Quarti di finale: stasera derby di ritorno tra la Diatec e Civitanova, dopo il 3-1 marchigiano all’andata i trentini devono vincere 3-0 o 3-1 pi¨´ il Golden Set. Come gi¨¤ nel 2012. Il palleggiatore: “Non ci illudiamo di essere i pi¨´ forti, ma siamo imprevedibili: rimonta, si pu¨° fare”
Due partite nelle quali la Diatec Trentino balla fra l’impresa e la fine della propria stagione. Questa sera nel derby italiano di ritorno dei playoff a 6 contro la Lube Civitanova e domenica contro la Sir Perugia (oggi alle 14.30 sul campo di Novosibirsk), gara-4 delle semifinali playoff. “Dobbiamo giocare una partita consapevoli che la Lube ¨¨ forte forte, per¨° anche con la serenit¨¤ di giocarci una bella partita, divertirci e giocando concentrati” ¨¨ la ricetta di Simone Giannelli. Obiettivo doppia rimonta per la squadra di Lorenzetti, costretta a vincere 3-0 o 3-1 stasera e poi pure il Golden Set se vuole arrivare a Kazan. Proprio come fece nel 2012: 3-2 per la Lube a Macerata e poi 4-0 al PalaTrento. “Fare paragoni ¨¨ inutile – spiega il palleggiatore – erano squadre diverse e situazioni diverse. Non dobbiamo guardare al passato, se non per sapere che la rimonta si pu¨° fare”.
A parte il passato, il presente vede Trento arrivata ora a giocare alla pari con Perugia e Lube.
“Ripensando a qualche mese fa nessuno ci avrebbe pensato. Ma non ci illudiamo ora di essere i pi¨´ forti. Sappiamo di essere gli sfidanti, siamo contenti di questo ruolo, della crescita che abbiamo fatto e di poter ora giocarci una partita bellissima come questa”.
In cosa soprattutto ¨¨ cresciuta Trento secondo lei?
“Sicuramente conoscerci meglio ci ha aiutato, per costruire le squadre ci vuole a volte pi¨´ tempo, ¨¨ normale. Difficile dire cosa sia cambiato. Siamo sempre stati convinti, sicuramente adesso giochiamo meglio. Forse questo, abbiamo trovato un nostro stile di gioco. Siamo una squadra di alti e bassi ed adesso li accettiamo, sappiamo che nonostante questo possiamo vincere. Siamo la squadra che pu¨° perdere a 12 un set contro Perugia ma poi vincere comunque la partita”.
Decisivo ¨¨ stato anche tenere la barra dritta ad inizio stagione, quando i risultati non arrivavano.
“L’ambiente di Trento e la societ¨¤ sono stati decisivi. Anche quando eravamo undicesimi in classifica ci hanno dato sempre tanta serenit¨¤. Sono stati tutti bravissimi, dal presidente ai tifosi, hanno sempre creduto in noi e sono contento che alla lunga li abbiamo ripagati”.
Manca forse solo l’istinto killer negli ultimi palloni...
“In alcune partite forse abbiamo avuto un po’ di frenesia nel chiudere, penso anche alla gara d’andata. In gara-3 contro Perugia no, abbiamo perso di un soffio ma senza grandi rammarichi. In casa nostra, ad esempio, i palloni finali li abbiamo gestiti bene contro la Sir”.
Quanto il risultato di stasera potrebbe riflettersi sulla gara di domenica?
“Potrebbe influire positivamente. Se prendiamo questa partita contro Civitanova con la giusta consapevolezza ci pu¨° far crescere molto”.
Cos’¨¨ la Champions League per lei e per Trento?
“Una coppa che vale tantissimo, Trento l’ha vinta tre volte e sa quanto vale. Io ci tengo davvero tanto, ancora non l’ho mai vinta e voglio avere un’altra occasione di provare a vincerla”.
Si sente ormai un leader di questa Trento?
“Penso di s¨¬. Cerco sempre di mettere il mio carattere ed aiutare gli altri. A volte ci riesco, a volte no”.
Nicola Baldo
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