Direttore tecnico e capitano di Coppa Davis, senza tralasciare il fresco passato sul campo. Filippo Volandri ¨¨ stato spettatore interessatissimo di questi Us Open: "Avevamo 10 ragazzi, davvero una bellissima notizia. Lo dico da ex collega, da direttore tecnico e da capitano Davis". Il bilancio ¨¨ pi¨´ che positivo, gi¨¤ in partenza. Ma il terzo quarto di finale consecutivo di uno Slam per Matteo Berrettini conferma il suo essere arrivato alla piena maturit¨¤ di Top 10: "Nole ha sicuramente la capacit¨¤ di alzare il livello quando serve e con Matteo sa che non si pu¨° distrarre. A Parigi si ¨¨ preso un bello spavento...".
IL C.T.
Volandri promuove Berrettini: "Solo Djokovic pu¨° battere Djokovic"
Il capitano di Davis: "Matteo imparer¨¤ da questa sconfitta, ma Nole ¨¨ fenomenale. Jannik e Musetti devono avere il tempo di crescere"
Ma a New York dopo una bella battaglia, ¨¨ calato di colpo il nostro numero 1: "Innanzitutto ¨¨ arrivato con poche partite sulle gambe dopo l'infortunio subito a Wimbledon. Poi nonostante da anni stia facendo un grande lavoro mentale, forse per queste partite, come anche nella finale a Madrid contro Zverev manca ancora un pizzico di convinzione in pi¨´". E dire che uno dei punti di forza di Berrettini ¨¨ proprio la testa: "Nel bene e nel male, a volte ragiona anche troppo. Ma conoscendolo prender¨¤ spunto da questa partita per lavorare ancora di pi¨´ sugli aspetti che lo porteranno a essere sempre pi¨´ competitivo con questi avversari. Se Nole far¨¤ il Grande Slam? Penso che solo Djokovic possa battere Djokovic...".
Sinner e Musetti
¡ªJannik Sinner si ¨¨ fermato agli ottavi contro l'altro giocatore pi¨´ in forma del momento, ovvero Sascha Zverev che si ¨¨ portato a casa l'oro olimpico da Tokyo ed ¨¨ in grande fiducia: "Jannik ha 20 anni, ¨¨ numero 15 del mondo e ha un potenziale enorme - continua Volandri -, ha solo bisogno di tempo. A New York abbiamo fatto delle belle chiacchierate anche in prospettiva Davis, ¨¨ un ragazzo curioso, che vive in funzione del tennis e ha una voglia incredibile di imparare. Ogni esperienza gli sar¨¤ utile".
Sinner e Musetti sono i due rampolli di una nidiata che sta facendo brillare il nostro tennis: "Sono contento di aver visto Lorenzo riprendersi da un brutto periodo che l'ha coinvolto a 360 gradi. Come Jannik ha bisogno di lavorare tanto e forse di curare una parte fondamentale per stare in campo che ¨¨ quella mentale. Ai miei tempi l'allenatore faceva tutto, padre, madre, tecnico, psicologo, ora i giocatori hanno davvero a disposizione qualunque tipo ti figura professionale per crescere". Intanto alle Atp Finals di Torino, citt¨¤ che ospiter¨¤ anche la Davis subito dopo, rischiamo di avere due giocatori: Berrettini e Sinner: "Gi¨¤ un tempo era un sogno pensare di averne uno, due non sarebbe mai passato per la testa di nessuno. Matteo ormai ¨¨ sicuro e merita di esserci, Jannik potrebbe farcela so che giocher¨¤ molto nelle prossime settimane. Principalmente per fare esperienza, poi se riuscir¨¤ a qualificarsi sar¨¤ ancora meglio. Ma non mettiamogli fretta, se non arriver¨¤ quest'anno lo far¨¤ il prossimo".
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