La sala stampa strabuzza di giornalisti per l’arrivo di Roger Federer dopo l’epica impresa della vittoria su uno straordinario Rafa Nadal. Lui, serafico, descrive il match come fosse stato ben altro che una semifinale di Wimbledon che in pochi dimenticheranno. “E’ stato un primo set molto difficile, con pochissime occasioni per entrambi per allungare. Ho servito bene per tutto il set mentre alla risposta sono cresciuto costantemente. E dopo quell’equilibrio c’¨¨ stato il tie break con tanti mini break. E’ stato importante vincerlo, proprio perch¨¦ l’equilibrio era massimo. Il secondo set ¨¨ stato durissimo; mi ha dato noia il sole che illuminava il Royal Box, non sono pi¨´ stato in grado di servire bene e ho perso il filo del match. Poi ho ripreso in mano la situazione e ho cercato di attenermi a quello che era il mio piano di gioco: cio¨¨ rimanere offensivo e aggredire senza aspettare. Ho ritrovato il servizio e ho vinto anche alcuni scambi lunghi che danno sempre molta fiducia. Tra il terzo e il quarto ho vinto molti punti importanti, e i pi¨´ importanti mentalmente sono stati proprio gli scambi lunghi”.
WIMBLEDON
Federer: “Match di gran livello, molto emozionante. Rafa non voleva perdere”
Roger: “Amo giocare contro Rafa, soprattutto qui a Wimbledon. Passare 11 anni senza affrontare Rafa sull’erba, ti fa dimenticare che qui il tennis ¨¨ completamente differente”, Nadal: “Mi ha messo sempre sotto pressione. Con lui ¨¨ pi¨´ normale perdere che vincere”
Rispetto per Rafa
¡ªFederer ha reso omaggio al suo grande rivale: “Io amo sempre giocare contro Rafa, soprattutto qui a Wimbledon. Erano tanti anni che non ci affrontavamo sul Centre Court ed ¨¨ stato molto emozionante. L’inizio ¨¨ stato elettrizzante per entrambi e lo abbiamo dimostrato giocando un primo set di altissimo livello. Poi anche alla fine, sembrava non volesse perdere. Ci sono stati punti spettacolari e situazioni molto complicate. Ora per¨° sono molto sollevato; tutto ¨¨ finito e sono ancora qui in corsa per la vittoria finale a Wimbledon. Passare 11 anni senza affrontare Rafa sull’erba, ti fa dimenticare che qui il tennis ¨¨ completamente differente. Abbiamo servito bene, abbiamo fatto un sacco di punti con la combinazione servizi-dritto e alcuni punti lunghissimi. Oggi abbiamo molta pi¨´ esperienza rispetto a dieci anni fa. Forse ora sappiamo fare tutto molto meglio. Speriamo che questo mi sia d’aiuto e mi dia una spinta importante per la finale di domenica. Nole ¨¨ un avversario molto difficile e sar¨¤ una lotta punto a punto. Affrontare Nole ¨¨ molto simile ad affrontare Rafa. Dovr¨° ripetermi, perseguire lo stesso obiettivo, servire bene, vincere molti punti in modo rapido e tenere negli scambi lunghi. Lo scorso anno a Bercy abbiamo giocato una partita molto intensa che lui ha vinto al tie break del terzo. Spero che sia lo stesso spettacolo di allora. Questo pubblico merita una grande finale”.
Rafa
¡ªRafa ¨¨ sereno quando arriva in conferenza stampa, anche dopo aver perso in semifinale a Wimbledon. “E’ stato un match duro, ho avuto le mie chance, ma lui alla fine ha meritato perch¨¦ ha giocato complessivamente meglio di me. Io non sono riuscito ad esprimere lo stesso tennis dei turni precedenti. Ma congratulazioni a Federer. Penso che lui abbia risposto meglio di me e quando questo succede l’ago della bilancia passa dalla sua parte. Cos¨¬ io mi sono sentito sempre sotto pressione: alla battuta e alla risposta. La chiave della partita ¨¨ stata l’inizio del terzo set. Non dovevo subire il break cos¨¬ presto. Gli ultimi game li ho giocati veramente bene, ma ormai era troppo tardi. Il mio pi¨´ grosso problema odierno ¨¨ stato il rovescio. Questo ha fatto s¨¬ che mi muovessi male perch¨¦ ero preoccupato di quella zona del campo. Quando contro Federer ti senti sguarnito in una parte del campo, ¨¨ difficile riuscire a vincere. Lui ha giocato una grande partita, in modo aggressivo ed ¨¨ stato premiato. Non so per quale motivo non sono riuscito a ripetere le prestazioni dei giorni scorsi. Forse ero stressato, non lo so. C’¨¨ sempre un motivo e l’unico motivo che mi viene in mente ¨¨ che lui sia riuscito a fare cose che mi hanno messo in grosse difficolt¨¤. Fare quello che fa a 38 anni non ¨¨ facile. Tutta la sua carriera ¨¨ un grande esempio per tutti noi. E’ sempre in grado di fare cose difficili con molta facilit¨¤. Nessuno si muove all’interno di un campo in modo rapido come lui. Ti mette sotto pressione perch¨¦ anticipa sempre i colpi e lo fa sempre molto bene, senza andare fuori ritmo. Su questa superficie se non hai il controllo pieno del gioco, e sei indietro nel punteggio, ¨¨ quasi impossibile sperare di riprenderlo. E’ pi¨´ normale perdere che vincere. Sarebbe stato necessario che iniziasse a sbagliare o che non gli entrasse pi¨´ la prima. Credevo mi spostasse di pi¨´ sul campo, invece ha giocato colpi dentro e non mi ha dato chance per trovare angoli che lo mettessero in difficolt¨¤. Non ho grandi rammarichi per questa partita. Non sono quasi mai riuscito a metterlo fuori posizione. Lui ha giocato sempre nella zona di campo che preferisce e questo ¨¨ il motivo per cui ha vinto bene in quattro set. Avrei dovuto colpire la palla meglio, con pi¨´ spin, per dargli fastidio. Ma non me lo ha permesso”.
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