Il mondo dei challenger ha volti e storie diverse, intrecciati in questo variegato “piano di sotto” in cui ci si d¨¤ battaglia, sognando la gloria dei tornei pi¨´ grandi del circuito ATP. Capita cos¨¬ che nel primo mese del Challenger Tour 2023 abbiano vinto tennisti come David Goffin, ex Top 10 e finalista al Masters 2017 (s’¨¨ imposto nel “125” di Ottignies-Louvain-la-Neuve), o talenti francesi in rampa di lancio (Arthur Cazaux in Thailandia e Arthur Fils in Portogallo), o ancora vecchi mestieranti del pianeta Challenger come l’argentino Collarini e l’austriaco Novak, fino a giocatori all’apice della parabola come l’ungherese Fucsovics, che a Canberra ha preparato gli Australian Open.
CALENDARIO
Super Challenger, tre in Italia: Cagliari, Torino, Firenze
I tornei da 175.000 euro di montepremi da maggio in concomitanza con Madrid e Roma
In Italia
¡ªL’Italia, ovviamente, recita una parte significativa in tutto questo. Sia a livello di organizzazione tornei che di atleti. Quest’anno, in particolare, nel nostro Paese si svolgeranno tre Super Challenger 175, oltre agli abituali eventi di livello e montepremi pi¨´ basso. ? la categoria pi¨´ prestigiosa tra quelle rimaste (una sorta di evento premium, che si somma ai Challenger 50, 75, 100 e 125). Una formula in grado di attirare giocatori importanti, insomma. Il primo Super Challenger italiano avr¨¤ luogo sulla terra rossa di Cagliari dall’1 al 7 maggio, in concomitanza con la seconda settimana del Masters 1000 di Madrid: appuntamento utile anche come preparazione in vista degli 80esimi internazionali d’Italia. A proposito di Roma: in contemporanea con la seconda settimana del torneo al Foro Italico, ci saranno il Super Challenger maschile di Torino e quello femminile di Firenze. Niente ATP 250, invece, n¨¦ per Napoli n¨¦ per Firenze (c’erano stati nel 2022), all’interno di un discorso aperto tra FITP e ATP per prolungare il “regno” di Torino quale sede delle Finals fino al 2030.
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Azzurro speranza
¡ªI Super Challenger italiani potranno attirare dunque qualche big eliminato dai Masters 1000 – ¨¨ in atto un ragionamento in tal senso sulle wild card, che fin qui erano state destinate esclusivamente agli “azzurri” – e accrescere il livello tecnico complessivo della competizione. E tornei come questi diventeranno il territorio di caccia ideale per i tennisti italiani che attualmente hanno classifica superiore alla 100esima posizione mondiale. Dai navigati Brancaccio, Agamenone, Pellegrino e Bonadio ai giovani Passaro, Arnaldi, Bellucci, Nardi, Zeppieri, Cobolli e Maestrelli, tutti nati dal 2000 in poi.
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