Il Patron della Lube, Fabio Giulianelli, spiega le scelte del nuovo allenatore. “Medei non aveva pi¨´ la squadra in mano. Era necessario cambiare”
Non poteva dire no al richiamo della Lube. La squadra che lo ha consacrato allenatore da scudetto, che lo ha lanciato nel Ghota del volley nazionale e internazionale. Ferdinando De Giorgi ¨¨ il nuovo allenatore di Civitanova e prende il posto di Giampaolo Medei giunto luned¨¬ scorso al capolinea della sua avventura biancorossa segnata dalle 6 finali raggiunte, ma poi tutte perse. Una scelta quella di riportare a casa il popolare Fef¨¨ fortemente voluta dalla propriet¨¤ che ieri, subito dopo il termine della sfida contro Latina, ha annunciato l’arrivo del nuovo allenatore che aveva iniziato questa stagione in Polonia alla guida del Jastrzebski Wigiel. ?Entro poche ore arriver¨¤ l’ufficializzazione, ma De Giorgi ¨¨ il nostro nuovo allenatore –ha detto il patron Fabio Giulianelli-. Ci sono situazioni burocratiche da definire in Polonia, ma Fef¨¨ ¨¨ con noi. Rileveremo il contratto biennale che ha in atto dal suo vecchio club. De Giorgi non potr¨¤ arrivare per¨° prima di luned¨¬ per cui sabato in panchina ci sar¨¤ ancora Camperi. De Giorgi esordir¨¤ in Champions League. Ma lui ¨¨ gi¨¤ in contatto con lo staff tecnico, con Fef¨¨ in realt¨¤ il contatto non si ¨¨ mai interrotto?.
Il primo scudetto Lube. TARANTINI
QUATTRO ANNI —
De Giorgi dopo 4 anni trascorsi lontano dall’Italia, torner¨¤ a cimentarsi in Superlega alla guida di quella squadra dei sogni costruita in estate dal patron Fabio Giulianelli che per¨°, per ora, ¨¨ rimasta solo sulla carta visti i risultati non esaltanti in campionato e le sconfitte in Supercoppa e soprattutto al Mondiale per Club. De Giorgi ritrova la Lube e la Lube ritrova il tecnico del primo scudetto 2006 vinto contro quel Sisley Treviso che l’anno prima gli aveva dato un grande dispiacere proprio nella finale tricolore persa con Perugia. Quella Lube che non era stata costruita per vincere subito rispetto invece agli investimenti ingenti che la societ¨¤ aveva fatto negli anni precedenti senza per¨° riuscire ad agguantare lo scudetto. Eppure De Giorgi riusc¨¬ in quell’impresa. Un’epopea quella tra De Giorgi e la Lube che ¨¨ poi durata per cinque anni, al punto che, ad oggi, ¨¨ proprio lui l’allenatore che vanta la pi¨´ lunga striscia di panchine consecutive alla guida di quella che una volta era Macerata ed oggi ¨¨ Civitanova. Cambia il nome, ma non i protagonisti che si rincontrano a distanza di otto anni dall’ultima volta che il tecnico pugliese si ¨¨ seduto su questa panchina.
CINQUE ANNI —
In quei cinque anni da allenatore Lube, Fef¨¨ De Giorgi, oltre allo scudetto, mise insieme anche altri trofei: due volte la Supercoppa italiana (2006 e 2008), una Coppa Cev (2006) e due Coppe Italia (2008 e 2009). La scelta di Giulianelli e Sileoni ¨¨ stata quella di affidarsi a un allenatore, ma anche ad uno che pu¨° considerarsi di famiglia. Perch¨¦ De Giorgi, quando concluse il suo ciclo alla guida dei biancorossi nel 2010, si ¨¨ lasciato in ottimi rapporti con la propriet¨¤ del club marchigiano e, in fondo, ha seguito da fuori con attenzione le alterne vicende di Civitanova in tutti questi anni. ?De Giorgi ¨¨ una risorsa del volley italiano e siamo felici di riportarlo a casa –ha proseguito Giulianelli- nella sua Lube che ¨¨ stata sempre un po’ casa sua. E’ una scelta motivata che apporter¨¤ positivit¨¤ alla squadra. Con lui dovremo vedere quel gioco di squadra che purtroppo non c’¨¨ stato finora. Un grazie a Medei per ci¨° che ha fatto, ma la squadra non lo seguiva pi¨´ ed era necessario cambiare. Errori sono stati fatti da tutti, ma ora ¨¨ il momento di ripartire?. Un legame che non si ¨¨ mai reciso e che, nel momento del bisogno, durante un periodo dell’anno dove non ¨¨ facile trovare allenatori disponibili a subentrare, ha visto la Lube far ricorso al “medico” De Giorgi per guarire la squadra dai suoi mali. Del resto troppo ghiotta l’occasione per Fef¨¦ di tornare in Italia alla guida di una corazzata come ¨¨ questa Civitanova. Chiss¨¤ che prima ancora di affrontare questioni tecniche, le sue inimitabili battute, il suo saper stemperare le tensioni non siano davvero la medicina giusta per avviare il grande malato Lube verso la guarigione. Facendo rinnamorare Giulianelli in primis di questo suo squadrone ripudiato dopo il ko con Trento al Mondiale.
Mauro Giustozzi
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