gioco perfetto
Il nuovo orizzonte di Sinner? L'imprevedibilit¨¤: ecco dove pu¨° ancora migliorare
Cosa pu¨° migliorare un giocatore da 65 vittorie e sole 6 sconfitte in un anno, due titoli Slam e sette tornei conquistati, numero uno del mondo con quasi 5000 punti di vantaggio sul secondo e una continuit¨¤ paurosa? "C¡¯¨¨ sempre qualcosa su cui lavorare", parola dello stesso Jannik Sinner, che ad ogni sua intervista sottolinea questo aspetto, svelando la sua insaziabile voglia di diventare sempre pi¨´ forte.?
colpi a sorpresa
¡ª ?Difficile, difficile davvero, trovare un punto debole in un giocatore che a 23 anni sembra una sorta di cyborg della racchetta. Un¡¯evoluzione di fenomeni passati e presenti come ad esempio Novak Djokovic, eccezionale termine di paragone preso come esempio per spiegare quale diabolica mistura tennistica sia oggi Sinner. Sistemato il servizio, ora efficacissimo anche sotto pressione, e messo a posto anche il fisico, il vero salto di qualit¨¤ che Jannik potrebbe fare ¨¨ quello dell¡¯imprevedibilit¨¤. Non per vincere e per dominare, quello lo fa gi¨¤, ma per dare vita a tracciati diversi nel proprio tennis, senza venire meno alle doti fondanti dello stesso. In una parola, creare una solidit¨¤ di insieme aggiungendo degli elementi a sorpresa. Lo fa, a volte, con la palla corta ad esempio, eseguita anche chirurgicamente in certe fasi della partita. Ma lo spartito di Sinner ¨¨ in fondo sempre quello. Per fare un ulteriore salto in avanti, Jannik dovrebbe inserire nella sua incredibile solidit¨¤ alcuni elementi a sorpresa, che possano causare dubbi agli avversari e determinare nuove possibilit¨¤ di sviluppo al gioco stesso.
questione di piccoli dettagli
¡ª ?Sarebbe, insomma, il completamento di quel tennis a tutto campo che lui stesso si pose in passato e si pone ancora come obiettivo. E se sai giocare a tutto campo avendo la capacit¨¤ di sorprendere l¡¯avversario, mantenendo un ritmo che ¨¨ gi¨¤ semi inaccessibile agli altri, che altro ti serve? La risposta ¨¨ semplice: nulla. Non ¨¨ uno step facile, potrebbe essere persino non necessario, ma la genialit¨¤ e l¡¯applicazione tennistica di Sinner sembrano non conoscere limiti nel volersi migliorare. Voli pindarici a parte, ci sono pi¨´ concretamente dei colpi che Jannik potrebbe mettere ancora pi¨´ a posto e usare di pi¨´. Il rovescio lungolinea, ad esempio, per ora usato pi¨´ spesso in fase difensiva magari per eseguire un passante con l¡¯avversario a rete (nella sfida con Alcaraz ci ¨¨ riuscito). Un colpo usato per¨° poche volte per chiudere un punto durante lo scambio come colpo risolutivo. Il dritto, devastante a tratti, ma che a volte si perde; appare sempre il "meno solido" a confronto col rovescio. Il gioco di volo ¨¨ migliorato anche quello, ma non ¨¨ ancora a livello dei fondamentali di fondo. L¡¯aspirazione di Jannik ¨¨ la perfezione, e la perfezione porta alla vittoria. Si pu¨° avere anche paura della perfezione, per¨°, perch¨¦ non ¨¨ facile volerla e ancora meno ottenerla. Ma se abbiamo imparato una cosa di Sinner in questi mesi ¨¨ che di paure ne ha ben poche.
? RIPRODUZIONE RISERVATA