Sinner implacabile e sempre più amato: ora sotto a chi tocca

Era già qualificato ma Jannik con Medvedev non si è risparmiato. E il tifo caldo lo esalta

E adesso sotto a chi tocca. Che sia Alexander Zverev, Carlos Alcaraz o addirittura Casper Ruud poco importa. Il girone dedicato a John Newcombe contiene un guazzabuglio di combinazioni che potrebbero portare al cospetto di Jannik Sinner in semifinale perfino lo stesso Andrej Rublev che oggi è il fanalino di coda di quel raggruppamento. Saranno loro, comunque, a doversi preoccupare per primi perché il rullo compressore azzurro sta funzionando che è una meraviglia. Dopo aver asfaltato Alex De Minaur e regolato senza troppi problemi Taylor Fritz, ieri sera il nostro eroe ha messo sotto quella che un tempo poteva considerarsi la sua bestia nera, il russo Daniil Medvedev consolidando la leadership del girone.?

La qualificazione al penultimo atto delle Atp Finals era già in cassaforte dal primo pomeriggio, però l’azzurro è sceso in campo come se non sapesse nulla, deciso a vincere dando spettacolo. E così è stato. Il russo è stato strapazzato senza pietà in soli 73 minuti. Il tre su tre piazzato nella prima fase senza perdere un set la dice lunga sullo stato di forma che Sinner è riuscito a ritrovare dopo il malanno che gli aveva precluso la partecipazione al Master 1000 di Parigi-Bercy. Le sue vittorie hanno oggi un valore doppio perché chiunque giochi contro di lui dà veramente tutto per provare a batterlo. La storia del torneo dei Maestri, insomma, sembrerebbe già scritta ma attenti perché il bello viene proprio adesso. Quello del weekend sarà un altro minitorneo nel torneo. Arrivati alle semifinali non diciamo che i valori si azzereranno, per carità, ma certo il livello si alzerà ancora. E di molto.?

Sinner, però, oltre ad essere una spanna avanti a tutti potrà contare sulla spinta del suo pubblico. Il rapporto con la gente che prende d’assalto l’Inalpi Arena di Torino ogni qualvolta il numero uno del mondo scende in campo è una delle cose più belle che ci hanno regalato finora queste Atp Finals. I tifosi lo osannano e lui giorno dopo giorno si è sciolto sempre di più. Jannik, che pure aveva assaporato questa passione l’anno passato, probabilmente non pensava che la temperatura del tifo in Italia fosse salita a questi livelli. Abituato in giro per il mondo ad atmosfere più ovattate, s’è ritrovato immerso in un tifo all’italiana, un tifo da stadio che dà forza. E a lui piace, quanto piace! Se ci fate caso in questi giorni non ha perso occasione per ringraziare il suo popolo, che diventa sempre più numeroso.?

Sinner oggi non è solamente l’idolo indiscusso degli appassionati di tennis ma incarna l’immagine dello sportivo italiano per eccellenza. Le sue qualità da bravo ragazzo moltiplicano l’ammirazione verso questo atleta che in un anno è riuscito a prendersi il trono del tennis mondiale come nessuno avrebbe osato pronosticare. Le Finals torinesi sono il punto d’arrivo di una cavalcata imperiale ancor più significativa perché costellata da qualche infortunio e dalla vicenda del doping. Lo score annuale di 66 successi e solo 6 sconfitte (senza contare le tre vittorie della Six Kings in Arabia Saudita) disegnano un capolavoro assoluto che il trofeo della Finals potrà solo impreziosire.