La neocoppia ha trionfato a Bellaria. Per Ivan ¨¨ il secondo scudetto sulla sabbia 16 anni dopo. L'ex Lube ora andr¨¤ a giocare in Qatar poi l'obiettivo ¨¨ Los Angeles 2028
Sedici anni dopo, la storia si ripete. Tra lo scudetto sulla sabbia del 2008 con Giorgio Domenghini e quello del 2024 di Bellaria Igea Marina con Daniele Lupo, Ivan Zaytsev ne aveva vinti tre indoor con la Lube Civitanova e la Sir Perugia. Ma quello di domenica ha un sapore diverso perch¨¦ segna il nuovo inizio di un percorso che ha le coordinate geografiche di Los Angeles, California, e quelle temporali dell¡¯estate 2028. Ci sono i Giochi e la coppia azzurra con tre medaglie olimpiche al collo (il bronzo di Londra 2012 e l¡¯argento di Rio 2016 nell¡¯indoor per Ivan e l¡¯argento brasiliano nel beach per Daniele) e guidata da Marco Solustri sogna in grande. Prima, per¨°, l¡¯ex opposto della Lube e della Nazionale pare abbia deciso che vuol giocare un altro anno nei palazzetti. Dall¡¯Italia non sono arrivate offerte ritenute soddisfacenti e pare che il suo futuro sar¨¤ in Qatar, per un ultimo inverno indoor (ma al caldo) prima di dedicarsi esclusivamente alla sabbia.?
il progetto
¡ª ?Il percorso di quei tre era cominciato in sordina ad aprile quando Zaytsev, dopo una chiacchierata con Lupo, chiam¨° Solustri per chiedergli se fosse disponibile a mettersi in gioco assieme a loro. Tutto tacque fino a giugno, quando una conferenza stampa in Fipav rimosse il velo e apr¨¬ lo scenario a tante suggestioni. Tre mesi pi¨´ tardi, dopo sei semifinali consecutive e due successi di tappa, il tricolore che rappresenta ¡°il premio ¨C parola dello Zar ¨C alla nostra costanza di questa estate, abbiamo passato assieme due mesi e mezzo lavorando e sudando duramente ogni giorno. E in questo Daniele ¨¨ stato fenomenale supportandomi e sopportandomi quotidianamente¡±. Il ritorno al beach (¡°sport che amo pi¨´ della pallavolo¡± aveva raccontato in una vecchia intervista alla Gazzetta) ha comportato per lui anche un cambio drastico delle abitudini: ¡°Non ¨¨ stato facile tornare a lavorare con continuit¨¤ sulla sabbia; quando ero pi¨´ giovane il mio fisico era in grado di sopportare meglio certe situazioni pi¨´ estreme. E per compensare ¨¨ necessario essere rigidi nella vita fuori dal campo. Gli sgarri alimentari che la pallavolo ti concede, il beach non te li permette, per esempio¡±. Come accaduto nella prima tappa di Caorle quando i crampi lo fermarono. ¡°Quello ¨¨ stato un momento di svolta, l¨¬ ho capito che bisognava mettere un¡¯altra marcia e lo scudetto ¨¨ il riconoscimento di tutto ci¨°. Ho ancora tanta voglia di faticare e mi sta piacendo parecchio. ? una sensazione bellissima che ci d¨¤ importanti stimoli per il futuro¡±.?
la storia nel mirino
¡ª ?Una coppia solida, con Ivan che ha rispolverato grandi doti da muratore anche sulla sabbia e Daniele che non bisogna mica spiegarlo troppo, nonostante gli ultimi anni in chiaroscuro dopo la separazione da Paolo Nicolai post Tokyo 2020. ¡°Grazie a Ivan ¨C racconta Lupo (al quinto scudetto sulla sabbia, come nessun altro) ¨C che mi ha dato la possibilit¨¤ di continuare a lavorare e ad allenarmi divertendomi. Un grazie anche a Sollu (Marco Solustri, l¡¯allenatore, ndr) che con noi ¨¨ sempre paziente e ci sopporta e supporta come tutta la nostra squadra¡±. E poi l¡¯obiettivo a lungo termine: ¡°Amo questo sport, mi diverto ancora e con Ivan voglio scrivere un pezzo di storia. La strada per Los Angeles ¨¨ lunga, ma continueremo a lavorare come abbiamo fatto finora¡±.
coiach soddisfatto e squalificato
¡ª ??Gongola anche Solustri che si coccola i suoi campioni d¡¯Italia: ¡°? stato un percorso bellissimo, ho trovato due ragazzi d¡¯oro che si sono messi in discussione come fanno i grandi campioni. Sono davvero fiero del lavoro che abbiamo fatto e voglio continuare su questa strada¡±. In panchina, per¨°, a Bellaria non c¡¯era, a causa di una squalifica comminata dopo il torneo di Vasto. ¡°Sono molto amareggiato perch¨¦ sono stato squalificato per cose che non ho fatto. Mi hanno accusato di aver inveito in maniera volgare contro gli arbitri e aver lanciato una bottiglietta, ma non ¨¨ vero nulla. C¡¯¨¨ stato uno scambio di opinioni, anche duro, con i direttori di gara, ma nulla che andasse oltre la buona educazione e i valori che mi rappresentano e che cerco di trasmettere alle persone che lavorano con me. E mi ha fatto male essere descritto per quello che non sono¡±. Tutto era nato da una diatriba regolamentare in seguito a un malore avvertito da Zaytsev durante la partita. ¡°Credo che il beach volley italiano meriti una gestione un po¡¯ pi¨´ di alto livello, anche perch¨¦ la salute degli atleti, soprattutto quando ci sono oltre 35?C e tassi di umidit¨¤ elevatissimi, viene prima di tutto il resto"
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