Stamattina l’allievo di Piatti incrocia uno dei suoi modelli: ?Mi piace come attacca e come si muove. Noi Next Gen stiamo arrivando?
Succo d’arancia. E’ l’unica concessione extra che Borna Coric si regala durante la colazione coi giornalisti nel pi¨´ prestigioso Fitness Club del Principato. Come non capirlo: incombe il match contro Djokovic (oggi) e mai come stavolta pu¨° sentirsi vicino alla rivoluzione.
Borna, un secondo turno contro Novak ¨¨ un ottimo test per valutare la crescita dopo le belle prestazioni in America.
?Affronto uno dei pi¨´ forti giocatori di sempre, magari lo trovo in un momento particolare ma non devo credere che questo renda la partita pi¨´ facile. Sono curioso e molto carico?.
Tra l’altro, fin da quando lei ha mosso i primi passi sul circuito, sono scattate le similitudini sul vostro tipo di gioco.
?E’ un onore essere paragonato a Novak, ma devo vincere tante partite e stare al top tanti anni per poter anche solo essere avvicinato a lui. E’ vero per¨° che come giocatore ha caratteristiche che mi piacciono molto e che provo ad applicare, ad esempio il modo di attaccare la palla e di muoversi sul campo?. Da novembre si allena con Riccardo Piatti a Bordighera e i risultati sembrano confortare la scelta.
?Sono molto soddisfatto, sto facendo un ottimo lavoro. Nel suo Centro c’¨¨ la possibilit¨¤ di curare tutti gli aspetti del tennis, con un’applicazione maniacale per ogni dettaglio. E poi ¨¨ un ambiente ideale, senza distrazioni esterne?. Nemmeno il cibo italiano?
?Ah, per quello devo stare molto attento: la pizza e il tiramis¨´ non fanno parte della dieta ideale di un giocatore, purtroppo?.
Secondo Piatti, lei potr¨¤ vincere i grandi tornei nel giro di due o tre anni.
?Se lo dice lui, concordo. Ci metto la firma se davvero avr¨° bisogno di cos¨¬ poco tempo?.
Ma ¨¨ cos¨¬ difficile scalzare la generazione dei Fab Four?
?Stiamo parlando di alcuni tra i pi¨´ forti giocatori della storia, o addirittura dei pi¨´ forti. Per batterli, oltre al talento e alle capacit¨¤, servono qualit¨¤ che si possono acquisire solo con il tempo. Penso alla continuit¨¤ di rendimento, anche mentale, cio¨¨ la forza di stare concentrati a lungo, e all’esperienza per gestire i tanti momenti delicati che ti capitano durante una partita e durante un torneo?.
Per¨° la Next Gen sta dimostrando di non essere solo un’operazione di marketing.
?E’ vero, siamo un bel gruppo di giovani che devono imparare tanto ma che possono crescere molto. E ci far¨¤ bene la rivalit¨¤ tra di noi, ci spinger¨¤ a dare il meglio e a vincere partite importanti?.
Secondo lei, chi sono i pi¨´ forti della Next Gen?
?Sascha Zverev ha gi¨¤ dimostrato il suo valore, ormai ¨¨ un top player, Shapovalov ha un talento infinito, ma credo siano in parecchi a possedere le qualit¨¤ per emergere. La Next Gen ¨¨ veramente forte, credetemi?.
Se lei dovesse scegliere, per quest’anno preferirebbe l’ingresso tra i primi dieci o la vittoria in un grande torneo?
?Non scelgo e spero di togliermi soddisfazioni nell’uno e nell’altro modo?. C’¨¨ anche la Coppa Davis: a settembre sfidate in casa in semifinale gli Stati Uniti. Dopo la sconfitta di due anni fa, la sente come un traguardo?
?Sicuramente, abbiamo l’occasione di raggiungere un’altra finale, siamo una squadra compatta e Marin (Cilic) ¨¨ uno dei pi¨´ forti al mondo. Faremo di tutto per centrare l’obiettivo?.
Quando la generazione dei Coric sar¨¤ pronta a scalzare dal trono i Federer e i Nadal?
?Probabilmente quando si ritireranno...?.
Riccardo Crivelli
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