L'azzurro ¨¨ spettacolare al servizio: 32 ace per ribaltare il britannico e vincere al quarto set. L'urlo liberatorio a fine gara: "Ho provato sensazioni incredibili". Al secondo turno ecco il danese
Outfit viola come la sua Fiorentina, mentre sugli spalti il tifo ¨¨ da stadio: "Noi vogliamo questa vittoria". Matteo Berrettini a Melbourne respira aria di casa a pieni polmoni, mentre attorno a lui sventolano tricolori e maglie di Napoli, Inter, Milan e Lazio in ordine sparso: italianit¨¤ d'Australia, tutti ai piedi di The Hammer che parte col sorriso nello Slam di Melbourne. Contro Norrie non stecca, sotto il sole cocente della Kia Arena: tre ore per avere ragione del britannico come nella finale del Queen's 2021, quando Berrettini si stava ritagliando un posto fra i dominatori sull'erba. Stavolta punta a sfruttare la velocit¨¤ del cemento australiano e il piano per ora paga: 6-7 (4) 6-4 6-1 6-3 e un caro goodbye alla voglia di rivalsa di Norrie con 32 ace. Ora al secondo turno la sfida con Rune che ha impiegato cinque set per avere la meglio su Zhang.
sfortunato tie break
¡ª ?? un altro emisfero (letteralmente) rispetto alla finale del Queen's: tre anni e mezzo fa Matteo si regalava il miglior antipasto in vista di Wimbledon, stavolta vuole diventare bombardiere sul cemento Aussie da cui si ¨¨ assentato l'anno scorso. Anche se la partenza contro Norrie ¨¨ a fuoco lento: anzi, sull'1-1 il britannico progetta il break sul servizio dell'azzurro lasciandolo sul 15-40. Ma Berrettini se la cava prima con servizio e dritto, e poi con una gran prima esterna. Il britannico insiste soprattutto sul rovescio dell'azzurro che per¨° tiene botta. Il parziale viaggia veloce: 5-4, pochi scambi prolungati con Matteo che fa affidamento su una prima all'80%. Se c'¨¨ da prendersi qualche rischio, l'azzurro risponde presente: due favolosi passanti lungolinea per ritagliarsi il set point sul 6-5, sfondando una non irreprensibile discesa di Norrie a rete. L'avversario si salva col servizio, ci vuole il tie break. Dove Berrettini ricama un altro passante in lungolinea: ruggito dagli spalti, "zittito" dal successivo taglio in vol¨¦e di Norrie che restituisce il mini break. E, soprattutto, sorpassa grazie al doppio fallo di Matteo, prendendosi il primo set. Rimpianti.
due set da urlo: rimonta
¡ª ?I punti pi¨´ belli li fa Matteo anche in apertura di secondo set: sull'1-1, l'azzurro apre a due possibilit¨¤ di break con una furbata a rete. Ma Norrie gliele cancella entrambe. Berrettini rimanda gli assalti al successivo turno in risposta e stavolta ride lui: Norrie stecca col dritto, Matteo sale 3-2. Ora si tratta di indossare elmetto e scudo nei turni di battuta, proteggendo il tesoro: il martello funziona anche quando l'avversario si fa pi¨´ minaccioso. Ovvero sul 5-4, quando Matteo si trova sotto 15-30 e ne esce con un ace. Norrie lo trascina ai vantaggi, l'azzurro resta gelido e chiude 6-4. Rimettendo tutto in discussione. E anzi, alzando la voce pure all'alba del terzo: Norrie si incarta sul servizio, palla break per l'azzurro che gli risponde sui piedi e lo manda fuori giri, andando subito avanti e poi allungando sul 2-0 al servizio. La gallery dei vincenti prosegue: coltellata col dritto in lungolinea, Norrie resta di sale. E ai vantaggi pasticcia ancora: doppio break dell'azzurro che non ha difficolt¨¤ ora a gestire. Un solo spavento, sul 3-0: Norrie si ritaglia una palla break, Berrettini gli risponde con una prima a 203 km/h. Inarrestabile. Anzi, Matteo gi¨¤ che c'¨¨ cala un terzo break approfittando delle opacissime prime del britannico: 6-1 in mezzora. Rimonta completata.
pomeriggio azzurro
¡ª ?Spavento a inizio quarto set: Norrie comanda uno scambio-fiume e si ritaglia due chance di break. Rispedite al mittente. Il copione non cambia: il britannico temporeggia, l'azzurro macina un vincente dietro l'altro (a fine match saranno 61 contro 32, quasi il doppio). Si procede on serve fino al 3-2, quando Matteo molla gli ormeggi e ricama tre palle break: a Norrie serve un martello "alla Berrettini" per dire no e mantenersi in linea di galleggiamento. Ma il tennista d'Albione viaggia con la spia della riserva accesa e la musica si ripropone al successivo turno di battuta: sotto 15-40, Norrie non pu¨° nulla stavolta e si spegne a rete.?? 5-3 per Matteo che serve per il match e non si intimidisce, anzi, chiude a zero. Sono le 4.07 in Italia, notte fonda per le nostre latitudini. Dall'altra parte del mondo Matteo squarcia con un urlo il cielo limpidissimo di Melbourne. Da loro ¨¨ appena passata l'ora di pranzo. E il pomeriggio ¨¨ troppo azzurro.
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incredibili
¡ª ?A fine gara Matteo si gode una vittoria sontuosa: "? passato tanto tempo dall'ultima volta in cui ho vinto un match all'Australian Open, quindi sono molto felice. L'atmosfera ¨¨ stata super, ho provato sensazioni incredibili: grazie mille a tutti. Cerco di godermi ogni singola partita, l'anno scorso ho visto il torneo da casa, ma ora sono tornato e questa ¨¨ la sensazione migliore. Non ¨¨ mai facile giocare con un mancino, come nel caso di Norrie: tre anni fa me ne ¨¨ capitato uno niente male, in semifinale...". Ovvero Rafa Nadal.
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