Il c.t. azzurro giudica il rendimento delle attaccanti: “Haak ¨¨ meno spavalda, ma dipende anche dalla squadra che hai intorno”. E sulle novit¨¤: “La Mingardi in azzurro si sta allenando per ora come posto 4”
Samanta Fabris, 26 anni, alla prima stagione a Conegliano RUBIN/LVF
Potenti, veloci, tecniche, fisicamente prestanti oppure “normali”. Per gli opposti del campionato femminile i playoff sono il momento degli straordinari. Anche il momento in cui devono fare davvero la differenza in partite in cui ogni pallone scotta da bruciar le mani. Ma ¨¨ sempre cos¨¬? In parte s¨¬. Le bordate si sprecano e il lavoro per le difese diventa pi¨´ difficile. Ma se si vanno ad analizzare i numeri, almeno in questi playoff, non ¨¨ stato per tutti cos¨¬.
puntiSe nella sfida della stagione fra le due baby star del campionato Egonu e Haak la prima ha gi¨¤ vinto in quanto a punti fatti ed efficienza, la svedese di Scandicci ha fatto un tour de force: in 5 gare ha attaccato 228 palloni, molti di pi¨´ della collega di Novara. ? il 35,5% di positivit¨¤ con 81 punti realizzati che ha fatto la differenza per Scandicci costretta a vedersela contro una Conegliano scatenata in cui, se la Fabris ha fatto 82 punti in attacco col 47,1% di positivit¨¤, ad andare a punti sono state tutte le attaccanti dell’Imoco. Insomma, opposto decisivo s¨¬, ma dipende anche dalla squadra.
l’occhio del c.t.Lo conferma anche il tecnico dell’Italia Davide Mazzanti, spettatore interessato di questi playoff, in attesa di poter disporre di tutte le atlete inserite nella sua lista per iniziare la preparazione alla lunga estate verso i Mondiali. Intanto comincia dal rendimento nei playoff: “Non c’¨¨ un cambiamento sostanziale fra stagione regolare e playoff. L’equilibrio di una squadra rimane quello. Sia Conegliano che Novara per esempio si appoggiano molto sull’opposto solo che Paola (Egonu, ndr), ha mantenuto il suo standard costante per tutta la stagione mentre quello della Fabris ¨¨ cresciuto molto nell’ultima parte dell’annata, come il rendimento di tutta l’Imoco”. Due giocatrici fondamentali in due sistemi di gioco diversi: “Conegliano gioca la pallavolo pi¨´ rapida di tutto il campionato e il sistema con quattro attaccanti tiene in gioco tutti dando molte alternative al palleggiatore. Novara e Scandicci giocano una palla pi¨´ comoda affidandosi molto ai loro opposti”. Le toscane hanno sofferto del calo della bomber svedese proprio nei playoff. “Da fuori - ¨¨ l’analisi di Mazzanti - sembrava che rischiasse un pochino meno rispetto al campionato per¨° non so se dipendesse dalla condizione fisica, da insicurezza o da indicazioni ricevute. Il rendimento dipende anche dal contesto in cui gioca l’opposto”.
sempre pi¨´ grandiUna cosa ¨¨ certa, le nuove generazioni sembrano sempre pi¨´ prestanti fisicamente. “? vero. Ormai ogni Nazionale comincia ad avere opposti di riferimento capaci di raggiungere altezze importanti. Le prime che mi vengono in mente sono la Serbia con Boskovic e l’Olanda con Sloetjes, sempre tenendo conto delle differenze personali delle giocatrici. Ci sono atlete che sfruttano l’altezza e la potenza, altre che comunque si trovano meglio con palle veloci. La Egonu, per esempio, ha sia palla alta che palla veloce, la Sloetjes, anche se raggiunge belle altezze, va pi¨´ sul veloce. Comunque anche da noi, quando ho iniziato io nelle squadre Nazionali, al massimo si toccavano i 3 metri e 16, ora ci sono prejuniores che arrivano gi¨¤ a 3,20. Sicuramente il profilo medio dell’opposto nelle donne sta cambiando”. Ma per una squadra impegnata nei playoff ¨¨ pi¨´ decisiva l’esperienza dell’opposto o quella della palleggiatrice? “Beh io avuto la fortuna di lavorare sempre con registe molto esperte che fanno la differenza. Per¨° poi dipende dalla personalit¨¤ del giocatore. Egonu, per esempio, sta facendo un percorso importante di maturazione, pi¨´ la sfida ¨¨ difficile pi¨´ lei si accende e questo ¨¨ sempre stato cos¨¬. ? una cosa che si ha o non si ha, non la si pu¨° insegnare o preparare in allenamento”. Un’opposta costretta a mettersi in evidenza ¨¨ stata Vittoria Piani, sostituta di Valentina Diouf, come l’ha vista? “Bene, sta facendo un bel percorso e ancora non ha la caviglia a posto. Sono curioso di vedere che salto di qualit¨¤ pu¨° fare una volta che la caviglia sia definitivamente sistemata”.
nazionaleA proposito di Diouf, nell’elenco delle azzurre per la stagione Nazionale non c’¨¨: “Valentina ha fatto un’ottima stagione cos¨¬ come Serena (Ortolani, opposta di Monza che col c.t. ¨¨ sposata, ndr) e le altre. Le mie valutazioni sono state fatte sul rendimento, ma anche sulle caratteristiche e sul ruolo che devono svolgere. La titolare ¨¨ Egonu e nel tipo di gioco che imposto io Valentina ¨¨ pi¨´ difficile da inserire”. Nell’elenco c’¨¨ anche Mingardi, in che ruolo? “Per ora posto quattro. Si sta allenando in ricezione col Mikasa e l’impostazione ¨¨ quella, poi vedremo ovviamente nell’evoluzione della stagione cosa succede”. Intanto c’¨¨ ancora uno scudetto da assegnare.
Valeria Benedetti
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