La fine della telenovela ¨¨ prevista all’alba, alle 5 della mattina italiana di domani, luned¨¬ 10 dicembre. Saranno le tre del pomeriggio australiano e Nole Djokovic sapr¨¤ finalmente se dovr¨¤ fare il viaggio di ritorno verso la Serbia o se dovr¨¤ iniziare a scaldarsi per giocare l’Australian Open, il primo Slam della stagione al via il 17 gennaio.
l'attesa
Djokovic, nella notte la sentenza. La tesi della difesa: "Errori giurisdizionali"
Salvo nuovi rinvii, Nole sapr¨¤ tra poche ore se dovr¨¤ lasciare l'Australia. Ecco la tesi difensiva che potrebbe consentire al n.1 di giocare lo Slam
La “Division 2” della “Federal circuit and family court of Australia” di Melbourne ha pubblicato ufficialmente gli orari di comparizione del tennista serbo: alla mezzanotte italiana (le dieci del mattino di Melbourne) inizier¨¤, tecnicamente, il processo chiamato a decidere sulla sua permanenza sul suolo australiano. Gli avvocati del serbo hanno, quindi, reso pubblica la difesa del tennista nella quale rivendicano ufficialmente tutti i documenti e le approvazioni ottenuti nelle scorse settimane: secondo il loro punto di vista, darebbero a Nole la possibilit¨¤ di restare nel Paese e, quindi, di giocare. Ecco, quindi, nel dettaglio la linea difensiva dell’entourage del serbo.
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La tesi difensiva
¡ªNole ¨¨ arrivato in Australia prima della mezzanotte del 5 gennaio, ma gi¨¤ il 18 novembre 2021 gli sarebbe stato concesso un visto temporaneo, con cui avrebbe avuto il permesso di viaggiare, entrare e soggiornare in Australia. Secondo quanto si legge nel documento difensivo, gi¨¤ questo visto non sarebbe stato soggetto ad alcuna condizione e sarebbe stato indipendente dallo stato di vaccinazione del tennista. Poi, come ormai noto, i fatti si complicano: il 30 dicembre 2021 Djokovic avrebbe ricevuto una lettera dal Direttore medico ufficiale di Tennis Australia con dentro l’ormai celebre “esenzione medica” dalla vaccinazione, concessa per aver superato il covid di recente. La data del suo primo test positivo ¨¨ stata registrata il 16 dicembre 2021, teoricamente sei giorni dopo il tempo massimo. Tralasciando pure la sua partecipazione pubblica ad alcuni eventi in patria successivi a quella data, dopo 14 giorni Djokovic, come richiesto, non avrebbe avuto effettivamente n¨¦ febbre n¨¦ sintomi respiratori per le necessarie 72 ore di rito.
La richiesta
¡ªCome spiegano nel documento gli avvocati di Nole, questa controversa decisione sarebbe stata presa da un comitato di esperti indipendenti, scelti da Tennis Australia, e appartenenti allo stato del Victoria: sarebbe stata coerente con le raccomandazioni dell' ente preposto, l’Australian Technical Advisory Group on Immunization. Oltre a questi permessi, il 1¡ã gennaio Novak Djokovic avrebbe ricevuto pure un ulteriore documento dal Dipartimento dell'Interno con cui gli si riconoscevano i requisiti per un arrivo senza quarantena in Australia. Gli avvocati lamentano poi che il visto sia stato cancellato all'aeroporto dopo che Djokovic ha trascorso circa 8 ore in gran parte senza poter comunicare con l’esterno. Insomma, secondo la linea difensiva di Novak, “la presunta decisione sarebbe stata inficiata da una serie di errori giurisdizionali” delle stesse autorit¨¤ australiane: da qui la richiesta di annullare tutto e permettergli di giocare.
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