Sinner sulla scia dei fenomeni: da oggi n. 19 alla stessa et¨¤ di Federer e Djokovic

Un altro grande, grandissimo passo. Jannik Sinner da oggi mette ufficialmente piede tra i primi 20 giocatori al mondo, per la precisione al numero 19, il suo best ranking. Il ragazzo partito da Sesto Pusteria a 13 anni per raggiungere l’accademia di Riccardo Piatti a Bordighera, lato opposto dell’arco alpino, corre veloce. Due tornei 250 tra novembre scorso e l’inizio della stagione in Australia, la prima finale di un Masters 1000 due settimane fa a Miami, Sinner ¨¨ pronto ad accelerare, se necessario, e lo far¨¤ da questa settimana a Barcellona, dove scender¨¤ in campo direttamente al secondo turno. “Vado ai tornei per vincerli, non per partecipare alle finali” aveva detto a Miami: carattere da fenomeno, sangue freddo, un tennis che crescer¨¤ ancora con l’esperienza.

Come i grandi

La tabella di marcia, comunque, ¨¨ in linea con quella dei big 3 che stanno dominando il tennis degli ultimi 15 anni: l’entrata nei 20 arriva a 19 anni 8 mesi e 2 giorni. Il pi¨´ giovane della Triade tennistica a riuscirci, come sempre, ¨¨ stato Rafa Nadal, entrato tra i migliori 20 al mondo a 18 anni, 10 mesi e un giorno. Rafa, che contro Jannik ha dovuto lottare e sudare quasi tre ore ai quarti di Parigi 2020, lo ha voluto con se nella bolla di Adelaide a gennaio. Si ¨¨ preparato con lui per il primo Slam della stagione, allenamenti intensi, come piacciono a lui, e intanto la possibilit¨¤ di studiare quel piccolo fenomeno che sogna di buttare i grandi gi¨´ dal trono.

Novak Djokovic, nei 20 ¨¨ entrato a 19 anni, 3 mesi e 18 giorni. A Montecarlo ¨¨ riuscito a domare Jannik, con cui condivide il coach di giovent¨´, Riccardo Piatti, e poi gli ha dato la sua benedizione: “? molto forte, ¨¨ il futuro, o forse gi¨¤ il presente del nostro sport”.

L’idolo di Sinner, fin da piccolo, ¨¨ sempre stato Roger Federer, che in top 20 ¨¨ entrato a 19 anni, sei mesi e 18 giorni. Anche Roger, affascinato dal ragazzino coi capelli rossi e il rovescio fulminante, ha voluto allenarsi con lui. ? successo agli Internazionali del 2019, a Roma: “Ha ottimi colpi - aveva sentenziato il Re Federer -, penso che possa crescere molto, anche perch¨¦ ha il giusto atteggiamento. ? molto educato e ha una grande dedizione al lavoro”.

Umilt¨¤

Sulla dedizione all’allenamento, Federer ci aveva visto giusto: la parola d’ordine di Jannik ¨¨ “lavoro”. Un valore, la fatica, imparato dai genitori, cuoco e cameriera in un rifugio della Val Fiscalina: “Quando da piccolo ero stanco, o ero triste perch¨¦ avevo perso una partita, mia mamma mi diceva di non lamentarmi, perch¨¦ stavo facendo quello che mi piaceva”. Dopo la sconfitta a Miami a opera dell’amico e compagno di doppio Hurkacz, ha ammesso di essere deluso ma di aver gi¨¤ voglia rimettersi a macinare palle: “Devo fare meglio, non vedo l’ora di parlare con il mio team per capire cosa non ha funzionato e mettermi al lavoro per migliorare”.

Tra sponsor e progetti

Intanto, il tennista del futuro raccoglie gi¨¤ sponsor importanti che hanno voluto legare il loro nome a quello di Sinner. Principalmente brand italiani, per sottolineare che tra prodotti del made in Italy ci si intende. E da qualche giorno, sul suo profilo Instagram, ha pubblicato un video insieme a Bebe Vio per il progetto “What’s kept you moving”, che affronta il tema della salute mentale e degli strascichi psicologici nei giovani dovuti alla pandemia. Cos¨¬ giovane ma gi¨¤ cos¨¬ grande.