Il palermitano, reduce tra 5 sconfitte al 1¡ã turno negli ultimi tornei, batte lo slovacco Lacko in due set: ¨¨ il suo primo successo indoor nel circuito maggiore. Ora lo attende la sfida con Bautista. Bella, ma sfortunata prova di Berrettini che cede in tre set al pi¨´ quotato Shapovalov
? curioso da dire per uno che ¨¨ gi¨¤ numero 22 del ranking Atp, ma c’¨¨ da celebrare la prima partita vinta in carriera sui campi indoor nel circuito maggiore per Marco Cecchinato. Che coincide con la fine di un black-out durato un paio di mesi, dal titolo conquistato a Umag lo scorso 22 luglio agli ottavi dell’Atp 250 di San Pietroburgo. In mezzo, una serie negativa che aveva messo a dura prova il sistema nervoso del siciliano, passato attraverso cinque primi turni consecutivi, alcuni dei quali lasciati ai rivali con qualche rimpianto. Stavolta Marco, entrato con un bye grazie alla testa di serie numero 3, si ¨¨ preso i quarti dopo una partita non semplice, sul campo 1 del torneo russo, contro un avversario che conosce bene i terreni rapidi come lo slovacco Lukas Lacko. ? stata la giornata delle rimonte, per il 25enne allievo di Simone Vagnozzi. Nel primo set dal 3-5 al 7-5, completato al sesto set-point; nel secondo dal 2-6 del tie-break, quando pareva ormai inevitabile dover rimandare tutto al terzo. Invece, l’azzurro ha centrato una striscia di sei punti consecutivi, chiudendo alla prima occasione per 7-5 7-6(6) in un’ora e 35 minuti di gioco. Per lui c’¨¨ ora lo spagnolo Roberto Bautista Agut, che ha chiuso la carriera dell’idolo di casa Mikhail Youzhny superandolo per 7-6(6) 3-6 6-3.
BERRETTINI OUT —
Per l’Italia niente doppietta, ma ci sono sconfitte che valgono quanto una vittoria. Matteo Berrettini ha fatto un altro passo avanti nel suo percorso di crescita, pur perdendo al secondo turno dell’evento in terra di Russia. Di fronte al canadese Denis Shapovalov, che oggi ¨¨ numero 34 al mondo ma sar¨¤ presto tra i top 10, il 22enne romano ha giocato alla pari, dando l’impressione a tratti di essere addirittura superiore al suo avversario, e chiudendo da sconfitto con non pochi rimpianti. In particolare per un primo set perso dopo aver mancato un set-point nel tie-break, ma pure per un terzo parziale sfuggito di mano nei primi game, con due break subiti da 40-15 e da 30-0.
SERVIZIO —
? finita 7-6(6) 4-6 6-0 in favore del canadese nato a Tel Aviv, che in Russia gode di particolare attenzione per via dei genitori, emigrati in Israele ma originari del pi¨´ vasto Paese del mondo. Ma quella frazione decisiva apparentemente senza storia non riflette per nulla una partita che ha dato diverse indicazioni positive alla migliore promessa tricolore. Se negli scambi prolungati da fondo, Shapovalov poteva far valere una cilindrata superiore, tra pesantezza dei fondamentali e capacit¨¤ di muoversi e di muovere il gioco, nei colpi risolutivi ¨¨ stato l’azzurro a fare spesso la differenza. Non solo col solito servizio (7 ace e il 63% di punti vinti con la prima), ma pure con un diritto incisivo e con un rovescio che non ¨¨ pi¨´ un punto debole, nemmeno contro chi sulla diagonale sinistra costruisce la base portante del suo tennis.
NEXT GEN —
Certo qualcosa da limare c’¨¨ ancora, ma analizzando il match si capisce come la sconfitta sia arrivata pi¨´ da singole disattenzioni che non da una reale superiorit¨¤ dell’avversario. E considerato che l’avversario si chiama Denis Shapovalov, ha 19 anni ed ¨¨ in lizza per essere uno dei dominatori del futuro, questa ¨¨ senza dubbio una buona notizia. Sarebbe una buona notizia, per gli appassionati italiani, anche vedere il canadese nuovamente al via delle Next Gen Atp Finals di Milano, il prossimo novembre. Cosa che per¨° al momento non ¨¨ ancora scontata. “Lo scorso anno – spiega il nordamericano – ¨¨ stato un bellissimo evento. ? stato divertente confrontarsi con i migliori giovani del Tour, tutti molto talentuosi. Essere parte di quel gruppo mi ha reso orgoglioso. La pi¨´ interessante delle nuove regole? Lo shot clock, senza dubbio, che infatti poi ¨¨ stato riproposto nella stagione americana. Ma pure l’arbitraggio elettronico si ¨¨ rivelato molto utile per evitare contestazioni. Non mi piacciono invece n¨¦ il no-let, n¨¦ i set corti: ¨¨ tutto troppo rapido e basta un break per decidere un incontro”.
Cristian Sonzogni
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