Gene Gnocchi: "Sinner mi ricorda Lendl. Per le mamme è il genero ideale"

Il comico appassionato di tennis: "Vuole sempre evolversi, potrà vincere a lungo"

C’ è poco da ridere. Gene Gnocchi, appassionato ed esperto di tennis, ammiratore perso di Roger Federer, assicura che Jannik Sinner ha tutto per fare sempre più sul serio. Soprattutto dopo il trionfo di Melbourne. Gnocchi, autore di "Tennispedia", punta forte sul rosso di Sesto Pusteria.?

Come definisce la conquista del primo Slam di Sinner??

"Ha compiuto un’impresa titanica, indimenticabile. Jannik era già fortissimo, perché comunque aveva appena conquistato la Davis e si era fermato soltanto in finale alle Finals di fronte a un mostro assoluto come Novak Djokovic. Negli Australian Open però ha acquisito un altro status, è arrivato a una dimensione già molto superiore. Con lo spirito giusto, ha spiccato un enorme salto di qualità: è andato là per vincere e ha vinto. Significa che è un predestinato".?

Chi le ricorda tra i big del passato??

Qual è la prima immagine che trasmette Jannik fuori dal campo??

"Potremmo definirlo il classico genero che tutte le mamme italiane vorrebbero. Certo, stavolta l’ha combinata grossa".?

Lei da tifoso come ha vissuto alla finale di Melbourne??

"Mi sono svegliato alle tre del mattino, ho visionato tutte le partite di Medvedev fin dalla Coppa Lambertenghi. Una volta individuati i cardini e le coordinate del gioco di Medvedev, erano già le cinque e mezza-sei, ho chiamato in teleselezione in Australia, mi è costato un botto di soldi, Vagnozzi e Cahill per dare loro i miei suggerimenti. Al di là del fatto tecnico, secondo me, Sinner avrebbe dovuto provocare Medvedev dicendogli che aveva una capigliatura come quella del primo Goran Pandev, poi ripresa da Mkhitaryan. La risposta di Vagnozzi è stata irripetibile. Cahill, da ciò che ho capito dal suo accento di Adelaide, in pratica si augurava che un canguro mi zompasse addosso e mi chiudesse nel suo marsupio".?

Vabbe’, mi pare che non le abbiano dato retta. Ma poi come è entrato nel clima-partita??

"Alle otto ho fatto colazione. Invece del solito gulasch innaffiato con una pastosa birra al malto, ho preferito un più leggero piatto di canederli con il Gewutztraminer, in onore di Jannik. Ero pronto dal punto di vista tecnico-tattico oltre che fisico".?

Come spiegherebbe quei due set persi??

"Fin dai primi scambi ho notato che non era il solito Sinner, al che ho pensato che non fosse sereno mentalmente. E ci sta. Sai, ti chiama Amadeus per partecipare a Sanremo, ti allerta la Meloni perché ti vede come candidato ideale per le Europee, Lapo Elkann insiste e fa l’ennesimo tentativo per farti rilevare Italia Independent. Sono pensieri… è chiaro che la tua mente, per quanto dedicata a una finale di Slam, è condizionata. E si capisce che le cose non possano andare per il verso giusto".?

Ma lei si aspettava la rimonta vincente??

"Scherzi a parte, sì, me l’aspettavo. Sinner ha una dote che prima non aveva: non si è lasciato condizionare dal punteggio. Al terzo set ha resettato tutto e ha ricominciato un altro match. Ha capito la lezione che soltanto i grandissimi sanno mettere in pratica: bisogna sempre avere un piano B. Basta coi ripetuti scambi sulla diagonale del rovescio, ha avuto più variazioni di ritmo nel palleggio, mai una palla giocata uguale alla precedente, uso sapiente del back e soprattutto è ricorso alle accelerazioni al momento giusto, non scriteriate. Il match-ball è esemplificativo: ha spostato Medvedev costringendolo a lavorare sulla diagonale del dritto, poi con l’avversario scoperto lo ha infilato come un torero nella Rod Laver Arena".?

Dopo un successo del genere, che margini ha Sinner??

"Ai suoi inizi, si vedeva che aveva un timing fuori dal comune, come può testimoniare il suo ex coach Piatti. Tutti però gli rimproveravano di essere monocorde. Sinner ha dimostrato di essere una spugna, ha migliorato tanto il suo tennis: i colpi di volo, i drop-shot, la seconda palla che ha una rotazione diversa. Non avrà mai la mano di Federer, ma a 22 anni ha una eccezionale capacità di imparare. Ha una tale tensione verso l’evoluzione, una voglia di aggiungere tasselli al suo gioco, che dai e dai potrebbe diventare un giocatore da “serve and volley”. Può sembrare esagerato, certo. Non dico che diventerà uno Stefan Edberg o un Pat Cash, ma non escludo che possa trasformarsi in un giocatore alla… Gene Gnocchi del tennis".