altra. Adesso non gli do neppure pi¨´ tanto peso. Abbiamo un sogno fra noi. Seguiamo quello?. Con il sorriso e i capelli azzurri...
Gian Luca Pasini
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