Il 25enne palermitano esulta dopo aver superato Djokovic ai quarti a Parigi: "Mi batteva forte il cuore, ho fatto tanti sacrifici e ora sono in semifinale"
Dopo le imprese di Francesca Schiavone, Flavia Pennetta e Roberta Vinci, il tennis italiano torna a versare lacrime di gioia e questa volta lo fa per un uomo. Il suo nome ¨¨ Marco Cecchinato, ha 25 anni, ¨¨ di Palermo ed ¨¨ arrivato al tennis che conta grazie al triangolo magico Caldaro-Bordighera-Bologna. Oggi ¨¨ diventato un personaggio di spicco del firmamento sportivo italiano grazie alla semifinale raggiunta a Parigi con la vittoria capolavoro nei quarti su Novak Djokovic, battuto in 4 set dopo che il serbo ha avuto tre chance per approdare al quinto set. "E' scattato qualcosa nella mia testa, sto maturando giorno dopo giorno. Non ho un "mental coach" che mi segue o mi dica cosa fare. Sono semplicemente cresciuto e ho portato il mio tennis su una nuova dimensione. E' stata la partita pi¨´ incredibile e bella della mia carriera. Quando ero sotto 4-1 al quarto e lui ha avuto tre palle per salire 5-1, ho visto i fantasmi. E' stato un momento durissimo e mi sono detto che ormai il mio Roland Garros sarebbe finito l¨¬. Invece ho resistito, ho avuto tanto coraggio, tanta forza d'animo, la tensione mi stava stritolando e il mio cuore batteva a mille. Sul primo match point credevo di aver vinto. Mi sono detto, avevo fatto un ottimo passante e la sua vol¨¦e ¨¨ rimasta dentro per qualche centimetro. Ci ho creduto fino alla fine e sono stato premiato".
Un match capolavoro giocato con il cuore, con la testa e con il coraggio contro uno dei pi¨´ forti giocatori della storia. "Djokovic non ¨¨ pi¨´ quello di due anni fa, ma ¨¨ sempre uno che fa paura. Sai che ¨¨ capace di tutto e per questo sono entrato in campo molto concentrato. All'inizio ho fatto tanti vincenti, ho servito tante prime e questo mi ha dato lo spunto per stargli davanti nel punteggio. Se giocavo con lui a tenere, avrei sicuramente perso. Invece sono andato avanti, ho sempre cercato soluzioni differenti. Non mi sono mai lasciato andare e neppure prendere dalla mano. Giocare contro uno come Djokovic ti costringe a prendere tanti rischi, a giocare tutti i punti alla morte".
il penalty point —
All'inizio del terzo set ha preso un penalty point. "Ne avevo preso uno per coaching, poi quando lui ha chiesto il fisioterapista, io sono andato in bagno e mi sono cambiato le scarpe. Non sapeva che il regolamento mi permetteva di cambiare le scarpe solo in campo. Ma non mi ha distratto pi¨´ di tanto". Cosa sognava da bambimo Marco Cecchinato? Quali erano i tuoi miti dell'adolescenza? "Sognavo di fare bene a Parigi. Il mio mito era Marat Safin. Mi piaceva tanto come giocava e poi era un personaggio anche fuori dal campo. Nel calcio il mio mito era il giocatore del Milan Kak¨¤". Cosa si prova alla fine di un match come questo? "Mi sono uscite anche le lacrime perch¨¨ la tensione era altissimi. Ho battuto uno dei pi¨´ forti giocatori del mondo. Ho pensato ai tanti sacrifici che ho fatto io, che hanno fatto i miei genitori, allo sforzo dei miei allenatori. Poi mi sono avvicinato alla telecamera e con il pennarello ho scritto una dedica alla mia fidanzata: per te Peki". Cosa ¨¨ successo dal match con Copil a ora? "Sembra passata una vita invece ¨¨ solo una settimana fa. Con Copil ho rischiato di perdere, ero sotto due set, poi ¨¨ successo qualcosa e da l¨¬ ¨¨ iniziata la corsa a questo fantastico torneo. A dire la verit¨¤ non ¨¨ ancora finito. Ora devo pensare a Dominic Thiem. Sar¨¤ difficile, ma andr¨° in campo per vincere come ho fatto in tutti questi match. S¨¬, firmerei per battere Thiem e poi perdere tre set a zero con Nadal".
batticuore —
E i complimenti, sinceri, iniziano a piovere anche sui social network, letteralmente impazziti alla scoperta di un nuovo eroe sportivo italiano. Ed "eroe" ¨¨ proprio il termine che utilizza il torinista Lorenzo De Silvestri. Lo showman Rosario Fiorello invece scherza mostrando una foto con il palermitano: "L'ho allenato proprio bene sto ragazzo". E "vince l'Italia intera" secondo quanto cinguetta su Twitter Alessandro Cattelan.
Luca Marianantoni
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