Wilander: "Sinner come Djokovic, ma al Roland Garros non sarà il favorito"

Jannik Sinner come Novak Djokovic. Il paragone, ormai non più eretico, vola veloce di bocca in bocca negli appassionati e tifosi, e ora sembra che anche addetti ai lavori ed ex grandi giocatori non facciano mistero di vedere tra i due delle somiglianze, soprattutto dal punto di vista dello sviluppo e della crescita della carriera.

La filosofia

L’ultimo a fare questo parallelo è stato Mats Wilander, ex numero uno del mondo e commentatore di Eurosport, che ha tessuto le lodi del ventiduenne azzurro, paragonando la sua esplosione a quella avuta in passato dal fuoriclasse serbo. “? difficile in questo momento dire qualcosa di negativo su Jannik Sinner, tenendo conto che ha perso solo due partite nelle ultime 37 giocate – ha detto Wilander - ? migliorato tanto nell'ultimo anno, al punto da sembrare che non corra più rischi in campo, soprattutto dal punto di vista tattico e mentale. Gioca molto veloce, cerca sempre il vincente, ma è la filosofia che ha creato dentro di sé ad aver cambiato tutto”. Una filosofia che ricorderebbe molto quella di Novak Djokovic: "Stiamo assistendo a un miglioramento incredibile, un miglioramento che non credo di vedere in un giovane dai tempi dei Big3, quando Novak Djokovic passò dall'essere un giocatore normale a capire di essere il migliore di tutti, convincendosi di essere più forte di chi gli stava attorno. La stessa evoluzione che ha fatto Jannik Sinner”, conclude.

paragoni

Sulla stagione sulla terra rossa, Wilander dice che “a questo livello, penso che non dipenda più dall’erba, dai campi in cemento o dalla terra battuta. Quando ci si sente così bene e si ha così fiducia in campo, si sente che il proprio gioco sarà un fastidio per tutti i suoi rivali in qualsiasi momento del tour, anche se quella è la superficie migliore per il suo avversario. Onestamente però non credo che Jannik al Roland Garros sarà il grande favorito, a meno che non metta insieme tre o quattro settimane fantastiche sulla terra battuta nei tornei precedenti - dice Mats, uno che ha vinto a Parigi 3 volte - . Quando si tratta di terra battuta, penso che verrà paragonato molte volte a Novak Djokovic: rispetto a Nole ha un gioco forse più aggressivo, ma sul lato difensivo è abbastanza simile. Questo tipo di difesa sulla terra battuta non sempre funziona”.