Con i primi tornei della stagione parte l¡¯inseguimento al n.1 del mondo: Carlos il rivale pi¨´ temibile, il serbo e il tedesco possibili guastafeste
Con la United Cup e i tornei di Hong Kong e Brisbane si apre il sipario sulla stagione 2025. ? ancora fresco il ricordo dei trionfi di Sinner alle Atp Finals e in Coppa Davis insieme alla squadra, ed ¨¨ gi¨¤ tempo di proiettarsi sull¡¯anno che verr¨¤. Il mese di preparazione invernale sar¨¤ servito a Jannik per cementare i suoi punti di forza e incrementare la resistenza alle fatiche, e agli avversari per provare a studiare i dettagli che possano mettere in difficolt¨¤ il numero uno del ranking. Perch¨¦ si riparte da una certezza consolidata: l¡¯azzurro ¨¨ il punto di riferimento, l¡¯uomo da battere, la preda ambita con il bersaglio sulla schiena per i cacciatori che lo inseguono. Sinner ¨¨ il pi¨´ forte del mondo, e gi¨¤ dagli Australian Open, dove difende il titolo conquistato 12 mesi fa, dovr¨¤ rimarcare il suo status di leader del circuito di fronte a rivali agguerritissimi. Ecco il loro borsino.
Alcaraz pericolo n.1
¡ª ??Anche se la classifica lo relega al momento al numero tre, lo spagnolo sar¨¤ l¡¯avversario pi¨´ temibile per Jannik. Nel 2024 ¨¨ rimasto imbattuto nelle sfide dirette ufficiali (tre vittorie su tre), la dimostrazione che nella bolgia dei momenti pi¨´ caldi Carlitos non soffre la personalit¨¤ del grande rivale e possiede le armi per disinnescarlo. Insieme, si sono spartiti i quattro Slam e al momento viaggiano in un¡¯altra dimensione rispetto a tutto il resto della concorrenza. Eppure il ranking e i tornei vinti quest¡¯anno (otto per Sinner e quattro per Alcaraz) non mentono: lo spagnolo ha bisogno di un ulteriore salto di qualit¨¤ per rimanere alla pari. Non si tratta di doti tecniche, dove l¡¯allievo di Ferrero eccelle per completezza, quanto piuttosto di sfumature mentali: nell¡¯anno ha perso partite contro avversari con pedigree non eccelso di cui Sinner invece ha sempre disposto a piacimento, e in generale nelle giornate no, quando la partita si complica e diventa sporca, il murciano fatica ad applicare un piano B, incartandosi in soluzioni di forza con poco costrutto. Evitare gli alti e bassi, come ha confermato pure il suo allenatore, diventa dunque l¡¯obiettivo per il 2025, perch¨¦ solo in questo modo potr¨¤ ridurre il gap, seppur minimo, con Jannik, che invece ¨¨ un mostro di continuit¨¤.
Zverev, ultimo treno
¡ª ??In estate, il tedesco conservava addirittura remote possibilit¨¤ di salire al n.1 del mondo, ma lui stesso ¨¨ consapevole che il suo livello non lo colloca all¡¯altezza di Sinner ed Alcaraz, ed anzi il percorso da compiere per avvicinarsi ¨¨ tortuoso. Eppure Sasha ¨¨ l¡¯unico (e l¡¯ultimo) della generazione dei nati negli anni 90 a poter coltivare qualche ambizione di porsi come terzo incomodo nel dualismo tra i giovani fenomeni e si ¨¨ altres¨¬ reso conto che il treno per gli Slam, il grande obiettivo fin qui mai raggiunto, rischia di passare definitivamente senza un cambio di rotta. E cos¨¬, fermo restando il servizio che rimane un¡¯arma letale, dagli ultimi mesi dell¡¯anno abbiamo assistito a un cambiamento nell¡¯atteggiamento: ¨¨ diventato pi¨´ propositivo, pi¨´ aggressivo, avvicina con maggior frequenza la rete e non disdegna variazioni al solito bombardamento da fondo. Solo cos¨¬, del resto, pu¨° pensare di impensierire Jannik e Carlos. Resta l¡¯incognita della tenuta mentale nelle fasi pi¨´ calde dei match, dove tende sempre a tornare nell¡¯ombra. Se rinsalder¨¤ la testa, potr¨¤ certamente provare ad approfittare degli eventuali cali di condizione dei due giovani giganti, anche negli Slam, in particolare a Parigi.?
Mistero Nole
¡ª ?Si racconta che le leggende non muoiano mai, e Djokovic sembra avere tutte le intenzioni di rinverdire l¡¯assioma. Per¨° stiamo comunque parlando di un giocatore di quasi 38 anni con vent¡¯anni di attivit¨¤ ad altissimo livello sulle spalle, in possesso di un fisico ancora eccezionale ma che nell¡¯ultimo anno ha mostrato qualche comprensibile crepa. ? evidente che Nole si concentrer¨¤ sugli Slam e poco altro, sar¨¤ un rivale assai ostico sul cemento di Melbourne e New York e soprattutto sull¡¯erba sacra di Wimbledon. Eppure sono tante le incognite che lo accompagneranno: quanto ¨¨ rimasto della feroce determinazione che ne ha fatto uno dei guerrieri pi¨´ indomabili della storia del tennis? Quanto la sua testa avr¨¤ metabolizzato l¡¯idea di poter convivere con la superiorit¨¤ ormai acclarata di Sinner e Alcaraz, quasi un affronto a una carriera titanica? La scelta di Murray come coach, ruolo mai ricoperto, pi¨´ che a sistemare nuovi dettagli pare orientata proprio a ritrovare le motivazioni mancanti.
Gli outsider
¡ª ??Il tennis ¨¨ uno sport affascinante perch¨¦ sa offrire sempre nuovi spunti, ma non riesco a immaginare altri protagonisti che possano inserirsi con continuit¨¤ nella lotta per i titoli maggiori. Certo, se Rune si lascer¨¤ alle spalle i fantasmi mentali dell¡¯ultimo anno, potr¨¤ rappresentare un¡¯insidia per tutti, perch¨¦ possiede la tecnica e la personalit¨¤ per affrontare i super big senza timori reverenziali. I grandi picchiatori come Shelton, Fils e l¡¯altro francese Mpetshi Perricard saranno pericolosissimi nelle giornate in cui il loro servizio si riveler¨¤ ingiocabile, ma sono ancora lontani dalla continuit¨¤ di rendimento richiesta per avvicinarsi al sogno Slam. Per il futuro, cio¨¨ dopo almeno due anni di ulteriore maturazione, il brasiliano Fonseca e il ceco Mensik mi sembrano i pi¨´ attrezzati. E sull¡¯erba, pi¨´ ancora che sulle altre superfici, voglio dare una chance a Berrettini, che se ritrova la condizione fisica ideale ¨¨ un giocatore che pu¨° tranquillamente stazionare in top ten a dar fastidio a molti se non a tutti.
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