Andre ricorda i suoi primi match con Re Roger e ammette l'errore di valutazione: "Nei primi due incontri, era uno da servizio e vol¨¦e, punto. Non faceva altro e mi sembrava Pete Sampras, ma meno bravo. Poi, per¨°, ho cambiato idea"
La prima volta che ci ha giocato contro, Andre Agassi era convinto che Roger Federer "fosse un Pete Sampras in peggio", perch¨¦ aveva tante lacune di gioco. "Non a caso l'ho battuto nelle prime tre volte che l'ho affrontato, una volta a Basilea, poi agli Us Open e l'ultime nelle finali di Miami - ha raccontato Agassi a Yahoo!, ospite di un evento pubblicitario ai margini di Wimbledon - . Nei primi due incontri, era uno da servizio e vol¨¦e, punto. Non faceva altro e mi sembrava Pete Sampras, ma meno bravo. A Miami, invece, ricordo di averlo visto battere Leyton Hewitt in semifinale giocando da fondo campo e a quei tempi pensavo che, pur con l'indiscutibile talento che aveva, quel cambio di gioco non avrebbe funzionato. Poi per¨° ci siamo incontrati in finale e sebbene sentissi di avere il controllo del match, lui migliorava punto dopo punto e anche se alla fine ho vinto, dopo l'incontro ho pensato che fosse gi¨¤ piuttosto speciale e che continuando con quel modo di giocare sarebbe diventato un giocatore fantastico. Che ¨¨ poi quello che abbiamo visto negli ultimi 15 anni".
ciao ciao andre —
Infatti da quel momento (era la seconda met¨¤ del 2002) Agassi la pallina non l'ha praticamente mai pi¨´ vista contro Federer, perdendo tutti i sette incontri successivi nei quali i due si sono affrontati e da quel momento Federer si ¨¨ tolto l'etichetta di "Sampras meno bravo" per iniziare a costruire la sua leggendaria carriera. "Quando smetter¨¤ di giocare, sar¨¤ un giorno triste per il tennis - ha ammesso ancora l'ex campione Usa - perch¨¦ Federer ha lasciato un segno nel nostro sport e lo ha cambiato in meglio. Ma al tempo stesso sar¨¤ anche un momento splendido per lui, perch¨¦ merita di provare quella libert¨¤ che durante la sua carriera non ha mai avuto, anche se non mi sembra che abbia poi tutta questa fretta di mollare".
Simona Marchetti
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