Djokovic, riparte la corsa al Grande Slam. Chi pu¨° fermarlo?
La storia tra il grande slam e Novak Djokovic sembrava essere finita, una volta per tutte, in quella serata settembrina di New York nel 2021, quando il serbo, ad una sola partita dall’impresa pi¨´ grande, fu sconfitto pi¨´ da se stesso che da Daniil Medvedev. Un Nole paralizzato dalla tensione come quella volta non si era mai visto. Nel 2022 poi, all’attuale numero 1 del mondo fu impedito di giocare, per la nota questione del vaccino Covid sia a Melbourne che agli Us Open. Adesso quello stesso pensiero, quelle due paroline, Grande Slam, risuonano nella testa di Djokovic e degli appassionati non solo come reali, fattibili, ma addirittura come probabili.
Il dominio del serbo in Australia ha davvero impressionato tutti, e nonostante a maggio compir¨¤ 36 anni, "RoboNole" appare davvero di un altro livello rispetto ai suoi pur molto pi¨´ giovani colleghi. Dunque, la domanda non ¨¨ se Djokovic sia in grado o meno di fare il grande slam e di portarsi a casa tutti e quattro i major di fila in un anno (i due anni gli ¨¨ gi¨¤ riuscito, tra il 2015 e il 2016), piuttosto chi lo potr¨¤ fermare. Sempre che qualcuno ne sia veramente in grado.
Roland Garros
¡ªIl Roland Garros ¨¨ sempre stato lo slam dove il serbo ha pi¨´ “sofferto”, ed infatti Parigi ¨¨ dove ha vinto di meno, “solo” due volte (2016 e 2021). Ovviamente l’avversario pi¨´ difficile rimane Rafael Nadal, il Re dello Chatrier, con i suoi ineguagliabili 14 successi. I dubbi sulle condizioni fisiche dello spagnolo, apparso veramente a pezzi all’Australian Open e pi¨´ in generale nella seconda parte del 2022, sono grandissimi, tanto da far temere a molti un ritiro stile Federer, per abbandono del fisico. Ad oggi, il favorito non sarebbe di certo Rafa, in uno scontro tra i due. Mancano per¨° quattro mesi al Roland Garros, un’eternit¨¤ per il tennis. Ci sarebbe anche Carlos Alcaraz, che sulla terra ha battuto Djokovic in una splendida partita a Madrid, ma anche le condizioni del 19enne spagnolo sono tutte da scoprire, dopo il forfait all’Australian Open. Un nome buono potrebbe essere, come rivale accreditato, anche Stefanos Tsitsipas: ¨¨ vero che ¨¨ uscito piuttosto male dalla finale dell’Australian Open contro Nole, ma sulla terra la differenza ¨¨ meno ampia, e lo scontro di Parigi 2021 lo ha dimostrato.
A Wimbledon Djokovic, vincitore sette volte del torneo, sembra avere un controllo e un dominio assoluto, tanto da far sembrare, a oggi, impensabile una sua sconfitta. Qui entriamo nel mondo delle speranze e dei desideri, ma ci sono anche due italiani, Matteo Berrettini e Jannik Sinner, a pensare di aspirare al colpo grosso. Il romano perch¨¦ ha una finale di Wimbledon nel 2021, persa proprio contro Nole, dalla sua, oltre che un gioco perfetto per l’erba (e i successi dello scorso anno a Stoccarda e al Queen’s sono l¨¬ a dimostrarlo), l’altoatesino ha dimostrato che pu¨° adattarsi benissimo al verde, fino a diventare estremamente pericoloso. Jannik ai quarti di finale 2022 di Londra ¨¨ stato anche avanti 2 set a 0 contro Djokovic, col serbo che ha dovuto elevare il suo livello di gioco quasi al massimo, per avere la meglio sull’azzurro. Con un anno di esperienza in pi¨´ e con un servizio che sembra migliorato, chiss¨¤. Ci sarebbe anche Kyrgios, finalista lo scorso anno, ma ha gi¨¤ dimostrato che mentalmente non regge il confronto tre set su cinque contro Nole (come molti altri).
Us Open: Alcaraz e Sinner
¡ªAllo Us Open Djokovic ha vinto tre volte: poche, per uno come lui. Dopo una stagione si arriva stanchi a New York, a livello fisico e mentale, e forse il serbo ha patito questo pi¨´ di altri tornei. Il cemento per¨° ¨¨ terreno di caccia per Nole, quindi anche qui partirebbe favorito, ad oggi, forse con meno margine che altrove. Nadal ha vinto quattro volte in Usa, ma anche lui fisicamente arriva quasi sempre ai limiti. Se si dovesse fare un nome, forse Carlos Alcaraz, il detentore del titolo, potrebbe dargli parecchio fastidio, a lui aggiungeremmo anche Daniil Medvedev e Alexander Zverev, a patto che i due ritrovino la forma, mentale il primo e fisica il secondo. Con Jannik Sinner sempre sullo sfondo. Perch¨¦ sognare il grande slam ¨¨ bello, ma anche il primo major non ¨¨ male.
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