Arriva da Maiorca, si allena nell’Accademia di zio Toni, il 21enne spagnolo ¨¨ stato l’ultimo a qualificarsi per le Atp Finals di Milano
? stato l’ultimo a staccare il biglietto per le Next Gen Atp Finals, ma c’¨¨ da scommettere che sar¨¤ tra i pi¨´ seguiti e cercati durante i 5 giorni sui campi allestiti al Polo Fieristico di Rho. Jaume Munar, 21 anni da Maiorca, ha allo stesso tempo un grande maestro e un paragone ingombrante (per usare un eufemismo) da portare con s¨¦. Si chiama Rafael Nadal, e oltre a essere il numero 1 del mondo e il secondo giocatore pi¨´ vincente della storia, ¨¨ pure l’esempio del giovane connazionale. Il quale si allena proprio a casa del fenomeno di Manacor, nell’Accademia gestita da zio Toni. Basterebbe questo a rendere Munar un personaggio, ma in realt¨¤ durante il 2018 Jaume ha saputo metterci tanto di suo, per brillare di luce propria ed evitare di essere soltanto ‘il pupillo di Rafa’. Ha vinto due Challenger (Prostejov e Caltanissetta), ha giocato i suoi primi Slam (portando a casa anche due partite) e ha battuto giocatori importanti come Rublev e Ferrer. Il tutto gli ha fruttato l’ingresso nei top 100 (“arrivato – spiega lui – prima del previsto”) e la qualificazione per l’evento milanese, superando la concorrenza di altri coetanei pi¨´ a loro agio sulle superfici veloci.
jimbo —
S¨¬ perch¨¦ Jaume, da buon spagnolo e da buon seguace di Rafa, ¨¨ sulla terra che trova il suo habitat naturale. ? sul mattone tritato che ha ottenuto i risultati pi¨´ importanti, forte di un tennis di pressione e regolarit¨¤ che deve ancora trovare gli adattamenti quando sotto i piedi si trova un terreno pi¨´ rapido. Eppure, in tutto ci¨°, il torneo che sogna di vincere non ¨¨ il Roland Garros, ma, a sorpresa: “L’Australian Open o Wimbledon, uno dei due. Adoro Melbourne e ogni volta che ci torno mi pare di essere a casa. Mentre l’erba di Londra ¨¨ semplicemente la storia del tennis”. Allievo di uno dei migliori amici di Nadal, Bartolom¨¨ Salva Vidal, Munar ha cominciato a giocare a 8 anni e si ¨¨ presto messo in luce come uno dei talenti pi¨´ interessanti di Spagna, puntando su una dedizione al lavoro degna del suo modello e di una grinta che gli ¨¨ valsa il soprannome di Jimbo, come quel Connors che sul carattere ci ha costruito una carriera.
lezione —
“Rafa – spiega Munar – ¨¨ un modello per chiunque in Spagna, non solo per me. Ma non c’¨¨ dubbio che la mia fortuna sia quella di trovarmelo spesso vicino, potermi confrontare con lui e cercare di prendere spunto dai suoi insegnamenti. La lezione che mi ¨¨ rimasta pi¨´ in testa? Cercare di dare il giusto valore alle vittorie e alle sconfitte, trovando un equilibrio in entrambe le situazioni”. Parole da ragazzo maturo, forse la dote migliore del 21enne nato a Santanyi, perla delle Baleari. Un ragazzo che adesso sembra finalmente essersi messo alle spalle il delicato passaggio dal tennis giovanile a quello dei professionisti, e che pare pronto a spiccare il volo anche nel Tour maggiore, dove fino a oggi si ¨¨ visto poco, con una semifinale a Kitzbuhel come miglior risultato. Non sar¨¤ tra i favoriti, alle Next Gen Atp Finals, perch¨¦ Tsitsipas, De Minaur e compagnia hanno pi¨´ mezzi per il veloce. Ma si pu¨° star certi che – seguendo la politica dei piccoli passi – poco a poco il maiorchino sapr¨¤ limare i suoi difetti, avvicinandosi ai suoi coetanei fino a vendere cara la pelle in ogni situazione.
SHAPOVALOV FORFEIT —
Con la qualificazione di Munar, si completa il quadro dei presenti di diritto all’evento in programma alla Fiera di Rho dal 6 al 10 novembre. In ordine di classifica, si tratta di Tsitsipas, De Minaur, Tiafoe, Fritz, Rublev, dello stesso Munar e del polacco Hubert Hurkacz, 21enne numero 79 Atp, entrato in extremis al posto del canadese Denis Shapovalov, attesissimo ma costretto al forfeit dell’ultim’ora per via di un affaticamento. L’ottavo giocatore uscir¨¤ infine dal torneo di qualificazione riservato agli italiani, quello che lo scorso anno premi¨° il marchigiano Gianluigi Quinzi. Stavolta, al via ci saranno Raul Brancaccio, Jacopo Berrettini, Andrea Pellegrino, Riccardo Balzerani, Giovanni Fonio, Enrico Dalla Valle, Liam Caruana e Luca Giacomini. Non sar¨¤ dunque della partita, per via di un problema alla schiena, il romano Gian Marco Moroni, che era il leader azzurro di questa classifica, al numero 22 della Race to Milan.
Cristian Sonzogni
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