Il bilancio
Con Atp e Wta che hanno ufficializzato il calendario delle prime 7 settimane del 2021, in cui spicca lo slittamento in avanti dell’Open d’Australia, pare naturale volgere lo sguardo, per l’ultima volta, al terribile anno che ci stiamo per lasciare alle spalle.
Solo 32 tornei disputati e per la prima volta nessuno di questi si ¨¨ giocato sull’erba: 13 sul veloce indoor, 10 sul cemento all’aperto e 9 sulla terra rossa. Andrey Rublev e Novak Djokovic, che oggi inizia la 300esima settimana da numero 1 del mondo, sono i tennisti ad aver fatto man bassa di record: il russo, unico ad aver vinto tornei su tutte le tre superfici (terra, cemento e indoor), ¨¨ leader per successi (5) e per finali giocate (5, come Djokovic) e per numero complessivo di match vinti (41, come Djokovic).
Nole invece ¨¨ primo per semifinali (6), nella percentuale di partite vinte (89,1%, frutto di 41 vittorie e 5 sconfitte) e nel numero di partite vinte di fila (da inizio anno fino alla squalifica contro Pablo Carreno Busta agli ottavi dell’US Open).
Adriano Mannarino, tra i top 100, ¨¨ riuscito a giocare il numero record di 17 tornei, Nadal invece vanta la miglior percentuale di match vinti negli Slam (11-1 che danno una percentuale di vittoria pari al 91,7%). Sono 6 i tennisti ad aver vinto per la prima volta tornei Atp nel 2020: il francese Ugo Humbert ad Auckland il 19 gennaio, il norvegese Casper Ruud a Buenos Aires il 16 febbraio, il brasiliano Thiago Seyboth a Santiago il 29 febbraio, il serbo Miomir Kecmanovic a Kitzbuhel il 13 settembre, l’australiano John Millman a Nur Sultan il 1¡ã novembre e il nostro Jannik Sinner a Sofia il 14 novembre.
La Russia ¨¨ l’unica nazione con 2 top 10 (Medvedev e Rublev), la Francia ¨¨ la nazione con pi¨´ top 100: sono 11 i transalpini nell’elite del tennis mondiale, 11 e tutti tra i primi 85 del mondo. Al secondo posto c’¨¨ la Spagna con 10, poi gli Stati Uniti con 9 e al quarto posto l’Italia con 8.
Solo due tennisti hanno occupato la prima posizione del mondo: Rafael Nadal ¨¨ stato leader dal 1¡ã gennaio fino al 2 febbraio, poi ¨¨ toccato a Novak Djokovic dal 3 febbraio al 22 marzo (data di congelamento del ranking) e dal 24 agosto al 31 dicembre. Tre i tennisti entrati per la prima volta nei top 10: il primo ¨¨ stato Denis Shapovalov, entrato nel club il 21 settembre, poi il 12 ottobre ¨¨ toccato a Diego Schwarztman e ad Andrey Rublev.
Il nostro Jannik Sinner, a 19 anni e 2 mesi, ¨¨ diventato il pi¨´ giovane campione dell’anno, Rafael Nadal invece, conquistato il Roland Garros a 34 anni e 4 mesi, ¨¨ diventato il vincitore pi¨´ anziano. Per quando riguarda i pi¨´ giovani e i pi¨´ vecchi, Roger Federer a 39 anni e 4 mesi ¨¨ il top 10 e top 100 pi¨´ anziano, Stefanos Tsitsipas ¨¨ il top 10 pi¨´ giovane (22 anni e 4 mesi), Jannik Sinner ¨¨ il top 100 pi¨´ giovane (19 anni e 4 mesi). Infine la nazione ad aver vinto pi¨´ titoli ¨¨ la Russia con 7, le nazioni a contare pi¨´ presenze in finale ancora la Russia e la Francia sempre con 7.
Per quanto riguarda la Wta, le donne hanno messo in scena appena 23 tornei. Il record di tornei vinti ¨¨ andato a Simona Halep e Aryna Sabalenka, entrambe con 3 centri a testa. Pi¨´ finali disputate invece a Elena Rybakina con 5, pi¨´ montepremi messo da parte e pi¨´ punti Wta conquistati nei soli tornei disputati dell’anno a Sofia Kenin: oltre 4 milioni di dollari vinti e 3934 punti Wta. Le nazioni leader nel numero di vittorie sono gli Stati Uniti, la Bielorussia e la Romania con 4 centri a testa.
Quattro le nuove campionesse del tour: Ekaterina Alexandrova ha vinto a Shenzhen, Jennifer Brady a Lexington, Patricia Maria Tig a Istabul e la sorprendente polacca Iga Swiatek ha fatto il botto conquistando il Roland Garros. Due infine le top 10 che, nel corso dell’anno, hanno migliorato il proprio best ranking: Belinda Bencic, salita al numero 4 del mondo il 17 febbraio, e Sofia Kenin che ha raggiunto la stessa posizione il 9 marzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
