verso indian wells
Tutti i colpi di Sinner. E Connors assicura: "Diventer¨¤ numero 1"
Jannik va veloce. E non soltanto per l¡¯impetuosa e travolgente marcia trionfale che da ottobre ad oggi lo ha condotto al paradiso del tennis, con la vittoria del primo Slam, il successo in Coppa Davis e il numero 3 del ranking accompagnato dal sogno neppur troppo nascosto di partire all¡¯inseguimento del primato di Djokovic quando il tour si trasferir¨¤ sulla terra e sull¡¯erba europee, non prima per¨° di aver tentato il sorpasso ad Alcaraz, il secondo giocatore del mondo, gi¨¤ a Indian Wells. Il Sinner che far¨¤ il suo esordio domani nel primo Masters 1000 stagionale ¨¨ il punto di riferimento del momento, l¡¯uomo da battere, in attesa di valutare la condizione complessiva del rientrante Novak. Una posizione di predominio certamente sancita dai risultati (serie aperta di 15 partite vinte, 3 nel 2023 e 12 quest¡¯anno), ma corroborata da performance tecniche incontrovertibili?
arma letale
¡ª ?L¡¯Atp ha appena pubblicato un¡¯analisi molto interessante sugli Australian Open, da cui emerge che Jannik, durante il torneo, ha terminato il 59% dei suoi scambi entro i 4 colpi (la media del torneo ¨¨ il 66%), il 24% tra i 5 e gli 8 colpi e il 17% oltre i 9 colpi. Ma ci¨° che pi¨´ conta ¨¨ che la Volpe Rossa abbia un saldo positivo in tutte e tre le voci: ha vinto il 57% dei punti negli scambi brevi, il 54% in quelli medi, il 51% in quelli lunghi. Dunque, la tendenza ¨¨ chiara: il campione di Sesto Pusteria ¨¨ stato migliore degli avversari in ogni fase del gioco, ma ¨¨ mortifero quando riesce a chiudere rapidamente il punto. Restringendo l¡¯analisi alla semifinale con Djokovic e alla finale con Medvedev, si scopre che negli scambi brevi Sinner ¨¨ stato la solita macchina (162 punti contro 124 dei rivali), ma in quelli medi (69 contro 63) e in quelli lunghi (46 contro 45) il serbo e il russo hanno ottenuto complessivamente pi¨´ punti. Tuttavia, il dato rilevante ¨¨ un altro: n¨¦ il Djoker, n¨¦ l¡¯Orso russo sono riusciti a portare il match sul loro terreno preferito, quello degli scambi prolungati: la maggioranza assoluta degli scambi, infatti, anche con loro ¨¨ rimasta breve (il 56%), a tutto vantaggio della Volpe Rossa. Che ha costruito la sua piattaforma vincente innanzitutto con il servizio, il colpo pi¨´ progredito nell¡¯ultimo anno e ormai diventato un¡¯arma letale: non a caso, nelle ultime 52 settimane, ¨¨ secondo per game vinti alla battuta, dietro soltanto a Hurkacz. A Rotterdam, per vincere il torneo, ha ottenuto l¡¯80% di punti con la prima: un anno fa, quando perse in finale, erano stati il 74%. Ma non vinci uno Slam battendo il numero 1 e il numero 3 del mondo sottraendo loro l¡¯humus preferito, quello del gioco di resistenza, se non possiedi l¡¯antidoto per provare ad accorciare gli scambi anche nei loro turni di servizio. E la ribattuta di Jannik, si sa, ¨¨ gi¨¤ una delle migliori di sempre: tenendo come parametro ancora l¡¯ultimo anno, ¨¨ quarto nei game vinti in risposta ma primo nei punti ottenuti sulla seconda altrui. A questi numeri, il vincitore del primo Slam aggiunge una qualit¨¤ innata, che non si insegna ed ¨¨ propria dei fuoriclasse: la freddezza sotto pressione. Non a caso, sempre sui 12 mesi, ¨¨ primo nelle palle break annullate (72,4%) e primo nei set decisivi vinti (81%).?
verso il cielo
¡ª ?Insomma, Sinner rappresenta l¡¯evoluzione definitiva di ci¨° che serve per vincere con continuit¨¤ nel tennis di oggi: dominare gli scambi brevi (che ormai sono la maggior parte), reggere il ritmo quando gli scambi si allungano e poi alzare il livello nei punti e nei momenti che contano di pi¨´ e decidono il destino della sfida. Insomma, qualit¨¤ da numero uno in fieri che hanno abbagliato anche una leggenda straordinaria come Jimmy Connors, prodigo di complimenti verso il giovane azzurro nel suo seguitissimo podcast: "Sinner mi aveva gi¨¤ colpito alla fine dell¡¯anno scorso per la capacit¨¤ di reagire subito alle momentanee difficolt¨¤ della partita, facendo sempre le scelte giuste, ma adesso mi sembra davvero lanciato. All¡¯inizio pensavo fosse Alcaraz il migliore della nuova generazione per il suo gioco pi¨´ vario, ma mi sono reso conto che adesso gli avversari sanno come affrontarlo e lui non sta migliorando. Invece il messaggio di Sinner ¨¨ chiaro: ¡±Sto arrivando¡±. Ora gli ¨¨ molto vicino e credo sia pi¨´ motivato: diventer¨¤ presto il pi¨´ forte giocatore del mondo". Due anni fa, quando tra molte incertezze inizi¨° il nuovo corso con Vagnozzi, poi raggiunto da Cahill, queste parole potevano apparire un azzardo. Ma la pazienza ¨¨ la virt¨´ dei fuoriclasse: "Quando siamo partiti - ha ricordato proprio Vagnozzi a Rotterdam - l¡¯obiettivo era di renderlo un giocatore migliore, ma queste cose non si possono fare in due mesi. Abbiamo provato a mettere piano piano un mattoncino alla volta, migliorare dove lui era magari un po¡¯ pi¨´ debole, perch¨¦ non si pu¨° dire scarso di uno che era gi¨¤ n.10 del mondo. Per¨° per battere con continuit¨¤ i migliori bisogna essere completi, sentirsi sicuri in campo, non avere punti deboli. Penso che ci stiamo riuscendo". Sempre pi¨´ in alto, Jannik.
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