Tennis, Roma tifa subito per Sonego. Baldi c'è! La Giorgi k.o. Kvitova out!

Il primo squillo azzurro agli Internazionali 2018 era considerato come il più difficile seguendo le indicazioni del ranking, ma era tutt'altro che impossibile conoscendo bene il protagonista della vicenda. Lorenzo Sonego, piemontese di Torino, numero 142 del mondo, batte il mancino francese Adrian Mannarino, numero 27, principalmente grazie a quel carattere di ferro che lo rende tra i giovani più futuribili del movimento tricolore. Dopo aver pagato dazio all'emozione del Centrale romano e aver ceduto il parziale d'apertura per 6-2, Lorenzo cambia marcia e fa capire al suo avversario di essere intenzionato a restare lì fino all'ultimo a lottare. Non conta la classifica, non contano i colpi, contano il coraggio e la forza di andare sempre un po' oltre il proprio limite. Il primo punto del tie-break, vinto dopo una schermaglia a rete, è la sintesi della partita che sta cambiando, e che prende in maniera decisa la strada di Torino quando arrivano il rovescio vincente che consegna il 5-4 e l'ace che chiude il parziale, rimandando la conclusione al terzo. Qui è evidente chi sia quello dei due che ci crede davvero: Mannarino arretra e non fa male con nessuno dei suoi colpi, nemmeno quando avrebbe la possibilità di entrare in campo e far segnare un vincente. Al contrario è Sonego, seguito (e incitato a gran voce) in tribuna da coach Arbino e dal tecnico federale Umberto Rianna, a mettere la quinta: non un errore senza un progetto dietro, non una scelta sbagliata. Lorenzo resta lucido anche quando il suo avversario si ritrova con un'ultima chance per rientrare nel match, sul 5-3 Sonego e 15-30. Così c'è solo da raccogliere l'ultimo colpo out del francese per il 2-6 7-6 6-3 e urlare al cielo tutta la gioia di una partita sognata per anni, e finalmente arrivata. Una partita che probabilmente sarà l'inizio di un percorso ricco di soddisfazioni, per un ragazzo di 22 anni che gioca bene a tennis e non ha punti deboli, ma che allo stesso tempo può crescere ancora molto, sia fisicamente sia tecnicamente. Per lui, al prossimo turno, c'è il vincente tra il numero 12 del seeding Sam Querrey e il tedesco Gojowczyk, ma comunque vada gli Internazionali 2018 sono già il torneo del suo approdo nel tennis che conta.

altri match — Deve lavorare ancora molto, Stan Wawrinka, per tornare ai suoi livelli ed essere competitivo coi migliori. Steve Johnson, che lo supera con un doppio 6-4 piuttosto agevole, non era il migliore avversario che gli potesse capitare, ma non era nemmeno il peggiore per poter cominiciare la sua avventura al Foro Italico e magari prendere fiducia in vista dei prossimi impegni. Avventura che invece si ferma dopo due set, con qualche colpo vecchio stile e tanti errori non forzati. E soprattutto con un atteggiamento generale troppo poco convinto, che lo ha portato a giocare spesso in contenimento e troppo lontano dalla linea di fondo. Non avrà le stesse difficoltà fisiche di Andy Murray, non avrà gli stessi dubbi di Novak Djokovic, ma anche per Stan la strada del rientro è tutt'altro che semplice. Ora un Ferrer-Sock che promette battaglia. In campo oggi anche il match Harrison-Sugita.

kvitova out! — Ma mentre si inizia a giocare nel tabellone maschile, arriva il clamoroso forfeit in quello femminile. Petra Kvitova, vincitrice ieri nel torneo di Madrid, ha annunciato che salterà gli internazionali di Roma. La 28enne ceca, attualmente in decima posizione nel ranking Wta, ha accusato una infiammazione all'articolazione tibio-tarsica della gamba destra nel corso della finale vinta contro l'olandese Kiki Bertens e chiusa sul punteggio di 7-6 (6) 4-6, 6-3 dopo quasi tre ore di gioco. Per la Kvitova si è trattato del secondo titolo nel giro di una settimana, dopo quello conquistato a Praga. La Kvitova arriverà comunque a Roma oggi e domani visiterà sarà in visita al Foro Italico. Il suo posto in tabellone viene preso dalla slovacca Magdalena Rybarikova.

baldi c'è — Una storia, quella di Sonego, che si lega a doppio filo con quella di Filippo Baldi. Sconfitto nelle pre-qualificazioni proprio dal piemontese, il 22enne di Vigevano si è ripreso il main draw degli Internazionali giocando le due partite più belle della carriera. Prima ha annullato un match-point all'ungherese Fucsovics all'esordio, poi ha rimontato lo spagnolo Garcia Lopez (69 Atp ma già 23), chiudendo per 4-6 6-4 7-6 (5) in due ore e 34 minuti di lotta che hanno esaltato un campo Pietrangeli strapieno. Baldi, che sta vivendo la sua esplosione sotto la guida di un team siciliano guidato da Cinà e Aldi, in comune con Sonego ha un carattere forte che sta emergendo adesso dopo un periodo complicato seguito agli exploit da juniores. Nella nidiata di Quinzi, Donati e Napolitano, era rimasto quello meno in vista, ma ora sta superando i coetanei sullo slancio di una fiducia ritrovata. Roma, anche per lui, potrebbe essere il momento della svolta.

giorgi no — Non riesce invece a Camila Giorgi il progetto di tornare in tabellone a Roma dopo due anni di assenza. L'italiana d'Argentina si perde nelle sue consuete amnesie contro una rivale in crescita come l'americana Danielle Collins, che peraltro la precede di sette posti nel ranking Wta (49 contro 56). In campo il copione è lo stesso di ogni match della 26enne di Macerata, che fa e disfa senza curarsi troppo di chi c'è dall'altra parte della rete. Un primo set col piede sull'acceleratore non è il preludio a una passeggiata, ma anzi un'illusione che si va spegnendo a forza di errori gratuiti. Finisce 2-6 6-4 6-2 in due ore e 5 minuti, a conferma che la parola continuità è ancora sconosciuta. E così le ambizioni di Camila, almeno per ora, sono da rimettere nel cassetto.

qualificazioni — Va nel main draw senza giocare l'americano Tiafoe dopo il ritiro del serbo Troicki. E i qualificano anche fra gli uomini Basilashvili e Federico Delbonis, che ha eliminato Mischa Zverev, e il cileno Jarry ha battuto il portoghese Sousa 6-4 6-3. Fra le donne la russa Vikhlyantseva ha eliminato la bielorussa Sabalenka (6-2 1-6 6-4). Avanzano anche la Hercog, Hsieh, Van Uytvanck e la Kanepi.