Organizzare il Masters costa, non c’¨¨ dubbio: solo per garantirsi la possibilit¨¤ di approdare alla short list delle candidate. A dicembre Torino ha dovuto garantire all’Atp 18 milioni di euro tra montepremi e tassa d’accesso. E se gli Internazionali d’Italia hanno un fatturato di circa 32 milioni, per le Finals uno studio della Fit e del Comune ipotizza, per il primo anno, un fatturato di oltre 50 milioni.
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Tennis, Torino e il Masters: giro d’affari da 60 milioni di euro
Nel 2018, nella decima edizione di fila ospitata a Londra, si sono contati in otto giorni 243.819 spettatori
il confronto
¡ªCome sede del torneo, Torino ha scelto il PalaAlpitour, cio¨¨ il PalaIsozaki dell’Olimpiade 2006, capienza 14.350 spettatori, presentando un ambizioso progetto di coinvolgimento di tutte le energie culturali, turistiche e enogastronomiche della citt¨¤ e dell’area metropolitana. Perch¨¦ l’evento, costi a parte, sicuramente genera grandi profitti. Il paragone pi¨´ semplice, ovviamente, ¨¨ con l’ultima edizione, la decima consecutiva ospitata dalla O2 a Londra e vinta da Sascha Zverev. Dal 2009, sono stati oltre due milioni e mezzo gli appassionati che hanno assistito all’evento londinese. Nel 2018 gli spettatori dall’11 al 18 novembre sono stati 243.819, ma l’indotto (bar, ristoranti e negozi all’interno dell’arena) ha portato il totale delle presenze a 358.472. Poi c’¨¨ la cessione degli spazi commerciali e delle suite del palazzetto destinate ai partner economici pi¨´ facoltosi. Insomma, tra biglietti venduti, incassi dagli sponsor e dai diritti tv, ¨¨ facile prevedere che siano stati superati i 60 milioni di euro di introiti.
i social
¡ªIl Masters macina numeri incredibili anche sui nuovi media che servono ad amplificare al massimo la percezione dell’evento nel mondo, a beneficio anche degli sponsor. L’anno scorso ci sono state cinque milioni di interazioni social sui canali Atp, quasi 37 milioni di visualizzazioni per i video, un totale di contatti sulle piattaforme Atp che ha superato i 200 milioni. Curioso anche il dato sull’impatto acustico dei match: il sistema Atp Fan Meter ha registrato la massima oscillazione nel match d’apertura tra Federer e Nishikori, quando lo svizzero (poi sconfitto per due set a zero) ha ipnotizzato l’arena con un lob nel secondo set. E chi lo sa, magari nel 2021 il Divino sar¨¤ ancora tra noi a dispensare delizie.
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