? una giornata di addii in casa Djokovic. L'ex numero 1 al mondo, superato da Daniil Medvedev nel ranking mondiale dopo 361 settimane di leadership, si ¨¨ separato dallo storico coach Marian Vajda. Il tecnico che lo ha praticamente cresciuto, ha lasciato il team del campione serbo che ora sar¨¤ guidato soltanto da Goran Ivanisevic. Sembra che l'addio tra i due sarebbe stato concordato dopo le Atp Finals di Torino, ma un annuncio ufficiale non ¨¨ mai stato fatto. Non ¨¨ la prima volta che le strade da Djokovic e il suo "secondo padre" come lui amava definirlo, si separano.
L'EX N.1
Djokovic, il giorno degli addii: coach Vajda se ne va e lo sponsor Peugeot lo saluta
Il tecnico considerato un "secondo padre" del serbo non far¨¤ pi¨´ parte del team, mentre resta al suo fianco Ivanisevic. Brutte notizie sul fronte sponsorizzazioni: dopo 8 anni termina la partnership con Peugeot
Vajda, che era al fianco di Nole dal 2006, aveva gi¨¤ lasciato il team nel 2017, quando il serbo era in crisi e aveva deciso di rivolgersi prima al guru spagnolo Pepe Imaz, e poi al doppio di tecnici Radek Stepanek-Andre Agassi, da cui poi si ¨¨ separato nel 2018. I due si sono poi riuniti al Roland Garros del 2018 per non lasciarsi pi¨´ fino a ora. ? possibile che il disastro australiano e le polemiche seguite al rifiuto di Nole di vaccinarsi abbiano ulteriormente convinto il tecnico a ritirarsi a vita privata. Restano con Djokovic i fisioterapisti Ulises Badio e Miljan Amanovic e il preparatore atletico Marco Panichi.
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Se ne va anche Peugeot
¡ªE oltre a Marian Vajda, Novak Djokovic perde anche uno sponsor importante come Peugeot. A confermare l'indiscrezione ¨¨ stato Carlos Tavares, ad di Stellantis, al termine dell'incontro con la stampa per la presentazione del piano strategico a lungo termine del gruppo. "Non continueremo la sponsorizzazione", queste le sue parole. Il motivo principale sarebbe legato alle grosse perdite economiche dovute alla pandemia e al conseguente taglio delle voci di spesa. Ma anche il danno di immagine legato alla causa "no vax" del serbo potrebbe aver avuto un peso nella vicenda.
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