L'australiano ha abbandonato il match contro?Van de Zandschulp a met¨¤ secondo set a causa di un problema che rischia di porre fine alla carriera: "Se?non riesco a finire le partite allora ¨¨ inutile"

Il "cattivo" ¨¨ tornato, s¨¬, ma ¨¨ sparito dopo un paio di scene. Anzi, nemmeno. Nick Kyrgios saluta dolorosamente Indian Wells: sembra faticare anche a camminare, mentre lascia il cemento americano dopo un set e mezzo. Finisce 7-6 (7) 3-0 per Van de Zandschulp: l'australiano si ritira a met¨¤ del secondo parziale. Lo fa in lacrime, martoriato dal dolore al polso che aveva iniziato a ripresentarsi cupo e inquietante a due giorni dal debutto. E con un punto interrogativo grosso cos¨¬ sul proprio futuro tennistico. Per lo meno in singolare: gi¨¤ a Melbourne, del resto, aveva detto che con ogni probabilit¨¤ la debacle dello scorso gennaio avrebbe rappresentato la sua ultima uscita nell'Happy Slam.

LACRIME
¡ª ?L'esordio dell'australiano a Indian Wells ¨¨ ben descritto da quello che accade nel primo set: va sotto 1-4, recupera due break, trova anche il modo di piazzare quattro ace. Il punto della partita lo vince per¨° l'olandese quando lo lascia secco con la vol¨¨e dopo un lungo scambio in cui Kyrgios deve inventarsi anche due tweener. E in cui, soprattutto, Nick potrebbe chiudere il punto con un briciolo di cinismo in pi¨´, ma non lo fa. Kyrgios il "villain" si dimentica di affondare il colpo. Anzi, sul 3-0 per l'olandese nel secondo set ¨¨ lui ad affondare: si siede a bordo campo, comincia a piangere. Il polso ha ceduto: "Non ho problemi a perdere una partita" racconta a fine match, "ho perso tante volte delle partite nella mia carriera. Ma sento parecchio dolore, e se non riesco a finire le partite allora ¨¨ inutile. Le lacrime? Suppongo sia soltanto il carico di lavoro che ci ho messo e il fatto che tutt'ora abbia tanto dolore al polso. Ecco, suppongo che questo mi abbia fatto diventare emotivo sul finale di match, perch¨¦ Indian Wells ¨¨ uno dei miei tornei preferiti". Anche i cattivi piangono.
occasione sprecata
¡ª ?Niente da fare, passa l'olandese che al secondo turno si regala la supersfida contro Djokovic. E Kyrgios? Aveva lasciato intuire che "ci vorr¨¤ del tempo" anche nella conferenza pre-partita, quando gi¨¤ si intuiva che potesse ritirarsi per il riacutizzarsi del dolore che gli ha cambiato la carriera. In peggio. Nick, a una manciata di ore dal debutto, nella propria testa stava iniziando a palleggiare con l'idea di un forfait, prima di spiegare: "So che ci dovr¨° convivere e che non ¨¨ garantito che io riesca a tornare al miglior livello neanche se riuscissi a dare il meglio di me, come accaduto a Thiem. O che almeno ci vorr¨¤ tempo, come accaduto a Del Potro e Nishikori".?Ce ne vorr¨¤ parecchio, forse. Possibili scenari? Non li ha disegnati, dopo le lacrime versate in campo: "? brutale uscire cos¨¬, voglio giocare a tennis. Quando mi sono operato 18 mesi fa, se non avessi voluto giocare, non avrei dovuto provare a fare riabilitazione e provare a tornare in campo. Ma io voglio giocare a tennis, e l'infortunio ha reso tutto brutale". Il problema, per l'australiano ora al numero 1099 del mondo, ¨¨ che nel deserto californiano ¨¨ andata in fumo anche la seconda occasione di tornare "on fire", dopo lo Slam di Melbourne in cui ha perso in tre set al primo turno. Il ranking protetto lo aiuter¨¤ ancora per un po', ma non in eterno. Sul polso, invece, non se la sente di fare ipotesi nessuno.
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