Matteo dopo il trionfo su Bautista: "Un giorno da ricordare che dedico alla mia famiglia. Una settimana incredibile. Spero sia il primo gradino di una lunga carriera"
Tenacemente, con uno sforzo notevole, col rischio di pregiudicare la seconda finale di giornata, quella di doppio in coppia con Bracciali, Matteo Berrettini solleva il pesantissimo trofeo appena conquistato. S¨¬, perch¨¦ a Gstaad il premio ¨¨ davvero pesante. Poi, vinta la commozione e qualche lacrima sfuggita, il 22enne tennista romano racconta il suo momento dopo aver battuto in finale Roberto Bautista Agut. "Un giorno da ricordare per sempre. Ho giocato questa settimana il miglior tennis della mia carriera. Spero che quello di oggi sia un primo gradino di un lungo cammino".
Matteo Berrettini. Epa
"per la famiglia" —
Preso fiato, arriva il momento delle dediche. "Tutto ¨¨ assolutamente incredibile. Dedico alla mia famiglia questo titolo: ¨¨ da quando sono ragazzino che hanno creduto in me. Mi hanno accompagnato ovunque, anche in posti meno belli di questo: sono molto orgoglioso di loro". Poi, rivolgendo lo sguardo verso il box, dove ad applaudirlo c'erano la fidanzata Lavinia e l'amico Marco Gulisano, parole per Vincenzo Santopadre, il tecnico che l'ha seguito aiutandolo in modo determinante nella sua crescita e che non era a Gstaad, ma sar¨¤ da domani con lui a Kitzbuehel: "Vincenzo ¨¨ come un secondo padre e trascorro molto pi¨´ tempo con lui che con la mia famiglia. Inoltre ho un grande rapporto con la Federazione e mi alleno anche a Tirrenia. Mi fa piacere avere al mio fianco sia Vincenzo sia Umberto. Lavoriamo tutti i giorni sul mio tennis con l’obiettivo di essere pi¨´ aggressivo. Non sono il tipo che ama scambiare troppo, quindi devo provare a chiudere il punto il pi¨´ in fretta possibile". Applausi, foto di rito e via. C'¨¨ una finale di doppio da giocare.
Gasport
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