Nel Tennis club Palermo due, tutti incollati alla tv per seguire l’impresa del concittadino. "Abbiamo visto soci che praticano poco il tennis urlare per lui", dice il dirigente Rizzo
Un boato nel salone davanti alla tv e una esplosione di gioia sul punto conclusivo di rovescio che ha aperto le porte della semifinale al Roland Garros per Marco Cecchinato. Al suo circolo, il Tennis club Palermo 2 di via San Lorenzo, sembrano tutti impazziti di felicit¨¤. In centinaia a seguire la sfida tra il loro idolo e uno dei pi¨´ grandi tennisti della storia recente, Novak Djokovic, battuto in quattro set dal palermitano nel tempio mondiale della terra battuta. "Abbiamo visto soci - dice il dirigente del Tc Due, Roberto Rizzo - che non conoscevano Marco e che praticano poco il tennis, eppure quasi gridare ad ogni punto del nostro atleta, trascinati dall’onda di entusiasmo che si vive in nel mondo sportivo cittadino, grazie a Cecchinato".
skype —
Avere raggiunto la semifinale in una prova dello Slam ¨¨ una cosa fantastica per un tennista. "Ma ¨¨ una impresa – aggiunge Rizzo - che ha pochi eguali nello sport palermitano in genere. Oggi si parla di Marco Cecchinato nei bar, negli uffici e nei luoghi di ritrovo dei giovani. Non parliamo qui nel nostro circolo dove Marco ha mosso i primi passi, dove si allena quando torna a Palermo e dove torner¨¤ a ottobre a giocare per noi nel campionato di serie A-1 a squadre. Abbiamo allestito un maxischermo e Marco si ¨¨ collegato di mattina via skype per accogliere l’abbraccio di centinaia di piccoli tennisti dei nostri corsi e dei gruppi agonistici". Una festa culminata poi nel salone, gremitissimo per seguire il match contro Djokovic. Per 3 ore incollati alla tv.
sogno —
"Ci stiamo godendo per ora questo momento fantastico – aggiunge l’altro dirigente del club, Marco Ferrito – non sappiamo ancor cosa organizzare per la semifinale contro Thiem. Di sicuro sar¨¤ un’altra giornata da forti emozioni. Marco non si tirer¨¤ indietro. ? nel suo carattere".
famiglia —
Trattiene a stento l’emozione lo zio Gabriele Palpacelli, presidente della Fit Sicilia, maestro di tennis. Con suo figlio Francesco (oggi coach part time del cugino Marco) lo hanno avviato al tennis e poi fatto crescere sino al distacco da Palermo. "Lo sento come un figlio – ammette Palpacelli – godo di una felicit¨¤ enorme, perch¨¦ so quanti sacrifici ha fatto Marco. Vorrei raggiungerlo a Parigi, dove ci sono gi¨¤ da due giorni i miei figli Francesco e Carolina e miei cognati Sergio e Stefania. La grande forza mentale di Marco sono certo che lo assister¨¤ ancora e che la sua sete di vittorie non ¨¨ finita". Intanto passer¨¤ alla storia...
Gasport
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