Il serbo torna a vincere e arriva allo slam statunitense in gran forma: “? un momento speciale, giocare partite cos¨¬ contro Federer mi riempie di orgoglio”
Un Novak Djokovic versione Wimbledon supera con un doppio 6-4 uno sbiadito Roger Federer aggiudicandosi per la prima volta in carriera il torneo di Cincinnati, unico Masters 1000 che mancava alla collezione del serbo. La 46esima sfida tra i due titani (23-22 per Nole i precedenti), la prima da due anni e mezzo a questa parte (ultima sfida nelle semifinali dell’Open d’Australia 2016), ¨¨ un monologo del campione di Wimbledon che sfrutta a dovere la pessima giornata dello svizzero: scarso al servizio, impotente alla risposta e molto falloso in tutti gli aspetti del gioco.
il break lungo —
La trama dell’incontro ¨¨ chiara gi¨¤ dal primo game: per lo svizzero c’¨¨ subito un doppio fallo e un errore di dritto; per il serbo un bel passantone, un’ottima difesa del campo e due palle break non trasformate. Federer non fa male n¨¦ alla battuta, n¨¦ alla risposta e sul 3 pari capitola perdendo per la prima volta il servizio a Cincinnati dal 2014 (dal secondo set della finale contro David Ferrer). La serie d’oro di Roger si ferma a 100 turni di battuta, Nole ringrazia, sale 4-3 e poi chiude facile per 6-4 senza concedere neppure una palla break. Il vero Federer appare solo nei primi game del secondo set. Lo svizzero salva il primo game da 0-30, poi fa il break per il 2-0. Ma qui, improvvisamente, torna quello prevedibile e moscio del primo set; si fa breakkare subito per il 2 pari e poi sul 3 pari perde nuovamente la battuta, questa volta da 40-0 dopo aver mancato 5 palle per il 4-3. Nole arriva a due punti dalla vittoria sul 5-3, poi Federer finisce di patire mettendo in corridoio un dritto di poche pretese sul match point che Djokovic trasforma dopo appena un’ora e 24 minuti di partita.
numeri —
Nole chiude con 12 vincenti e appena 16 gratuiti, Federer invece con 22 vincenti e 39 gratuiti di cui 20 con il dritto e 15 con il rovescio. Ma a pesare come macigni sono anche le percentuali al servizio: 66% Nole con il 71% sulla prima e un mostruoso 78% sulla seconda, Roger invece chiude con solo il 58% di prime, con il 67% di realizzazione sulla prima e con il 47% sulla seconda.
la gioia di nole —
“E’ un momento speciale - racconta Djokovic durante la premiazione - perch¨¦ ¨¨ la prima volta che vinco questo torneo dopo aver perso tante finali. Forse oggi Roger non si sentiva al meglio, ma ¨¨ sempre un grande campione e giocare partite del genere contro di lui mi riempie d’orgoglio. In questi ultimi 2 anni la mia carriera ¨¨ stata come sulle montagne russe, ora sono di nuovo tornato ai livelli che desideravo e questo mi fa sentire benissimo”. “Congratulazione a Nole - sono le prime parole di Federer - per aver scritto un’altra pagina di storia. E’ stata comunque una bella settimana; grazie al mio team, agli organizzatori che hanno dovuto combattere anche contro la pioggia. Ho visto crescere questo torneo, ¨¨ uno dei miei favoriti e spero di tornare ancora il prossimo anno”.
il golden masters —
Per Nole ¨¨ il 70¡ã torneo vinto in carriera, il 31¡ã Masters 1000 (due in meno di Nadal), ma ¨¨ il primo di sempre a vincerli tutti. Djokovic ha vinto 5 volte Indian Wells (2008, 2011, 2014, 2015, 2016), 6 volte Miami (2007, 2011, 2012, 2014, 2015, 2016), 2 volte Monte Carlo (2013, 2015), 4 volte Roma (2008, 2011, 2014, 2015), 2 volte Madrid (2011, 2016), 4 volte l’Open del Canada (2007, 2011, 2012, 2016), una volta Cincinnati (2018), 3 volte Shanghai (2012, 2013, 2015) e 4 volte Parigi-Bercy (2009, 2013, 2014, 2015). Djokovic dunque ¨¨ il primo tennista di sempre a detenere i 4 Slam, i 9 Masters 1000, le Atp Finals e la Coppa Davis. Nel ranking odierno Nole risale dalla decima alla sesta posizione, mentre Federer (98 titoli Atp e prima finale persa a Cincinnati dopo 7 trionfi) mantiene la seconda posizione (7.080 punti) alla spalle di Nadal (10.040) e davanti a Del Potro (5.500). Nella race invece Djokovic ¨¨ terzo a soli 175 punti da Federer (4445 contro i 4620 dello svizzero) con Nadal primo con 6760.
Luca Marianantoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA