La finalista del Roland Garros nel 2015 ha ingaggiato dell¡¯ex azzurro, con lui il tennis ¨¨ diventato? priorit¨¤.
Correva l¡¯anno: spesso le favole cominciano cos¨¬. Era il 2015, Flavia Pennetta vinceva quello che rimane fin qui l¡¯ultimo Slam italiano femminile e Jasmine Paolini ¨¨ una diciannovenne che gioca bene a tennis ma che non ¨¨ ancora entrata in connessione con la mentalit¨¤ da professionista che si richiede a chi vuol coltivare ambizioni di crescita. Al centro tecnico federale di Tirrenia aveva incrociato qualche volta l¡¯ex pro¡¯ Renzo Furlan, gi¨¤ n.19 del mondo da giocatore, e quando scopre che ¨¨ libero lo ingaggia, anche perch¨¦ insegna a Carrara, a un¡¯ora di macchina da casa. Con pazienza, volont¨¤, tenacia, sacrificio e poche parole, come ¨¨ costume del coach, il connubio inizia un percorso che domani vivr¨¤ l¡¯apoteosi pi¨´ grande, la finale di un Major.?
umilt¨¤ e sicurezza
¡ª ?Come ha ricordato Renzo, il sodalizio ha subito trovato l¡¯intesa: "Jasmine e io ci siamo immediatamente trovati in sintonia: come me, ¨¨ una che vuole toccare con mano, sul campo, con i risultati, la bont¨¤ del lavoro che si fa in allenamento. E poi ¨¨ una lottatrice, con eccellenti basi tecniche: fondamentalmente la sua forza ¨¨ che rimane attaccata a ogni punto". Secondo Furlan, la svolta ¨¨ arrivata nell¡¯estate scorsa: "? scattato un clic, ha cominciato a giocare bene, ha battuto avversarie di livello e a fine anno si ¨¨ ritrovata in top 30: questo ha aumentato la sua consapevolezza e la sua fiducia e chiaramente l¡¯ha convinta ad allenarsi ancora meglio, a fare un passo in pi¨´. Jasmine non ¨¨ affatto presuntuosa, ma ¨¨ sicura di se stessa e di fronte alle vittorie ovviamente ha cominciato a credere molto di pi¨´ in se stessa". La maturazione mentale, ovviamente, ¨¨ stata accompagnata da un¡¯impetuoso miglioramento tecnico: "Jasmine ¨¨ sempre stata una ragazza con una grande velocit¨¤ di palla ¡ª racconta il coach ¡ª ma all¡¯inizio tendeva a fare sempre le stesse cose, a giocare sempre uguale. Oggi ¨¨ una tennista completa, serve bene, sa colpire con tante variazioni, e soprattutto non ¨¨ pi¨´ soltanto abilissima in difesa, ma sa anche offendere, una combinazione fondamentale".?
il team
¡ª ??Per la finale, dovrebbero raggiungerla i genitori Ugo e Jacqueline, ma intanto all¡¯angolo, accanto al coach, non mancano mai Tathiana Garbin, la capitana di BJK Cup e colei che da responsabile delle juniores ha allevato tutta la nuova nidiata azzurra e Sara Errani, la compagna di doppio. Nel team lavorano anche il preparatore Andrea Bracaglia, il coach federale Vittorio Magnelli e Danilo Pizzorno, analista dati ma anche maestro sul campo. La Errani, poi, non rappresenta soltanto l¡¯altra met¨¤ di un doppio di successo: "Quando ci ha chiesto di giocare insieme nell¡¯ottica delle Olimpiadi, con Jasmine abbiamo colto al volo l¡¯occasione ¡ª rivela Furlan ¡ª perch¨¦ Sara ¨¨ una miniera di informazioni, e poter condividere con lei tante esperienze ¨¨ molto costruttivo. Poi secondo me vincere partite in doppio a buon livello migliora la posizione a rete, la vol¨¦e, la risposta, il servizio: migliora complessivamente la tua consapevolezza come giocatrice. Con lei parliamo a 360 gradi, si comunica non solo sul doppio, ci alleniamo spesso insieme. Jasmine in questo ¨¨ molto in gamba, quando capisce che vicino ha qualcuno che pu¨° darle qualcosa di importante, lo capitalizza". L¡¯unione fa la forza. Il nuovo motto di Parigi.
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