Melbourne potrebbe dirci se sar¨¤ la stagione del cambio generazionale. Per ora, dentro un fortino inespugnabile, restano i magnifici tre: Djokovic, Nadal e Federer.Curiosit¨¤ per gli azzurri Fognini, Cecchinato e Seppi
Sar¨¤ l’anno della rivoluzione? Ci attende la stagione che consacrer¨¤ il cambio generazionale una volta per tutte? Difficile dirlo. Certo il primo Slam sul cemento australiano mander¨¤ dei segnali indicativi su cosa ci aspetta. Una notizia, triste ma attesa, l’abbiamo gi¨¤ raccolta alla vigilia. Andy Murray ha deciso che il ritiro ¨¨ ormai dietro l’angolo. L’infortunio all’anca si ¨¨ trasformato in un tormento senza soluzione. Peccato, il britannico non ha dato in carriera quanto avrebbe potuto. Lascia con tre medaglie sul petto importanti: Wimbledon e i Giochi Olimpici di Londra e Rio. E’ il primo dei Fab Four che hanno dominato il tennis negli ultimi quindici anni a doversi arrendere. Non c’¨¨ cura o medicina contro il logorio del tennis moderno. Si gioca tanto e a ritmi indiavolati. La potenza ha preso il sopravvento sulla tecnica, la stessa struttura fisica dei giocatori sta cambiando. Di fronte a tutto questo resistono come dentro un fortino ancora inespugnabile Novak Djokovic, Rafa Nadal e Roger Federer nell’ordine i primi del ranking mondiale e le prime tre teste di serie a Melbourne.
sorteggio —
Il sorteggio ha voluto che Rafa e Roger si possano dare appuntamento in semifinale. I due arrivano al primo vero torneo dell’anno in condizioni diverse. Lo svizzero pare gi¨¤ brillante ed ¨¨ a caccia del settimo sigillo. Lo spagnolo, invece, non ha ancora assorbito i problemi fisici che l’hanno condizionato negli ultimi mesi.
azzurri —
Infine gli azzurri. C’¨¨ tanta curiosit¨¤ per ci¨° che potranno combinare Fabio Fognini, Marco Cecchinato e Andreas Seppi reduce dalla finale persa a Sydney. In particolare i primi due, rispettivamente n¡ă13 e n¡ă18 del ranking, cominciano un salutare confronto a distanza che potrebbe regalarci durante la stagione un azzurro nella top ten della classifica mondiale.
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