Nel 1972 conferm¨° i progressi con i quarti al Roland Garros che ottenne dopo aver eliminato al primo turno il favorito Ilie Nastase. Nel 1973 batt¨¨ Borg a Parigi (sar¨¤ l’unico a riuscirci al Roland Garros, ripetendosi nel 1976) negli ottavi spingendosi fino alle semifinali. Nel 1975 annichil¨¬ Jimmy Connors, numero 1 del mondo, in finale a Stoccolma, meritandosi la qualificazione al Masters di fine anno. Eccoci all’anno di grazia 1976: a quasi 26 anni tent¨° per la settima volta di fare bene agli Internazionali d’Italia, un torneo che gli era sempre andato male (due sconfitte al primo turno, due al secondo e due al terzo). Al primo turno era atteso dall’australiano Kim Warwick che per 11 volte arriv¨° al match point; ma Adriano fu insuperabile. “Ho giocato quei punti sicurissimo di vincerli” fu il suo commento. Nei quarti una chiamata dubbia mand¨° su tutte le furie Harold Solomon che se ne and¨° dal campo avanti 5-4 15-0. In semifinale anticip¨° l’attaccante Newcombe e in finale sfid¨° l’arrotino Guillermo Vilas. Sommerso dalle infide rotazioni dell’argentino, Panatta si trov¨° sotto 3-5 al tie break del secondo, a due punti dall’andare sotto due set a zero. Ma si svegli¨° in tempo, andando a rete per chiudere quattro punti filati, l’ultimo dei quali con una vol¨¦e in tuffo. Gir¨° il match e vinse come aveva fatto Nicola Pietrangeli 15 anni prima. A Parigi, per tentare la storica accoppiata, inizi¨° come a Roma, con un match point annullato con un tuffo spettacolare per salvare il passante vincente del ceco Pavel Hutka, finito per arrendersi solo 12-10 al quinto. Poi tre match semplici prima del quarto di finale contro il due volte campione Bjorn Borg. Panatta gioc¨° divinamente anche con di rovescio, reggendo dal fondo a un Borg un po’ troppo precipitoso. Nel terzo set l’azzurro rifiat¨°, nel quarto manc¨° tre match point sul 5-4 prima di finire Borg al tie break. Semplice la semifinale con Dibbs, pi¨´ complicata la finale con Solomon. Panatta era il favorito e lo dimostr¨° salendo avanti due set: ma quando manc¨° 3 palle di fila per salire 4-2 al terzo, il match cambi¨° direzione. Adriano era stanchissimo, si riprese dopo il riposo, vol¨° avanti 5-2 al quarto, ma Solomon non aveva intenzione di arrendersi. Sul 5-6 Adriano si salv¨° miracolosamente da un lob velenoso di Solomon, arpion¨° il tie break e dopo pochi minuti era il campione di Parigi. In agosto fu numero 4 del mondo, a fine anno chiuse 7¡ã, dopo aver portato a casa la Coppa Davis nella storica finale in Cile. Fu il culmine: gioc¨° altre storiche partite senza tuttavia avere particolare fortuna. Come quando arriv¨° a due punti dalla vittoria contro John Alexander nella finale di Davis del 1977, o come quando perse dopo essere stato avanti 5-3 al quinto contro Connors all’US Open del 1979. E ancora quando gett¨° al vento il quarto di finale di Wimbledon 1979 contro Pat Dupre. Ma mito lo era gi¨¤ diventato in quello storico 1976.