Il coach del maiorchino, alla vigilia del rientro, racconta il complesso percorso di riabilitazione di Rafa
Resilienza, una parola con la quale Rafa Nadal ha dovuto imparare a convivere nel corso della propria carriera, e che tante, forse troppe volte, ¨¨ apparsa nero su bianco vicino al suo nome tra fiumi di parole. Ne ha parlato anche il suo allenatore, Carlos Moya, dell¡¯ennesimo sforzo compiuto per tornare a competere ad alti livelli dopo quasi un anno di stop per la lesione allo psoas che ha richiesto un intervento chirurgico pi¨´ delicato del previsto.
data di scadenza
¡ª ?¡°Andare sotto i ferri ¨¨ sempre l¡¯ultima risorsa e, consapevole dei rischi, Rafa ha deciso di farlo perch¨¦ era l'unica opzione per poter tornare. Tuttavia, ¨¨ anche vero che se non si fosse operato sarebbe stato ancora pi¨´ difficile riprendersi. All¡¯inizio non migliorava, abbiamo impiegato grande attenzione nel gestire i carichi di allenamento e a volte ¨¨ stato necessario rallentare e fare un passo indietro. La strada ¨¨ stata tortuosa e lui si ¨¨ preso grandi rischi spinto dal desiderio di tornare a giocare. Sono stati i momenti pi¨´ duri che ho trascorso al suo fianco, senza ombra di dubbio, e a volte ho persino pensato che fosse finita. Uno sportivo ha una data di scadenza, e ogni giorno si avvicina ad essa. Non sei mai consapevole di quando arriver¨¤ quel momento e credo che tutti abbiamo avuto i nostri dubbi sul fatto che potesse essere in Australia, lui pi¨´ di chiunque altro¡±.
i dubbi di moya
¡ª ?Un percorso in salita ma che per fortuna pare stia proseguendo in maniera positiva, nonostante qualche piccolo dubbio ci sia ancora da parte di Moya, pi¨´ nello specifico riguardo le prestazioni ad alto livello sul Tour, dove i tempi di recupero sono particolarmente ridotti e di settimana in settimana trovano spazio nuovi protagonisti, pi¨´ giovani, pi¨´ affamati e pi¨´ freschi fisicamente. ¡°Rafa a breve passer¨¤ dall¡¯allenarsi - dove ha dato riscontri molto positivi - a competere e questo ¨¨ il mio timore maggiore, anche se lui ¨¨ convinto che potr¨¤ essere di nuovo competitivo¡±, tutta l¡¯apprensione del coach, reduce da giorni intensi in Kuwait, dove Rafa si ¨¨ allenato insieme al promettente Next Gen, Arthur Fils. ¡°Giocare al meglio dei cinque set, vincere, riposare, tornare in campo dopo due giorni, sono questi i dubbi che abbiamo ancora oggi, soprattutto in ottica Slam¡±.
OBIETTIVO PARIGI
¡ª ?Nadal non gioca un match ufficiale da quasi un anno, esattamente dallo scorso 18 gennaio, giorno della partita di secondo turno dell¡¯Australian Open persa con lo statunitense Mackenzie McDonald. Il suo 2024 prender¨¤ il via a Brisbane, in occasione del torneo ATP 250 in scena dal 31 dicembre al 7 gennaio, dove peraltro ¨¨ atteso anche Matteo Berrettini, che partir¨¤ dalle qualificazioni e sar¨¤ accompagnato da Francisco Roig, ex membro del team Nadal. L¡¯obiettivo nel mirino di Rafa resta la stagione sul rosso ed in particolare il Roland Garros, dove ha fatto strage in ben 14 edizioni. ¡°? difficile fargli capire che non pu¨° pretendere tanto fin dall¡¯inizio come ¨¨ abituato, perch¨¦ ¨¨ un animale competitivo¡±, ha continuato Moya ai microfoni dell¡¯ATP. ¡°I sorteggi giocheranno un ruolo importante al rientro, soprattutto perch¨¦ vogliamo che lui faccia pi¨´ partite possibili. Non ho mai pensato che Rafa avesse bisogno di ritmo perch¨¦ ¨¨ troppo bravo per quello, ma ora la situazione ¨¨ diversa. Mancano sei mesi al Roland Garros e le incognite da risolvere sono tante, ma ¨¨ evidente che sarebbe entusiasta di fare bene l¨¬, ¨¨ il suo torneo preferito¡±.
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