Abodi e Binaghi: "Torino non merita solo un anno in più". La città può tenere le Finals almeno fino al 2027, poi Milano

“Oggi attendiamo due verdetti. Quello di Sinner in campo e quello dell’Italia che concorre per le prossime Atp Finals. Affrontiamo entrambe le sfide con la serenità di chi è consapevole di aver fatto di tutto per cercare di vincere. Combattiamo contro il resto del mondo ma, per quello che ci riguarda, abbiamo preparato la proposta migliore che oggi il nostro Paese può offrire”. Così Angelo Binaghi, presidente della Federazione italiana tennis e padel, nella conferenza stampa di chiusura di questa edizione delle Atp Finals. Gli occhi sono rivolti al futuro, all’annuncio che stasera, durante la cerimonia di premiazione, il presidente dell’Atp Andrea Gaudenzi farà direttamente sul campo dell’Inalpi Arena: le Finals resteranno in Italia fino al 2030.?

staffetta

Ed è già derby Torino e Milano. Il ministro dello Sport Andrea Abodi, ricordando l’incremento del contributo governativo che “è un investimento perché genera un ritorno non solo finanziario”, ha espresso riconoscenza per Torino e si è lasciato scappare un proposito, o forse una profezia: “Torino merita di più di un anno”, alludendo alla “ricompensa” per la prima edizione condizionata del Covid, quella 2021. Lo stesso concetto è stato espresso da Binaghi: “Secondo me non solo noi ma anche l’Atp deve essere riconoscente per Torino, molto di più dell’anno del Covid. Mi meraviglierei molto se non si riuscisse a mettere in pratica questo principio fondamentale”. Tradotto, significa che sta prevalendo l’idea che le Finals, dopo l’edizione 2025 dell’attuale ciclo, possano restare a Torino non solo nel 2026 ma almeno anche nel 2027. Poi potrà esserci la staffetta con Milano, anche perché “sarà sempre più difficile per questo meraviglioso luogo - dice Abodi - assecondare la passione che stanno generando Sinner e tutto il movimento”.

impianti

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo (che ha annunciato la cittadinanza onoraria per Sinner) non vogliono sentir parlare di compromesso: “Giochiamo per vincere, non per pareggiare, quindi per tenerci l’evento fino al 2030. E siamo pronti a fare tutti gli investimenti necessari per rendere ancor più difficile la scelta a Binaghi. L’area attorno all’Inalpi Arena si presta a investimenti infrastrutturali per il tennis, non solo sulla capienza dell’impianto ma anche sulla riconfigurazione del Fan Village o sul circolo della Stampa Sporting”. Pronta la replica del presidente della Fitp: “Torino è stata una scoperta straordinaria, quello che abbiamo trovato qui non l’abbiamo trovato mai in 25 anni in nessuna parte d’Italia. Però non siamo noi a scegliere la città, questa manifestazione ha raggiunto una dimensione tale che non la rende più nostra, è un prodotto vitale per l’Atp su cui ci sono grandi investimenti italiani e stranieri che condizionano la scelta e che si aspettano ritorni e ricadute di un certo tipo”.