I bimbi che accompagnano i giocatori in campo sono piccoli in cura nel reparto oncoematologico del Regina Margherita di Torino. Leo: "Tifo per Sinner... e per la Juve"
Matteo, Alice, Leonardo e i loro amici. Abbiamo imparato a conoscerli e prestare loro attenzione in questa settimana di Atp Finals. Sono i bambini che entrano in campo tenendo per mano i giocatori. Matteo, che ha scortato in campo Sinner nel match contro Rune ¨¨ diventato virale per il suo pugnetto e la carezza che il giocatore altoatesino gli ha dato prima di congedarlo. "Mi raccomando, vinci eh!" ha detto Matteo a Sinner, bravo a portare a termine la missione affidatagli dalla mascotte. E poi Alice, che ha chiesto nell'orecchio una racchetta a Djokovic dopo il match (a proposito, Nole, ricordati di dargliela!) o Leonardo che lo scorso anno, affidato a Tsitsipas, aveva detto "no" a Djokovic che stava per uscire in campo con lui.?
Le loro storie sono simili: la malattia, le cure, il desiderio di avere un vita come tutti gli altri compagni della loro et¨¤. Nitto, sponsor delle Atp Finals, ha scelto come Charity Partner Ugi (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini), la onlus nata a Torino pi¨´ di 40 anni fa per offrire attivit¨¤ ludico-didattiche ai piccoli ricoverati e un sostegno nel percorso di cura ai loro genitori. Grazie a questa collaborazione, alcuni pazienti del reparto di oncoematologia del Regina Margherita sono scesi in campo per accompagnare i grandi campioni del tennis. "Per questi ragazzi, che vengono seguiti in maniera eccellente durante il torneo, ¨¨ un'esperienza bellissima - spiega Domenico De Biaso dell'Ugi - . Per troppo tempo sono state negate loro tutte le attivit¨¤ che sono la quotidianit¨¤ per i loro coetanei. Per troppo tempo si sono chiesti "ma perch¨¦ io no?". E questa ¨¨ una sofferenza psicologica molto pesante. Per questo vederli protagonisti, e vedersi protagonisti ¨¨ cos¨¬ importante".
LEONARDO, SINNER E LA JUVE
¡ª ?Leonardo sta completando le cure e la mamma, Laura, Nitto pensa a tutto, li veste con le divise e li aiuta fino al momento in cui danno la mano al campione. Attimi di gloria e di emozione che li fanno sentire davvero speciali. Simona ¨¨ la mamma di Leonardo, che sta completando il suo percorso di guarigione e alle Finals ha accompagnato Rune e Tsitsipas: "Quello che fa l'Ugi con Nitto ¨¨ bellissimo - spiega - perch¨¦ i bambini si sentono al centro della scena, protagonisti, finalmente, dopo anni in cui la malattia li ha costretti a stare lontano da tutti. Dalla scuola, agli amici, alle attivit¨¤ sportive. Leonardo ora pu¨° sedersi tra i banchi con i compagni, giocare a minibasket, ma lo stress oltre che il dolore a cui lui e i suoi compagni di sventura sono stati costretti a subire, ¨¨ difficile da spiegare. Grazie a questa iniziativa e a tutte quelle che l'Ugi organizza per noi genitori e per i bambini il percorso ¨¨ stato un po' pi¨´ sopportabile". Leonardo ¨¨ un ragazzino allegro, ha 9 anni e tifa Juventus: "Ho accompagnato Rune e l'anno scorso Tsitsipas, sono stati tutti gentili, ma io tifo Sinner!". Il prossimo anno, per¨°, non sa se sar¨¤ del gruppo, dice con malcelato orgoglio: "Eh, ho paura che sar¨° troppo alto... Ora sono gi¨¤ un metro e quaranta!". Cresci bene Leo, tu e i tuoi amici avete gi¨¤ vinto.
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