Con la terza vittoria netta la Igor raggiunge Conegliano in finale. La Unet non riesce a fermare le tricolori nonostante il rientro di Diouf in campo. 26 punti per la Egonu
BUSTO ARSIZIO-NOVARA 0-3 (20-25, 15-25, 24-26) —
E’ l’Igor Gorgonzola la seconda finalista scudetto. Dopo il pass per il titolo tricolore strappato marted¨¬ sera da Conegliano, impostosi in tre set e in tre gare su Scandicci, Novara regola con analogo punteggio Busto Arsizio, chiudendo cos¨¬ una serie di semifinale (9-0 il computo dei set fra piemontesi e lombarde) di fatto mai in discussione, vuoi per l’indiscussa superiorit¨¤ delle novaresi, vuoi anche per il penalizzante infortunio accusato da Diouf. Per gara 3, la prima della serie di semifinale a Busto Arsizio, se Barbolini si affida al sestetto tipo, coach Mencarelli pu¨° finalmente schierare nello starting six la recuperata Diouf, seppur non ancora al meglio. Davanti ai 2500 del PalaYamamay le farfalle dimostrano di essere di tutt’altra pasta rispetto alle prime due gare in terra novarese, facendo subito valere il fattore campo, con Diouf e Gennari in palla (13-8). Chirichella, con tre punti consecutivi (due a muro), suona per¨° la riscossa delle piemontesi che prima ripristinano la parit¨¤ (15-15), poi addirittura allungano con Egonu (9 punti nella frazione) e con la decisiva Enright. Il set, completamente rovesciatosi, si conclude sull’attacco di Gybbemeyer sul 20-25 in 26’. La Unet E-Work, fin l¨¬ inesistente a muro (0-4), prova a restare aggrappata coi denti alla partita (8-9) con Diouf e Bartsch, ma l’Igor dimostra di avere, oltre alla solita Egonu (altri 7 punti, col 62% in attacco), tante, e soprattutte valide, alternative, con Plak che si fa vedere (11-16) e Gybbemayer che si fa apprezzare. Il 15-25 finale, in 21’, ha l’aspetto di una resa anticipata. Resa che, pur con l’onore delle armi (12-6), Busto deve suo malgrado accettare nel terzo set, quando Novara rimonta alla distanza, annulla un set point alla Unet (24-23) e sul goffo errore di Gennari (24-26) vola in finale, fra il tripudio dei cento tifosi novaresi presenti al PalaYamamay
Mattia Brazzelli Lualdi
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