Berrettini liquida Jarry e vola al 2¡ã turno. E il conta-vittorie slam segna 40: "Ci voleva"
Il martello ¨¨ tornato a picchiare: Matteo Berrettini, appena al secondo Slam di questa stagione per lui a singhiozzo tra operazione alla mano destra e covid, super il 1¡ã turno allo Us Open battendo Nicolas Jarry in tre set e raggiungendo la vittoria numero 40 negli Slam. Partita convincente contro un avversario certamente alla portata per il numero 2 italiano, che alla fine chiude 6-2 6-3 6-3 con 10 ace, l'87% di prime in campo e 17 gratuiti contro 32 del rivale. Al prossimo turno Berrettini affronter¨¤ il vincente della sfida tra l'argentino Tomas Martin Etcheverry (n. 86 del ranking) e il francese Hugo Grenier (n. 119).
La partita
¡ªParte forte Matteo, che nel 2019 ha giocato a New York una storica semifinale contro Rafael Nadal. Guadagna un break in apertura ma sul 2-1 il gioco viene fermato una decina di minuti per soccorrere una signora che si ¨¨ sentita male, per il caldo, sugli spalti. Jarry le fornisce un asciugamano col ghiaccio, ma non basta. La donna viene portata via dai medici e la partita riprende. Nel 5¡ã game Berrettini ha la possibilit¨¤ di allungare il vantaggio ma non riesce a capitalizzare le palle break. Ci riesce invece nel 7¡ã quando bissa il break per il 5-2 e poi va a chiudere 6-2 il primo set. Break in apertura, a freddo, anche nel secondo parziale con il cileno incapace di recuperare lo svantaggio. Finisce 6-3 come anche il terzo e definitivo set. Non prima delle 23.30 toccher¨¤ a Lorenzo Sonego, l'altro azzurro impegnato oggi nel tabellone maschile, mentre domani sar¨¤ la volta di Sinner e Fognini.
le parole
¡ª"Ci voleva, una vittoria che viene dopo periodo e un'annata non facilissima - dice Berrettini dopo il match -. C'era tensione nell'aria, soprattutto da parte mia. Ci tenevo a partire col piede giusto, alla fine non giocavo una partita sui 5 set dall'Australian Open, quindi anche qualche dubbio c'era, ma mi sono sentito bene. Ho sfruttato subito le palle break e gli ho tolto fiducia, non concedendogli ritmo anche perch¨¦ ho giocato bene da fondo campo. Ho stroncato in partenza le sue speranze". Poi Matteo torna sul periodo difficili, sui tanti guai fisici: "Cosa mi hanno insegnato? Che sono stato male e che ci tengo a giocare gli Slam... Storicamente ho sempre fatto bene in questi tornei, sono quelli a cui tengo di pi¨´. Ero partito bene in Australia, avevo in mente grandi cose a Wimbledon dopo lo stop. Le cose brutte si cerca di lasciarsele alle spalle e si guarda avanti. Ora sono sano, sto bene e ho voglia di giocare. Sono felice che sia arrivata la vittoria numero 40 in uno Slam. Vincenzo (Santopadre, il suo allenatore, ndr.) prima del match mi ha detto: "Ricordati che sei un giocatore di livello. Le cose difficili accadono ma bisogna saper ripartire". E cos¨¬ ¨¨ stato.
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