Nella prossima stagione di Jannik ci sono un cerchietto rosso sugli Internazionali e uno verde sullo Slam londinese. Per motivi diversi, il numero 1 del mondo tenter¨¤ l'accoppiata
Ora un po' di (meritato) riposo, poi il mirino sul 2025. Seguendo i diktat del perfezionismo, Jannik Sinner studier¨¤ da vicino soprattutto i progressi da fare su terra ed erba, pi¨´ che sul cemento in cui quest'anno ha messo a referto un clamoroso score di 55 vittorie e sole 3 sconfitte nel 2024. E per rendere ancora pi¨´ inattaccabile il suo trono da numero 1 del ranking, allora, non potr¨¤ che concentrarsi su due grandi obiettivi: prima gli Internazionali di Roma, poi Wimbledon. Tornei che, per motivi diversi, ora hanno tutte le carte in regola per diventare priorit¨¤ assolute.
prendersi la scena
¡ª ?Sinner ¨¨ tutt'altro che un accentratore. Ma a Torino ha certamente vissuto con trasporto quello che per tutta la durata delle Finals il pubblico gli ha tributato, al punto da riconoscerlo nelle interviste durante la premiazione: "Di solito alle Finals si tifa dal primo giorno di gare, qua a Torino stavolta c'era gi¨¤ un sacco di gente dalla settimana prima". Attestazione di affetto che ora Jannik vorrebbe sentire ancora addosso, magari a Roma. Magari sulla terra rossa, superficie sulla quale, finora, ha vinto un solo titolo: era un 250, a Umago, e dall'altra parte della rete c'era Carlos Alcaraz. Antipasto datato luglio 2022 di una sfida destinata a riproporsi per il prossimo decennio.
quel ko con nadal
¡ª ?A Roma Sinner ha catturato simpatia, affetto, entusiasmo. Soprattutto nel 2021 quando gioc¨° alla pari con Rafa Nadal che ci mise due ore e dieci minuti per superarlo, imponendosi poi 7-5 6-4. Negli anni, per¨°, l'acuto ¨¨ sempre mancato: nel 2022 si ferm¨° contro il fischiatissimo Tsitsipas. Il greco si impose in due set, Jannik gioc¨° uno zoppicante secondo set a causa di un problema all'anca e poco prima del match point uno spettatore si sent¨¬ male sulle tribune, causando l'impazienza di Stefanos a cui interessava in quel momento soltanto portare a casa la vittoria. Sinner aveva la chance di rifarsi l'anno successivo, ma ¨¨ uscito agli ottavi contro Cerundolo, uno degli argentini che ha estromesso dall'ultima Coppa Davis con la spedizione azzurra. E l'anno scorso ha alzato bandiera bianca prima di cominciare, a causa dell'infortunio all'anca destra. Stavolta no: Roma ¨¨ cerchiata sul calendario di Jannik con un bel rosso, il colore che Sinner punta ad aggiungere sulla propria tavolozza il prima possibile.
lo slam londinese
¡ª ?E poi, ovviamente, Wimbledon. Perch¨¦ dopo il rosso della terra c'¨¨ il verde dell'erba londinese. Quella che ha incoronato come indiscusso dominatore Federer, ai cui numeri Jannik si ¨¨ sensibilmente avvicinato in questo 2024 da incorniciare. E che nelle ultime due stagioni ha sorriso ad Alcaraz, con lo spagnolo che ha puntato forte sulla superficie anglosassone per ricucire il distacco che Jannik ha aperto sul cemento. L'anno scorso Sinner non ¨¨ arrivato a giocarsela direttamente contro Carlos, ma ¨¨ uscito ai quarti contro Medvedev, avversario che ha sistematicamente maltrattato in tutti gli ultimi incroci, dal 6-0 al Six Kings Slam di Riad alla vittoria inappellabile durante la fase a gironi di queste Finals. Sinner non ha dimenticato quel ko al quinto set contro il russo: se dovesse affrontarlo di nuovo sull'erba, darebbe l'anima per vendicarsi. Le prove generali sulla superficie verde, comunque, Sinner le ha fatte ad Halle con discreta nonchalance, imponendosi nel giugno scorso in finale contro Hurkacz. Ora non resta che la prima gioia al teatro dell'opera londinese.
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