Alexander Zverev spicca per sincerit¨¤. Non cerca scuse, non addebita il conto (salatissimo) di quaranta giorni disastrosi ai campi veloci o lenti, agli arbitri, all¡¯avversario o al pubblico. Anzi, dopo la debacle con Griekspoor che gli costa l¡¯eliminazione anche da Indian Wells ¨¨ diretto: ¡°Non sto giocando un buon tennis. ? semplice. Non sono al livello che vorrei e mi trovo molto lontano da quello mostrato in Australia. Sono deluso dal mio gioco¡±. Secco e senza mezze misure.?
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Zverev, l'incubo Sinner e la rincorsa fallita
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