L’argentino, uscito nelle qualificazioni, ¨¨ rientrato da lucky loser viaggiando su un van da Barcellona alla capitale francese. In mattinata, appena arrivato, ¨¨ andato subito in campo e ha battuto Tomic in 4 set
Parigi val bene un viaggetto. Da Barcellona. In auto. Di 10 ore. Una fatica piacevole da sobbarcarsi se la meta ¨¨ il primo turno del Roland Garros: per il prestigio e per i 40.000 euro comunque assicurati anche in caso di sconfitta, un bel gruzzoletto per chi ¨¨ abituato a masticare il pane duro dei tornei minori e in carriera ha guadagnato appena 12 volte di pi¨´ (494.000 euro).
verso l’italia —
Per questo Marco Trungelliti, 28 anni, argentino, numero 190 del mondo con un 126¡ã posto come miglior classifica nel 2016, giocatore solido e dignitoso ma senza i lampi del campione e mai vincitore di un torneo Atp (ma a aprile ha conquistato il Challenger di Barletta su Bolelli), non ha esitato a noleggiare un’auto dalla Catalogna per arrivare in tempo a Parigi e guadagnarsi il diritto alla sfida contro Tomic, l’australiano di gran talento ma con la testa rivedibile sceso al n. 208 e approdato al tabellone principale dalle qualificazioni. Che invece a lui erano state fatali: gioved¨¬, nel turno decisivo, aveva perso contro il polacco Hurkacz. Cos¨¬ aveva fatto la valigia ed era tornato a Barcellona, dove vive da qualche mese allenandosi con i coach Portas e Fuentes e dove tra poco sposer¨¤ la fidanzata Nadir. Questa settimana, poi, era in programma un viaggio in Italia, al Challenger di Vicenza, ennesima tappa dei giramondo che sopravvivono nei circuiti minori.
la firma —
Ma il destino cambia con l’sms di un amico che l’avverte di un’incredibile opportunit¨¤. Succede infatti che se gli iscritti al tabellone principale rinunciano al loro match prima di scendere in campo, vengono ripescati i lucky loser, cio¨¨ gli sconfitti dell’ultimo turno delle qualificazioni con la miglior classifica. A Parigi, prima che il torneo inizi, accade sei volte e tra i beneficiati c’¨¨ anche il nostro Bolelli. Poi, la domenica del via, si ritirano pure Troicki e Kyrgios, e qui viene il bello. Per poter entrare in tabellone da lucky loser, bisogna firmare la presenza su un foglio dell’organizzazione. L’egiziano Safwat, il primo della lista, ¨¨ ancora in citt¨¤, firma e si guadagna addirittura il Centrale contro Dimitrov. Ma quando Kyrgios d¨¤ forfeit, dei sette potenziali ripescabili nell’elenco nessuno ¨¨ pi¨´ a Parigi: il secondo dietro Safwat, l’indiano Gunneswaran, si ¨¨ gi¨¤ iscritto ufficialmente a Vicenza (s¨¬, lo stesso Challenger dell’argentino) e dunque ¨¨ fuori. Trungelliti sarebbe il terzo, ma non pu¨° certo firmare entro la mezzanotte come richiede il regolamento: se si presentasse qualcuno che ¨¨ dietro di lui e mettesse il nome su quel foglio, Marco non avrebbe pi¨´ speranze e dovrebbe ripiegare sul Veneto. E invece non arriva nessuno, cos¨¬ il posto per il match contro Tomic verr¨¤ preso da chi riuscir¨¤ a firmare luned¨¬ mattina. A questo punto, lui. Che noleggia un Van a Barcellona e parte per Parigi (pi¨´ di mille km) con il fratello Andre alla guida, mamma Susi e nonna Lela. A mezzanotte ¨¨ a 80 km dalla capitale francese, non gli resta che trovare un alloggio e poi presentarsi al campo di mattina a firmare quel benedetto foglio per andare subito in campo e battere Tomic in 4 set per 6-4 5-7 6-4 6-4 in 2h.58’. Se non ¨¨ una favola questa....
Riccardo Crivelli
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