Nei due precedenti appuntamenti con Novak Djokovic, Matteo Berrettini ¨¨ andato in bianco. Nel senso che Nole, dall'alto del suo numero 1 al mondo, della sua fame atavica, della sua missione superiore chiamata Grande Slam, ¨¨ sempre riuscito a batterlo. Il serbo anche stavolta scender¨¤ in campo con gli occhi iniettati di sangue l'obiettivo Grande Slam, che nessun tennista ¨¨ pi¨´ riuscito a completare da quando ce la fece Rod Laver nel 1969, ¨¨ l¨¬ a pochi passi. Berrettini per¨° ¨¨ un osso duro, al Roland Garros, sempre nei quarti, stava per rimontarlo tanto che Nole a fine match ha iniziato a urlare e dimenarsi in preda al demone della ferocia agonistica. La finale di Wimbledon, poche settimane fa, il giorno tennistico pi¨´ importante nella vita di Matteo si ¨¨ ancora concluso con il trionfo del serbo. L'esperienza, in una finale Slam, fa la differenza, se poi di l¨¤ c'¨¨ un rivale che di Slam ne ha vinti 20... Ma oggi ¨¨ un altro capitolo, e coach Vincenzo Santopadre, che segue Matteo da sempre, ¨¨ molto sereno.
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