La Wta torna ad alzare la voce per Peng Shuai, la tennista cinese che il 2 novembre aveva denunciato la violenza subita dall’ex vice premier cinese Zhang Gaoli. Steve Simon, il presidente della Wta “rimane profondamente preoccupato per la libert¨¤ di Peng da qualsiasi censura o coercizione” ha spiegato il portavoce dell’associazione che gestisce il circuito femminile. Simon ha fatto sapere che non contatter¨¤ pi¨´ la tennista via e-mail fino a quando non sar¨¤ certo “che sia lei a rispondere e non i suoi censori”. E ha poi spiegato che “Steve Simon ha cercato Peng Shuai attraverso diversi canali di comunicazione. Le ha inviato due email, ma era chiaro che le sue risposte erano state influenzate da altri”.
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La Wta torna all’attacco per Peng Shuai: “Mail controllata, temiamo per la sua libert¨¤”
Il presidente ha cercato di contattare la giocatrice: “Ma era chiaro che le sue risposte erano state influenzate da altri”
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La vicenda
¡ªPeng Shuai, campionessa di doppio al Roland-Garros nel 2014, ha pubblicato all’inizio di novembre sul social cinese Weibo un lungo messaggio sul suo rapporto con l’ex vice primo ministro Zhang Gaoli, di 40 anni pi¨´ anziano di lei. In questa lettera aperta - subito censurata sull’internet cinese -, ha parlato a lungo dei sentimenti nei confronti dell’ex leader, in pensione dal 2018. Lo ha rimproverato in particolare per averla costretta a fare sesso tre anni fa. Molte star del tennis mondiale, da Chris Evert a Novak Djokovic e diversi Paesi occidentali, in particolare Francia e Stati Uniti ma anche Unione Europea e Onu, hanno chiesto a Pechino di fare luce sul destino di Peng Shuai, che ¨¨ ricomparsa lo scorso fine settimana in un ristorante di Pechino e durante un torneo di tennis tenutosi nella capitale cinese, secondo i video pubblicati dai media ufficiali. Domenica ha anche parlato in videoconferenza con il presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio) Thomas Bach. Secondo il Cio, Peng Shuai ha spiegato che era “salva e sana nella sua casa di Pechino, ma ha chiesto che la sua privacy fosse rispettata”. E marted¨¬ ¨¨ Pechino che ha invitato a non “politicizzare” la vicenda Peng Shuai, in una rara reazione ufficiale alle accuse mosse dalla giocatrice.
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