La polacca dopo lo stop per assunzione non intenzionale di?trimetazidina: "Ho fornito tutte le prove possibili e onestamente non c'¨¨ molto altro da fare ma non posso esercitare alcuna influenza su ci¨° che accadr¨¤"
"Non mi aspetto che facciano appello". Non c'¨¨ nessun motivo per cui la Wada presenti ricorso nei suoi confronti, secondo la numero 2 al mondo del tennis femminile Iga Swiatek, che oggi a Sydney ha dichiarato di voler voltare pagina rispetto al caso di doping che la riguarda: la positivit¨¤ alla trimetazidina, un farmaco per il cuore, in un controllo al di fuori delle competizioni ad agosto (era numero 1 del mondo) venuto alla luce solo tre mesi dopo, quando la 23enne polacca quattro volte vincitrice al Roland Garros e una allo Us Open ¨¨ stata sospesa per un mese. Secondo l'International Tennis Integrity Agency (Itia) l'assunzione non era stata intenzionale, come nel caso di Jannik Sinner con il clostebol, nei cui confronti per¨° la Wada ha presentato ricorso a settembre, e ancora si attende la decisione.?
le dichiarazioni?
¡ª ?"Ho fornito tutte le prove possibili e onestamente non c'¨¨ molto altro da fare", ha detto Swiatek in conferenza stampa a Sydney, dove sta per aprire la stagione con la United Cup. "Sono riuscita a fornire la fonte della contaminazione abbastanza velocemente. Per questo motivo il caso ¨¨ stato chiuso abbastanza rapidamente". Per questo non si aspetta un appello della Wada, "ma non posso esercitare alcuna influenza su ci¨° che accadr¨¤. Dalle procedure seguite e dal modo in cui mi hanno trattato fin dall'inizio, posso dire che tutto mi ¨¨ sembrato giusto", ha aggiunto definendo questa storia "mentalmente difficile da superare" anche se "penso che la maggior parte delle persone sia comprensiva", ha detto riferendosi alla reazione dei tifosi.
Gazzetta dello Sport
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