A Modena dalla stagione 2014-2015, Salvatore Rossini ¨¨ sempre pi¨´ un’istituzione al PalaPanini. Tra propositi in campo e voglia di esprimere il proprio punto di vista nella vita di tutti i giorni, il 2020 ¨¨ iniziato con le idee molto chiare per il 33enne libero di Formia. Gioved¨¬ riparte la Superlega e la Leo Shoes Modena ospita Piacenza.
Volley
Rossini: "Il settimo trofeo con Modena e poi la laurea in ingegneria"
Il libero della Leo Shoes ha le idee chiare sul 2020 del club emiliano e suo. "Mancano 3 esami, Nazionali permettendo finisco in estate"
Rossini, c’¨¨ da voltare pagina dopo un dicembre negativo: tre sconfitte e una sola vittoria.
“La sconfitta pi¨´ grave ¨¨ stata quella con Verona (3-2, l’8 dicembre, ndr). Giocavamo in casa e anche se non brillantissimi quella era una partita da vincere. Poi a Perugia, in una sfida d’alta classifica, ci pu¨° anche stare di perdere. Infine a Padova, in calo di fiducia e anche un po’ stanchi, abbiamo trovate uno Kioene al limite con Hernandez e Ishikawa che hanno fatto la differenza”.
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Come si supera questo momento?
“In questa pausa siamo tornati in palestra per ritrovare le nostre sicurezze. Dobbiamo porre l’accento sulle cose che vanno bene e allo stesso tempo migliorare quello che non funziona. Da un punto di vista psicologico credo che i 3 giorni passati tutti insieme in Salento, Tre giorni tra Casarano e Ugento, per fa visita all’azienda del nostro sponsor Leo Shoes sia servita a tutto il gruppo”.
Negli ultimi anni questo club a dicembre ha vissuto momenti particolari.
“Ricordo il match di Santo Stefano di due stagioni fa. Senza Earvin Ngapeth (messo fuori per scelta tecnica da Stoytchev, ndr) perdemmo in casa 3—1 con Padova. Ci mancava poco che al PalaPanini piovessero pomodori. Allora il malore era diffuso, era un broncopolmonite che stava scoppiando. Oggi si tratta solo un raffreddore da curare”.
A Berlino ¨¨ andata in scena la finale del torneo preolimpico. Da una parte la Germania di Giani, allenatore di Modena. Dall’altra la Francia di Ngapeth, da sempre legato al club emiliano.
“Una partita particolare, suggestiva. Con Earvin c’¨¨ un legame bello, intenso. Insieme abbiamo vinto tanto a Modena. Con Giani e il suo staff lavoriamo ogni giorno insieme e c’¨¨ un feeling importante. Gara che non avrei mai voluto vedere”.
Quanto possono destabilizzare lo spogliatoio le notizie di mercato?
“Siamo atleti e sappiamo che queste cose ci sono. Io comunque mi sono posto un obiettivo chiaro: sono al sesto anno a Modena e lo vorrei chiudere con il mio 7¡ã trofeo in questo club”.
Intanto si avvicina a grandi passi la laurea magistrale in Ingegneria gestionale.
“Mancano 3 esami. Se in estate ci sar¨¤ una chiamata in Nazionale credo che finir¨° a dicembre 2020 altrimenti dovrei chiudere la prossima estate”.
All’azzurro ci crede ancora?
“Io ci spero. Il mio ruolo ¨¨ facile da scoutizzare. Guardo le statistiche e credo di potermi giocare la convocazione”.
Ha partecipato a una manifestazione del movimento delle sardine.
“Prima di essere un atleta sono un uomo che ha voglia di esprimere il proprio pensiero. E con Zaytsev ho partecipato a questa manifestazione. Ma a differenza di Ivan io a Modena sono residente quindi il 26 gennaio non avr¨° dubbi nel votare Bonaccini presidente della Regione”.
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