Peng Shuai, nuove immagini. La Wta diffida: "Video e foto non bastano"
Il caso Peng Shuai continua a far discutere. La preoccupazione internazionale, non solo sportiva, ¨¨ altissima dopo che la tennista ¨¨ diventata irrintracciabile: "Dov'¨¨ Peng Shuai?" ¨¨ la domanda ricorrente tra atleti, social e giornali. Dopo alcuni video postati da organi di stampa vicini al governo cinese, adesso sono apparse delle foto e dei video della prima apparizione ufficiale della campionessa dopo l'accusa di abusi sessuali contro Zhang Gaoli, un potente ex funzionario del Partito Comunista, notizia immediatamente censurata in Cina. La tennista, 35 anni, ex numero uno mondiale del doppio, risulta ora aver preso parte domenica a un torneo di tennis a Pechino: il profilo ufficiale Weibo del China Open ha pubblicato delle fotografie dove si vede Peng, con addosso una giacca sportiva blu scuro e pantaloni della tuta bianchi, assistere alle finali del Fila Kids Junior Tennis Challenger. C'¨¨ anche un video dell’evento, pubblicato su Twitter da Hu Xijin, caporedattore del Global Times e vicino al Partito, che mostra Peng in piedi in mezzo a un gruppo di ospiti i cui nomi vengono annunciati al pubblico che applaude. Un altro giornalista del Global Times ne ha postato un altro con la campionessa che firma autografi ai bambini.
Dubbi
¡ªMa non tutto sembra ancora risolto. Secondo quanto riporta la Reuters, per la Wta le foto e i video della Peng non sono per¨° sufficienti a rassicurare tutti sulle condizioni dell'atleta. Anche i video pubblicati ieri da da Hu Xijin (con la giocatrice "a cena con il suo allenatore e gli amici in un ristorante" a Pechino) avevano lasciato dei sospetti, tanto che il presidente della Wta, Steve Simon, aveva ritenuto "positivo" rivedere l’atleta, ma affermando che "il video da solo non ¨¨ sufficiente" per dimostrare che ¨¨ "libera nelle sue decisioni e azioni". La Wta ha minacciato di non disputare pi¨´ i suoi tornei in Cina se non avesse ricevuto notizie su Peng, ma la stessa richiesta era stata fatta da Stati Uniti (con tanto di minaccia di boicottare i Giochi di Pechino), Regno Unito e Francia. Intanto l’hashtag #WhereisPengShuai continua a invadere i social.
Gasport
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