Serena, serata da star. Battuta la Kovinic, l’addio ¨¨ rinviato
“Not today”, diceva Arya Stark in una celebre frase di Game of Thrones. “Non oggi”. Allo stesso modo, la partita di primo turno degli Us Open contro la montenegrina Danka Kovinic non ¨¨ stata l’ultima della carriera di Serena Williams. Fiori, lacrime, applausi, celebrazioni, discorsi e abbracci d’addio: not today, tutto rimandando.
La quasi 41enne, vincitrice di 23 Slam, di cui ben sei a New York, passa al secondo turno (6-3 6-3 il risultato finale), rimandando cos¨¬ di almeno un paio di giorni il suo addio al tennis giocato.
Ora la Kontaveit
¡ªAdesso per Serena c’¨¨ Anett Kontaveit, testa di serie numero due del tabellone, giocatrice certamente pi¨´ impegnativa della Kovinic, ma reduce anche lei da un periodiaccio, dove non ne ha azzeccata una. L’estone contro questa Williams parte senza dubbio favorita, ma il pronostico e l’esito potrebbero essere molto meno scontati di quanto si pensi. L’Artur Ashe ¨¨ esploso all’ingresso di Serena, introdotta dalla voce narrane di Queen Latifah, che ha giocato non poco sul significato del suo stesso nome. Queen. Regina. Queen Serena. La Williams regina del tennis lo ¨¨ stata senza dubbio per vent’anni, dove ha ottenuto una serie sbalorditiva di vittorie: 73 titoli, 857 vittorie, 336 negli slam, pi¨´ di 94 milioni di euro conquistati solo di montepremi. Eppure tutto questo non basta, e non baster¨¤ mai, a spiegare cosa abbia voluto dire, cosa abbia significato Serena (e sua sorella Venus), per questo sport.
Lo show
¡ªLa pi¨´ giovane delle Williams, sotto gli occhi della figlia Olympia (con le treccine tipiche di mamma e zia agli inizi delle loro carriere), ¨¨ entrata con un abito da regina, luccicante di stelle, con una sorta di strascico. Tutto era pronto per il grande addio, in tribuna le stelle: da Mike Tyson a Anna Wintour. Niente da fare. La Kovinic, numero 80 del mondo, all’inizio non sembrava troppo intimorita n¨¦ troppo nervosa, quasi sembrava non fare caso a tutto quello che succedeva intorno, consapevole che anche lei aveva un biglietto della storia e che un domani poteva tranquillamente essere una domanda di qualche quiz televisivo (“Chi fu la giocatrice che chiuse la carriera di Serena Williams” o qualcosa del genere). Piano piano per¨°, le certezze della montenegrina (che non vince una partita dal secondo turno del Roland Garros), si sono andate sfaldando contro una Serena lontana sistemi solari dal suo vecchio splendore, ma sicuramente accettabile.
L’ex numero del mondo ha faticato un po' di pi¨´ nel primo, quando dopo un break era andata sotto di 3-2 e la montenegrina al servizio, che ha avuto anche la palla del 4-2, ma poi la sei volte vincitrice di questo torneo ha preso in mano la situazione, e tanto ¨¨ bastato affinch¨¦ non sia stato luned¨¬ 29 agosto l’ultimo giorno dell’americana come giocatrice di tennis. “ Sono fortunata, perch¨¦ qualsiasi paura abbia dentro di me, il desiderio di vincere ¨¨ sempre pi¨´ forte”. Signore e signori, Serena Williams.
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