Il 16enne di Carrara batte l’americano 6-3 6-3 in un’ora e 25 minuti: “Sorpreso? Un po’ s¨¬. E spero non sia finita qui”. Ora sfider¨¤ il 18enne brasiliano Thiago Seyboth Wild (gi¨¤ numero 464 Atp) per conquistare un titolo che all’Italia manca dal 1990
Palla corta millimetrica, rovescio e diritto imprendibili, servizio vincente. Lorenzo Musetti ha chiuso cos¨¬, sfoggiando tutto il suo straordinario repertorio, la partita che lo ha portato alla finale degli Us Open Under 18. Un incontro perfetto, quello del 16enne di Carrara contro l’americano Jenson Brooksby, che ha due anni pi¨´ di lui e che in questo stesso Slam era stato promosso nel tabellone dei grandi con una wild card, onorata pur nella sconfitta in tre set di fronte a John Millman, il giustiziere di Federer.
il match —
Musetti si ¨¨ imposto per 6-3 6-3 in un’ora e 25 minuti nei quali ¨¨ sembrato sempre in controllo ed ¨¨ stato certamente superiore all’avversario in qualsiasi settore. Pronti via e il toscano va subito in vantaggio per 3-0, sfruttando la variet¨¤ del suo tennis per mettere in crisi la solidit¨¤ dello statunitense, pluricampione americano nelle categorie giovanili. Il tentativo di rimonta del californiano non va a buon fine, perch¨¦ l’azzurro mette vincenti a ripetizione e non si fa intimorire dall’atmosfera e dall’importanza dello stadio, il Louis Armstrong. Nel secondo parziale c’¨¨ pi¨´ equilibrio in avvio, ma ¨¨ sempre Musetti a mantenere il controllo del gioco, grazie a un bel servizio in kick, a un diritto pesante, ma soprattutto a un rovescio a una mano che ¨¨ una gioia per gli esteti. Un colpo che Lorenzo pu¨° giocare con sicurezza sia coperto, sia con un taglio che diventa molto fastidioso per i bimani come Brooksby.
sorpresa —
Cos¨¬, tra attacchi in controtempo, ottime difese, discese a rete e scambi prolungati vinti con la testa, l’allievo di Simone Tartarini (che lo allena a Tirrenia sotto la supervisione dell’ex pro Filippo Volandri) strappa applausi a scena aperta e sguardi di ammirazione pure dai padroni di casa, che in teoria dovrebbero sostenere il suo avversario. La bravura dello junior azzurro non sta soltanto nella partita, ma pure nell’intervista post match, condotta in un inglese molto sicuro per i suoi 16 anni. “Questo Slam per me ¨¨ una sorpresa – ha spiegato il carrarese – ma spero che non sia finito qui. E’ tutto fantastico e mi voglio gustare ogni minuto di questa esperienza. Il mio idolo? Roger Federer. Ma pure mio padre, che gioca un po’ come me, variando molto”. Una tranquillit¨¤ che non ti aspetti, soprattutto da un ragazzo con tanto talento, ma che ¨¨ evidente pure in campo. Tra un punto e l’altro e in quegli scambi prolungati che potrebbero gi¨¤ essere un buon test per valutare la sua pazienza. Domenica sfider¨¤ il 18enne brasiliano Thiago Seyboth Wild (gi¨¤ numero 464 Atp) per conquistare un titolo che all’Italia manca dal 1990, quando vinse il faentino Andrea Gaudenzi. In classifica Itf, luned¨¬ prossimo, sfonder¨¤ il muro dei top 10, ma sar¨¤ di gran lunga il pi¨´ forte della sua et¨¤. Un passo importante verso il sogno di ripetersi sui palcoscenici dei professionisti. Intanto, la sua avventura newyorchese vivr¨¤ un’appendice in questo sabato magico, perch¨¦ insieme all’amico Zeppieri torner¨¤ in campo per la semifinale nel torneo di doppio, contro il bulgaro Andreev e l’inglese Matusevich.
Cristian Sonzogni
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